7 apr 2009

Ivan Karamazov e i terremoti


Quando osservo tanto dolore umano e tanta impotenza di fronte alla natura, come adesso in Abruzzo, mi torna sempre in mente il dialogo su Dio tra i due fratelli Karamazov, tra l'illuminista Ivan e il monaco Alesa. Dostoevskij non è mai datato. Quando Ivan, a proposito delle morti degli innocenti sotto la sferza dei terremoti e di tutte le violenze del Caso, dice: ‘La suprema armonia non vale una sola lacrima di quella bambina torturata (...). Io non voglio l’armonia. non la voglio per amore verso l’umanità’ io sto dalla sua parte.Conosco tutte le visioni avverse proposte da ogni religione sul pianeta, ma non mi convincono. Sarebbe bello crederci; ma a noi non resta, invece, che lavorare per conoscere, prevenire, mitigare e difendere tutta l'umanità dalle catastrofi.
Vedo da qualche blog ben più importante del mio che si critica il silenzio della blogosfera o di FB sul disastro de L'Aquila. Che dire? O c'è la preghiera o c'è un duro lavoro per difendersi e ricostruire, o tutte le due cose insieme! Non c'è poi molto da aggiungere...o no?

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