21 set 2008

Co-Modalità nei Balcani


Proseguendo il discorso di ieri: a Sofia la Conferenza sulla Co-Modalità è un evento davvero importante per la Puglia (per tutti quelli che non dormono...o non si rassegnano alle povere sorti dell'Avio Cargo Alitalia nel Mediterraneo che non c'è!). So che alla Internazionalizzazione balcanica della Puglia tramite il Marco Polo, con la lodevole eccezione di un progetto ferro-mare cui partecipa anche il Porto di Bari, non ha dato ascolto quasi nessuno degli imprenditori locali (..ma le eccezioni virtuose non le racconto qui!). Il problema è che su uno guarda bene alle cartine "previsionali" del Marco Polo sul quadrante balcanico
scopre facilmente che il segmento marittimo adriatico che ci riguarda sembra proprio la cenerentola dei corridoi intermodali: i Balcani sembrano una estrema provincia meridionale della Mitteleuropa ed al massimo un campo giochi dei nostri fratelli del Triveneto.

E' soltanto un altro mio MALPENSiero o davvero dobbiamo darci una mossa?
IL PUNTO E' CHE IN QUESTI GIORNI DI ISOLAMENTO FERROVIARIO ED AEREO DELLA PUGLIA DAL RESTO DEL MONDO (con aerei BA-Roma a 500 euro e i vecchi Intercity al posto dei già lenti pendolini) DOVREMMO SCOMMETTERE DAVVERO DI PIU' SU NOI STESSI, SUI NOSTRI PORTI E SU GROTTAGLIE, COME UN VERO AVIO-HUB DEL MEDITERRANEO...
Se poi rimango soltanto nei confini del mio mestiere informatico non mi preoccupo più di tanto: un aereo per Belgrado o Sofia riuscirò sempre a prenderlo per vendere anche lì le competenze dell'ingegneria ITS pugliese nei Balcani (ma perchè non anche per migliorare i nostri collegamenti con la vecchia santa Russia?).

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