4 ott 2008

I porti in Cina e in Italia


Sto preparandomi ad un viaggio a Ning Bo, e trovo facilmente una quantità impensabile di pressioni commerciali cinesi verso il Mediterraneo. Sono proprio le municipalità minori come Ning Bo (appena 2-3 milioni di abitanti) a sentire "il bisogno" di internazionaizzarsi, a dispetto o a conferma dell'analogo ma confuso desiderio di molte aree vaste di casa nostra..L'altro giorno stavo cercando di spiegare a un olandese, trapiantatosi a Bari per dirigere l'Interporto, come sia difficile fare una missione "business" in Cina senza pensare ai confini amministrativi COMUNALI e PROVINCIALI da cui si parte: mi guardava come fossi un marziano (ed io stesso me ne rendo conto!) soprattutto quando gli spiegavo come sia ancora imbarazzante e difficile promuovere il MOLO PUGLIESE come una entità unitaria...non che io non lo faccia, ovviamente, ma è proprio il sistema istituzionale che cerca sempre di frammentarti una visione seria del mondo...
C'è sempre qualcuno in Italia a ricordarti la magnificenza della Legge 84 (quella attuale che governa gli oltre 24 porti italiani e soprattutto le sue Presidenze), mentre in Cina da Hong Kong a Shangai si sentono inadeguati e "sottocritici"- con migliaia di km di banchine e con tempi record nella loro costruzione: segno che - forse - i nuovi moli cinesi dovrebbero farsi in Mare Nostrum! Vado a capire se anche lì, i sistemi ITS ci possono affratellare più in fretta.

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