13 lug 2008

Imob VENEZIA, ITS e infomobilità...


In questi giorni il biglietto "con chip"  di Venezia può essere utilizzato sui bus oltre che sui vaporetti.





La bigliettazione elettronica di Venezia è all'avanguardia per una sola ragione, che ne spiega anche il successo. Venezia è una città ad obbligo naturale di rapido cambio di modalità anche per i passeggeri, tra mare e terra. La natura e la storia, quindi, oltre che la insostenibilità delle code ad ogni  banchina, motivano i biglietti con tag flessibili (su carta), oltre il bisogno di  una futura, sempre più necessaria, regolazione "soft" degli accessi quotidiani di migliaia di turisti. ..Continuo a pensare, però, che il raggio d'azione "contactless" dei biglietti elettronici "unici" sia troppo breve (circa 6 cm).  Ma certamente questo aspetto si potrà migliorare presto...
Rilevo, sommessamente, che l'infomobilità   a Venezia (ben oltre la bigliettazione elettronica) potrebbe fornire qualche idea in più a tanti altri Comuni, specie sul significato stesso della parola, che qualcuno pensa sia soltanto la pubblicazione degli orari nominali  del TPL o qualche esperimentino   di paline elettroniche che annunciano l'arrivo (in ritardo?) di mezzi pubblici soltanto su qualche tratto di linea urbana. Non credo che il Comune di Bari, all'avanguardia su tante cose buone come i Park&Ride e il bike-sharing, e che finalmente pensa all'implementazione di ZTL e ZSR, non possa osare di più e porre, quindi,  seriamente mano ad un progetto di Supervisione centralizzata della mobilità di persone e  merci nell'Area Metropolitana di Bari, ben oltre qualche giochino banale  sul controllo via GPS degli automezzi urbani (roba, ormai, da smartphone in rete!).
Un ITS (Intelligent Transport System) per il governo della multimodalità dei flussi dei passeggeri da e per una Città Metropolitana, diventa un MUST nell'epoca del crollo della mobilità individuale " a petrolio": sia per incentivare il trasporto pubblico (con relativo confort), sia per diminuire lo stress dei cittadini di fronte a informazioni di traffico di tipo "medioevale" o addirittura inesistenti (su parcheggi, congestioni d'accesso e volumi di traffico, modalità di scambio mezzi, sui treni pendolari, ecc.). Lo dico con amarezza: ma è mai possibile che i Piani di Mobilità, tanto di moda in questi mesi, debbano essere sempre statistiche e simulazioni (fatte una tantum?) e non la creazione di un'infrastruttura ICT di osservazione e controllo  della mobilità di merci e persone? Se si pensa che la sensorizzazione dei vettori di trasporto stradali e ferroviari e delle infrastrutture correlate sia un costo eccessivo, bisognerebbe cominciare a fare qualche calcolo sulle infinite convenienze economiche ed ecologiche  del  "loop di controllo"  metropolitano  che permetterebbe una regolazione intelligente della mobilità sostenibile. Venezia se non lo fa muore, ma anche Bari e Napoli non stanno poi così bene! Quanto costa mettere boe di controllo del traffico sotto l'asfalto, misurare la viabilità d'accesso ai nodi urbani con telecamere e tag detector, sincronizzare i sistemi di monitoraggio ambientali  con nuove centrali di controllo globale ? Sicuramente un'inezia rispetto ai terribili costi di carburanti bruciati a vuoto, di sistemi di TPL pochissimo impiegati, lacunosi e improbabili nei tempi, di ferrovie locali lente come lumache e sconosciute al mondo...
INSOMMA: CHECCHE' NE PENSINO ALCUNI MIEI AMICI GENOVESI, BISOGNA PRENDERE ATTO CHE GLI  ITS SONO ORMAI UNA FRONTIERA GLOBALE DELL'INNOVAZIONE (e che necessariamente, sia pure a fatica, generano nuovi codici, linguaggi e standard!). Ed anche eventi a cui non mancare, se no succede che come a Ginevra qualche mese fa (ITS Europe!) ci va soltanto la vecchia cara SIEMENS...Finmeccanica dov'eri?



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1 Commenti:

Alle 7:53 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Ottimo post...
Anche se devo dire che di casini ne hanno combinati un po' troppi! In ogni caso ho scoperto che hanno aperto un canale youtube che spiega come usare la oblitteratrice nuova!

Luca

 

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