27 mag 2007

Tra Wimax all'italiana e il sogno dell'Open Spectrum

Voglio chiarire la mia posizione senza equivoci di sorta. Me lo stanno chiedendo in molti, che preferiscono non frequentare la sezione commenti di questo blog.
Io sono "naturalmente" e "idealmente dalla parte dei WIRELESS COMMONS (negli USA e nel mondo!) e quindi a favore di tutte le battaglie tese a introdurre asimmetrie sostanziali nel wimax italiano verso gli Operatori TLC e a riservare almeno "un terzo" delle frequenze macro-regionali ad un uso "pubblico" e senza licenze (da pagare): SAREBBE IL MINIMO "DEMOCRATICO" E CONSENTIREBBE DI ESTENDERE DAVVERO LA PORTATA ANTI-DIGITAL-DIVIDE DEL WIFI. Allo stesso tempo considero che la piega già presa sulle gare wimax dall'AGCOM (cui certamente il Ministero potrebbe "resistere") annuncia uno scenario certamente più fosco, MA IO, AL CONTRARIO DI MOLTI AMICI PIU' RADICALI, SONO UN DARWINIANO EVOLUZIONISTA IN MATERIA DI MERCATO...Mi spiego meglio: se alla fine sarà riservato uno spazio di due sole licenze (all'inizio) per ciascuna Macro-Regione bisognerà cercare di mobilitare forze imprenditoriali locali PER ESSERCI e CONTENDERLE ai soliti noti(NON C'E' ALTRA STRADA!) E NEL CONTEMPO PRESSARE QUESTO GOVERNO SULL'INDISPENSABILITA' (certamente non condivisa nel dibattito in corso!) di concedere il diritto d'uso PER TELESERVIZI PUBBLICI alle P.A.L. che ci stavano del resto già provando con wi-fi/HIPERLAN in tante parti d'Italia. Sarebbe un pannicello caldo, ma andrebbe nella direzione auspicata del COMMON WIRELESS e delle raccomandazioni ISOC (UE)! Insomma, nel sonno della politica dell'Unione e in tempi di annichilimento della politica tout court, sarebbe già una gran cosa ottenere 21 Mhz a disposizione di "servizi pubblici" senza licenze....

Per quanto attiene al mercato, invece, sono decisamente più ottimista. Credo che la potenza tecnologica (in crescita) del wireless BroadBand darà molto più fastidio di quanto non credano tanti soloni delle TLC. ANDATE A VEDERE IL LAVORO DELL'IXEM DEL POLITECNICO A TORINO E LE PERFORMANCE DEL WIRELESS "POVERO" e scoprirete perchè (tra wifi-n e OFDM di nuova generazione) il gioco competitivo è appena iniziato. DEL RESTO CREDO FORTEMENTE CHE BISOGNERA' PORTARE LA FIBRA DIRETTAMENTE A CASA DEGLI ITALIANI E PROPRIO PER QUESTO, NELLE MORE DI UN PERCORSO ANCORA PIUTTOSTO LUNGO, AUSPICO UN WIMAX SEMPRE PIU' EFFICIENTE (COME STA ACCADENDO IN FRANCIA E GERMANIA)....Tra qualche mese dovremo fare i conti ogni giorno sulla competizione xDSL e WIMAX/wi-fi sulla base di prove concrete d'esercizio. E questo grazie al lentissimo sblocco del wimax anche in Italia. Non è poco: accontentiamoci; ovviamente senza dismettere la battaglia sugli obiettivi a lungo termine per la Società dell'Informazione, di cui i convenuti a Lisbona si sono quasi del tutto dimenticati (o mi sbaglio?). C'è un po' di tempo per far pressing sul Ministro Gentiloni e convincere le Regioni a dire la loro (se ci riescono mentalmente...) sulla diffusione pervasiva dell'accesso wireless (non solo nelle zone rurali, ma anche nelle aree metropolitane), soprattutto se all'asta wimax (spero diversa dal modello UMTS) parteciperanno anche Telecom e Fastweb, TIM e Vodafone...Vediamo se la PA italiana gli consentirà di uccidere in fascia il concorrente tecnologico più forte emerso negli ultimi anni (e ancora nella sua tenerissima infanzia), a vantaggio delle costosissime e inutili frequenze 3G.....

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