16 nov 2008

Alla fine del Corridoio 8 ci sono i porti bulgari


Qui sto parlando ai bulgari di Sofia e di Varna (Mar Nero) su come io vedo il mitico Corridoio 8, nell'ambito dello scambio di visite tra le imprese interessate (Internazionalizzazione del programma PIT7, a guida della Provincia di Brindisi). Di domenica pomeriggio nello stabilimento SMA di Noci, e con la cortese collaborazione della Regione Puglia (Carlo Dellino in prima posizione, poi Edoardo Celiberti, ormai un buon esperto di ITS, e, dopo di me, il prof. Brumat, che peraltro è nato da padre bulgaro..)! Cosa non si fa per invertire il pessimismo dilagante in questa parte del mondo. E' andata bene sia ieri che oggi, i bulgari al Corridoio e all'Italia ci credono più di noi. E nonostante il tragico fatto di aver perso la nozione del tempo sui voli Alitalia di questi giorni, i propri bagagli e per fortuna non la pazienza e la fiducia nel sistema-Paese più pazzo del mondo nell'Europa a 27. Si imbarcheranno a Fiumicino domani mattina su un volo della loro compagnia di bandiera. Discettando di trasporti intermodali non era proprio il massimo oggi; ho chiesto scusa a nome del mio paese alla delegazione del Governo e dei Porti bulgari. Poi al resto ci ha pensato, come al solito l'accoglienza squisita di Dimora Intini. Per fortuna, abbiamo molte risorse convincenti!

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