28 set 2007

Il wireless Forum di Roma

Grande successo di presenze (oltre 4000) ai diversi Convegni di Roma Caput Media, in un contesto - ahimè - troppo "amerikano" al Mariott Park, dove un caffè o una bottiglietta di minerale costava 3 euro... L'allucinazione non era, però, solo quella dei prezzi della sopravvivenza fisica nei vari meeting.
Mi è sembrato, ancora una volta, che dall'Emilia a Novara, dalle Marche alle più varie colline di questo benedetto paese (E PERFINO nella felice Roma wireless veltroniana) ci si senta ancora una minoranza barricadiera senza troppe speranze in eventuali atti salvifici del regolatore e del Governo. Ce la suoniamo e ce la cantiamo con tanti accompagnamenti diversi, ma non c'è poi molta fiducia nel wireless, nonostante la crescente geometrica potenza delle tecnologie Broadband Wireless...

Se Filadelfia se la ride ( in proporzione come Roma, nonostante la caduta di Earthlink), serpeggia qualche inutile preoccupazione di troppo sui modelli di business MUNIwireless, c'è sempre qualche spiritoso che afferma (contrariamente alle evidenze austriache e slovacche) che la 3,5 Ghz non BUCA I MURI, e si è profondamente rassegnati sul futuro wimax italiano ( che infatti è sempre sotto minaccia di sequestro preventivo da parte dei SOLITI NOTI del 3G/UMTS).

Nessuno osa neanche immaginare un impiego dei 700 MHz per l'accesso Broadband Wireless, e la frittata è fatta...SIAMO EROI, ma destinati a soccombere, come i romantici FONeros(?!) di fronte alla protervia dei TelCo. Ho chiesto a Terry, responsabile della rete di Philadelphia, cosa immagina della futura competizione del suo wifi con il wimax a 700 Mhz, che si annuncia infatti (con la faccia di Google e Sprint!) per il 2009 in USA. Mi ha candidamente risposto (che senza spendere un soldo delle casse Municipali) continuerà a fronteggiare la concorrenza sulla base della buona riuscita delle applicazioni correnti. IL PROBLEMA E' MAL POSTO QUANDO SI PENSI SOLTANTO AD UNA CONCORRENZA TRA TECNOLOGIE DI ACCESSO! Il wireless "classico e libero" , soprattutto nelle città, non combatte nè la fibra nè altre forme elettromagnetiche dello spettro, BISOGNA PENSARE SERIAMENTE ALLE INTEGRAZIONI NECESSARIE TRA LE RETI, continuando a dare priorità alle applicazioni e ai servizi. Questa legge di natura della Convergenza IP non si è ancora fatta strada in Italia, dove continuiamo a discutere di stupidaggini, come se davvero gli hot spot municipali debbano entrare in contraddizione con la città cablata! Alla faccia, però, di questi patemi d'animo ho preso felicemente atto che la Regione Emilia Romagna si batte ancora, e con vigore, per la concessione di una frazione del wimax pubblico a sostegno delle applicazioni tipiche delle MUNIWIRELESS. E infatti LEPIDA (in fibra) e la R3 wireless dell'Emilia rappresentano un'esperienza di riferimento per il futuro "pubblico" che men che mai ha bisogno di una scelta "fanatica" tra diverse tecnologie di accesso....

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