27 gen 2007

Le contorsioni pro-competitive dei bandi di gara in Puglia. Storie di ...sanità.

Non sono che un ingegnere (o un tecnologo molto curioso), ma la frequentazione delle Pubbliche Amministrazioni (a volte come Fornitore, a volte come Consulente) mi mette in grado, dopo tanti anni, di dire la mia anche su diverse questioni GIURIDICHE in materia di appalti.
Non foss'altro perchè sono diventato di recente cultore della materia (grazie al CODICE UNICO DEGLI APPALTI D.Lgs 163 entrato in vigore nel Luglio 2006, a lungo invocato APPUNTO come codice UNICO). Io credevo che valesse la pena studiarsi finalmente un unico CORPO GIURIDICO. Macchè! Fatta la legge (UNICA), trovato subito l'inganno, si potrebbe dire...italicamente.
Di recente, sulla scorta dell'esperienza della Consip ( che qualche problema di trasparenza competitiva l'ha avuto, e non piccolo...e poi non certo a favore delle PMI) è invalso il singolare ricorso ad una "piccola raccomandazione" in materia di composizione di raggruppamenti temporanei di Imprese (RTI): la cosa recita più o meno così:


Tuttavia, conformemente alle segnalazioni dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato AS251 del 30/1/2003 (bollettino n. 5/2003) e S536 del 18/01/2005, e in ragione della ratio riconosciuta all’istituto del R.T.I. da individuarsi nell’ampliamento del novero dei partecipanti alla gara, non è ammessa la partecipazione in R.T.I. di due o più imprese che siano in grado di soddisfare singolarmente i requisiti economici e tecnici di partecipazione con riferimento a ciascun singolo lotto per cui il R.T.I. presenta offerta, pena l’esclusione dalla gara del R.T.I. così composto


Tale "aggiunta del tuttavia" non si riferisce soltanto al bando di gara del Sistema Socio Sanitario pugliese (gestito da Tecnopolis come stazione appaltante, e quindi ANCHE contraente?), che è di ben 53 MEURO, ma anche a tutte quelle gare GROSSE nazionali dove la predetta norma Anti-Trust dovrebbe funzionare da deterrente anti-cartello. Che bello! Quale correttezza "liberal",...TUTTAVIA mi sorprende che il D.Lgs 163 non faccia alcun cenno alla questione "PRO-COMPETITIVA" sopra citata, con buona pace del nostro Antitrust. Forse non sono io il cultore "giusto" della materia, certo è che qualcuno (come la stessa Consip) ritiene esplicitamente con quel TUTTAVIA che non sia il caso di affidare quel contratto a due Grandi Aziende.....ovvero preferisce/sceglie le forme di offerta più "gradite" alla stazione appaltante. Che questa discrezionalità orientatrice sia giusta in tutti i casi è materia opinabilissima e certamente ai limiti delle leggi e del buon gusto, soprattutto quando si tratta di sistemi delicati come quelli della Sanità, dove da cittadino mi interesserebbe conoscere prestazioni e capacità di chi concorre, piuttosto che di incrementare il fatturato del "piccolo" terziario pugliese.

Che dire? Ogni appalto, mi hanno insegnato, è LEX SPECIALIS.....Meditate gente!
Dopo la gara regionale pugliese sul Sistema Informativo per l'Ambiente (SIPA) che ha partorito (forse) le sue conclusioni a distanza di un anno e fra decine di ricorsi, ho paura che ci si avvii ad un altro pericoloso stallo.

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