1 dic 2007

Porti, treni, TIR e desideri


Credo che discutere di Logistica Multimodale faccia sempre bene, meno forse fare un po' troppi convegni autocelebrativi, con evidenti e prioritari sapori politici.

Credo che sia appena cominciato un oscuro e poco apprezzato lavoro delle compagnie portuali, degli Autotrasportatori e delle Imprese di settore che condurrà inevitabilmente e positivamente a costruire un DISTRETTO LOGISTICO pugliese agli inizi del 2008. Tutto ciò aumenterà la domanda di servizi e infrastrutture di Trasporto e Logistica ( che è una bestia rara nel Sud...), a partire dai nostri MOLI MEDITERRANEI. Che, però, sono occupati ancora troppo, a mio avviso, da logiche antiche che presiedono alla direzione e alla formazione di ENTI PUBBLICI, principalmente vocati alla contemplazione dei propri poteri delegati e non tanto alla soluzione coraggiosa dei problemi. Tutt' al più, alla gestione di grandi programmi di investimento, importanti sì, ma che richiedono più cervello e meno burocrazie da LLPP. Le Autorità Portuali devono essere riformate il più presto possibile negli interessi superiori del paese e del Sud: bisognerà aggregarle piuttosto che distribuirle secondo mere logiche municipaliste, e soprattutto riformarle alla luce dei compiti di regia e innovazione che toccano a vere e proprie Imprese DEI Porti, piuttosto che a piccoli staff amministrativi pubblici. Le aggregazioni baresi e pugliesi dei porti minori vanno, allora, nella direzione giusta, ma serve un'ottica federalistica e macro-regionale, altrimenti non si fa massa critica. E poi: scontato il fallimento di agenzie centralistiche dedicate alle Autostrade del Mare (dov'è la RAM?), ci vuole più intelligenza al posto di comando delle piattaforme strategiche territoriali, come appunto le chiama la programmazione del nostro Stato Centrale. E intelligenza vuol dire gestire la plurimodalità, le reti, le associazioni di imprese, il marketing internazionale, ecc. ecc.. SI PARLERA' ALLORA DELLA RIFORMA DELLA LEGGE 84? Starò a vedere.

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