7 feb 2007

Penne al veleno e pene di governo

Non era neanche iniziata una polemica pubblica sulla nuova classe dirigente di Bari e della Puglia, così fantasiosamente raccontata da Curzio Maltese su La Repubblica di lunedi, che subito i maggiori esponenti dell' "Unione" di governo, appena dipinti dal grande inviato come due guardie armate assediate nei palazzi da tartari invisibili, Michele Emiliano e Nichi Vendola, hanno preso a darsele di santa ragione....

Insomma! La santa ragione non c'entra proprio niente, il veleno è sprizzato a fiotti...parole grosse, cattiverie che rischiano di lasciare brutte cicatrici tra i due, sempre che non finisca a tarallucci e vino..ma comunque speriamo che la finiscano presto tutti e due. Non mi viene voglia neanche di riassumere la polemica (o di linkarne pezzi a beneficio dei non pugliesi) nè tanto meno di fare dietrologie politiche... sperando che dietro "queste mazzate" non ci siano solo piccoli interessi di bottega o micro-questioni di potere (dei soliti noti).

Un fatto è certo : Michele Emiliano è più vicino alla gente e alla società civile del politico dal volto umano Vendola, è più libero dai partiti - ed insieme una possibile vittima predestinata - rispetto all'iperpolitico Governatore d' "esperienza", è uno che non le manda a dire e forse non sa trattenersi (in questo però io l'apprezzo) mentre il comunista intelligente sa essere tagliente fino a far male e si riserva tutto il politicismo del mondo per mediazioni perpetue
che rischiano di allontanare la Puglia migliore che tutti desideravamo...
Questo governo regionale ha compiti difficilissimi ma deve imparare a collaborare di più con le Autonomie Locali, scendere "tra la gente", non subire derive di potere centralistico...una malattia che viene facilmente quando la democrazia deve saper ragionare pubblicamente di questioni complesse di governo; la tentazione di barricarsi in casa è molto naturale......

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