26 apr 2006

Festa d'Aprile contro il cemento e i caimani?

Va giù la saracinesca del lungomare di Bari. E' simbolicamente un successo della legalità, ma nessun barese è stato davvero allegro di vedere la polverizzazione di tanta "roba". Aprile ci ha dato un'altra simile, lieta e contrastata notizia: anche l'orizzonte politico italiano è più libero, anche se con meteo inquietanti diramati ai 4 venti dall'interno della stessa Unione! Insomma, ora non ci sono più scuse.L'Aprile 2006 carica di responsabilità i "vincitori": sia quanti dovranno sistemare il lungomare Sud di Bari, sia coloro che non potranno sfuggire, a tutti i livelli, anche regionali, all'obbligo di "implementare" un programma di cambiamento che funzioni davvero.
Non ci sono solo le macerie di Punta Perotti da rimuovere, ci sono rovine "virtuali" o "rustici incompiuti" nella Società dell'Informazione di cui continua ad occuparsi, ancora in questi giorni, l'esperto Ministro Stanca all'Innovazione.
C'è chi ha parlato dell'Innovazione Tradita già a fine 2005. Il 3° Libro Bianco della Margherita sull'Innovazione mi sembra un ottimo punto di partenza ma si tratta ora di lavorarare con maggiore attenzione alle cose in corso che possono essere ancora recuperate e/o raddrizzate.
Da questo punto di vista non vorrei che ci si affannasse troppo,anche nel centro-sinistra, dopo il mega flop "subito" e annunciato della TV Digitale Terrestre,a lasciar correrne un altro : quello del DVB-H, ovvero della TV sui cellulari. Soltanto qualche giorno prima delle elezioni l'Autorità delle Comunicazioni ha varato un regolamento per le nuove licenze e autorizzazioni del DVB-H, del tutto simile a quello della TV digitale: in pratica un ulteriore regalo alla TRE, a Telecom e a Mediaset per l'occupazione di un multiplex ciascuno (circa 5-6 canali) di trasmissione...Ammesso e non concesso che questo sia un salto nel futuro, tutto da verificare sul mercato (ma chi pensa di vedersi i mondiali su quei display?), spero proprio che nessuno, nel governo che verrà, si lasci abbindolare dai discorsi sui contenuti e sulla convergenza ancor più obbligata tra i grandi media e le TLC o da strilli un po' isterici sulla necessità della Larga Banda.... Ci vuole ben altro che l'ultima moda del DVB-h! Forse c'è una rete Internet aperta a tutti e in Larga Banda (ormai un bene primario necessario a questo benedetto paese)da realizzare con la semplice idea che i contenuti ce li mettano davvero tutti, e non i soliti noti a caccia di abbonamenti a film e a calcio distribuiti su ogni mezzo conosciuto.A proposito di TV su rete Internet o di IP_TV, che è cosa molto più seria da considerare e da promuovere per innescare davvero la Larga Banda, vi invito tutti a leggere in Equiliber la posizione di Quintarelli e Boratto...nella quale, secondo me a torto, c'è un'eccessiva preoccupazione che il monopolista incombente abbia già in mano tutti i giochi.L'articolo, uscito proprio ieri,spiega semplicemente cos'è e cosa sarà la TV dei prossimi anni.Ci tornerò presto: la TV su protocollo Internet è una delle sfide concettuali e pratiche di questo blog e di molti lavori in corso. La IP-TV non dovrà essere soltanto la Home TV di Alice/Telecom, ci si potrà riuscire dando voce, come dice Vincenzo Vita, ai Territori come Integratori di Soluzioni, Servizi e Media Locali. Ci stiamo provando tra Andria e Bitonto, ma questo sarà un altro post!
A proposito di TV e videoblog, se qualcuno volesse vedere un bel filmato dell'ultima demolizione del 23 aprile, clicchi pure su videoandria.

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