26 feb 2007

Differenze di mercato tra cielo e mare. Dedicato ad Aeroporti di Puglia.

E' uscito il bando pubblico della SEAP - la società PUBBLICA REGIONALE che gestisce gli aeroporti di Puglia - per selezionare le compagnie che beneficeranno di ben 63 Milioni di Euro di contributi pubblici, nei prossimi tre anni, per l'istituzione di nuove rotte aeree. Si è seguita una discutibilissima regola della UE.
Letto il bando, ho capito subito, da buon allievo del prof. Giavazzi (ed anche delle sue giuste critiche all'Europa) perchè questa incredibile (e generosissima) MANO PUBBLICA non servirà mai a "creare" il mercato e tanto meno, come afferma il bando, a fare della Puglia un HUB Mediterraneo...(hub verso il Nord Europa, forse...?!)
Il sistema aeroportuale pugliese si può proporre efficacemente come nodo centrale di un network di rotte nell’area del Mediterraneo, ruolo ancor più strategico nell’ottica dell’implementazione dell’Agenda di Barcellona e della realizzazione dell’area di libero scambio mediterranea. La creazione di un polo aeroportuale fortemente inserito in un network di rotte rappresenta una condizione necessaria per consentire alla Puglia di assumere un ruolo importante nella costruzione di reti, materiali ed immateriali, che favoriscano l’integrazione economica e sociale dell’area Mediterranea.

Questa citazione dal bando potrebbe far ben sperare...Ma, boh?! Confesso che, viste le destinazioni dei 16 lotti internazionali, a parte Atene e Bucarest, non riesco a trovarne un filo logico o geo-politico. A che serve 'sta gara? Non c'è un volo per il Montenegro o Sofia, nè tanto meno per l'Egitto o la Turchia!!!
PER MEGLIO DIRE: I GENEROSI CONTRIBUTI SERVIRANNO AI VETTORI AEREI che troveranno ANCOR PIU' facilmente clienti pugliesi pronti a fare shopping a Parigi, Barcellona e Amsterdam; AGEVOLERANNO qualche frazione insignificante di viaggi (business?) di nostri uomini d'affari (più operosi tuttavia su Milano che non su Vienna o Barcellona); DARANNO UNA SPOLVERATA (hechar un puelvo?) di friccico internazionale al Karol Woytila Airport di Bari Palese. Ma dubito proprio che sviluppino una qualche relazione armonica con quanto (in altri settori della politica regionale) si tenta di fare in direzione del bacino Mediterraneo.
Per non parlare del mitico Corridoio VIII! Sembra, appunto, che la SEAP se ne sia dimenticata o che avvalori la facile bugia che NON SI FARA' MAI....Se davvero, infatti, il denaro pubblico non andrà, come non andrà, in quella direzione, la profezia si potrà infaustamente avverare!

LA COSA CHE PIU' MI FA INCAZZARE, PERO', E' CHE LA COMMISSIONE EUROPEA, SIA PURE TRA MILLE RESTRIZIONI, AMMETTE QUESTO TIPO DI AIUTI DI STATO con la sua COMunicazione del dicembre 2005 (in materia di aeroporti e traffici aerei), ma quando tratta del trasporto marittimo non ci pensa neanche un po' ad agevolare nuove rotte orizzontali nel Mediterraneo ( al più concede aiuti ex post e di misura ridicola alle compagnie di navigazione che ci provano, dopo che queste abbiano investito, e tanto, di tasca propria). NON RIESCO A COMPRENDERE Le RAGIONI DI QUESTA POLITICA EUROPEA, CHE MI APPARE TANTO PIU' SBAGLIATA NELLA VERSIONE AEREA PUGLIESE E NELLA SFERA GEOPOLITICA CONCRETAMENTE PREFERITA DALLA SEAP (del tutto contraddittoria con la politica estera finora a me nota della REGIONE!).
Il rischio concreto, ahimè!, è che la droga dei sussidi (in un'epoca in cui non sappiamo ancora chi controllerà ALITALIA nel prossimo futuro) si risolva in qualche fuoco fatuo e in una politica di marketing passivo (e qui sfotto, perchè intendo il concetto di "passivo" come in RIVOLUZIONE PASSIVA di Gramsci: in Giunta ci sono assessori che mi capiranno... una grande ristrutturazione che decerebra i potenziali attori protagonisti di un possibile cambiamento, e li mette in rapido e simbiotico contatto con una rivoluzione dall'alto, che ai giorni nostri si chiama la globalizzazione di Ryan Air)

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