15 feb 2007

Umano, disumano, transumano.

Sono tornato questo pomeriggio nel mio Liceo Scientifico, l'"Arcangelo Scacchi" di Bari, a fare una chiacchierata con i ragazzi delle ultime classi sul tema "filosofico" del rapporto tra Uomo e Tecnica. Si trattava di un laboratorio del Dipartimento dei docenti di Filosofia del Liceo. Sono stato davvero contento e molto emozionato nel tornare nella "mia" scuola (dove ne combinavo di tutti i colori a quei tempi..)e di scoprire la pertinenza e l'attenzione intelligente dei ragazzi su tanti temi caldi di questi giorni: dal networking sociale al consumismo i-POD, dai video su You Tube alle paure di nuovi incombenti cyborg. La domanda era sempre una: come riuscire a tenere sotto controllo questi mutamenti continui delle tecnologie, come non farcene sopraffare? come non ridurci a meri consumatori di gadget elettronici perfino non desiderati? Beh..l'ho buttata, mediamente, su di un moderato ottimismo della volontà! Mi sembrava giusto dire loro che la stessa tecnologia ci affrancherà dai suoi inevitabili guasti economico-sociali, ambientali, bio-etici e culturali. Con questi ragazzi mi sembrava doveroso infondere un sentimento di "amicizia" verso scienza e tecnica, anche perchè - ben guidati - hanno già studiato Kant e mi ricordavano che l'Uomo deve sempre essere il fine e non un mero strumento della Tecnologia e dell'aumento della Conoscenza. Complimenti a questi studenti e ai loro insegnanti!

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