20 giu 2006

Camion, formiche e intermodalità


La logistica torna ad essere di moda. Ce ne sono valide ragioni: infinite nel Sud e nel Mediterraneo... Peccato che sia spesso considerata come una "strana roba" associata alle infrastrutture. Come dice Sergio Bologna:
L'azienda italiana concepisce il logistico come una specie di Mary Poppins tuttofare, sulle cui spalle scaricare i problemi e le rogne...Molte aziende vendono franco fabbrica e acquistano franco stabilimento...Non si occupano del trasporto, non lo pagano, non ne sono responsabili, è affare dei loro clienti che vengono a prendersi la merce fin dalla Svezia, eppure strillano a gran voce "mancano le infrastrutture".La logistica è informatica, perchè organizza una rete, una "supply chain".Piattaforme collaborative,sistemi, tecnologie di rete, questa è logistica.


Sto citando da un bel saggio recente sul traforo in Val di Susa di Sergio Bologna, che potete leggere anche qui. Semplice, brillante, uno squarcio di luce sulle infrastrutture e sui trasporti, dai trafori alle Autostrade del Mare, più che mai necessario a chiunque voglia davvero capirci qualcosa, in modo rapido, sulle questioni cruciali che fanno o no la modernizzazione di questo povero Paese, alle prese ogni giorno con la piccola "politica" dell' Italietta dei Savoia e delle intercettazioni che oscurano invece i nodi seri dello sviluppo.

Sergio Bologna è già venuto una volta a Bari, ospite Città Plurale, a parlare del futuro dei porti, e di quello di Bari, in particolare. E' fondatore di AntOptima, una società di Lugano, che propone algoritmi e programmi di Intelligenza Artificiale (che funzionano!) per ottimizzare soluzioni logistiche moderne. La chiave di tutto sta nel comportamento delle formiche: che si muovono, apprendono e sperimentano percorsi alternativi attraverso le strisce di feromoni (proprie molecole di "marcatura") che lasciano sul terreno dove cercano, e poi trovano, il cibo. Ogni altra singola formica troverà in questo modo i percorsi più veloci ed efficienti: le nostre "formiche intelligenti" potrebbero essere tutti i mezzi mobili, tutte le flotte multimodali che devono saper trovare destinazioni e vie migliori per arrivarci. Una metafora importante dell'informatica reattiva di cui la nostra logistica ha bisogno a partire, intanto, dalle infrastrutture che ci sono già!

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