31 mag 2006

Il bubbone Telecom Italia


Leggere uno degli ultimi post di Beppe Caravita sul destino di Telecom Italia, finanziario, industriale, tecnologico, dovrebbe essere consigliato - per decreto - a qualunque studente di Ingegneria delle TLC (ma anche ad ogni consumatore italiano). Non sono molto d'accordo su alcuni passaggi storici rievocati con troppo "radicalismo" di maniera (la prima privatizzazione, ad esempio, non mi sembra frutto di un complotto del diavolo; come l'attuale scandalo dei dossier sulle intercettazioni non mi pare un coperchio "mancato", piuttosto un fallo a gamba tesa di qualche altra forza oscura del nostro tormentato bel paese..), ma il punto cruciale è ben centrato: ....sempre quello della Neutralità della Rete.
I rischi di declino industriale delle Telecomunicazioni italiane si fanno più minacciosi che mai. O si innesta decisamente la marcia della liberalizzazione o si cederà al ricatto della più grande impresa italiana del settore che, tra un pò (vedrete!) strepiterà per fortissimi esuberi occupazionali. Se non vogliamo precipitare nel baratro (Fiat, Parmalat, Autostrade, ecc.) serve una cura Marchionne anche a Telecom Italia ed una politica industriale di sistema che aggiusti il motore dello sviluppo nazionale in corsa!, anche per creare nuova occupazione nella ICT italiana.
Basta con le rendite monopoliste! Facciamo come l' India, che investe davvero nell'ICT, e ne usciremo anche noi.

1 Commenti:

Alle 5:07 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Sono un quadro commerciale di TI. Ho letto il post di Caravita e sono d'accordo sulle critiche, ma noi per sopravvivere dobbiamo entrare nel mercato TV/Media a tutti i costi.

 

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