26 apr 2008

La matematica non sarà ...mai (?) il mio mestiere...


E invece no! La differenza tra un Paese che cresce ed uno che declina sta proprio nella cultura tecnico-scientifica. Mi è capitato, molti anni fa, di provare a gestire una formazione superiore matematica fortemente orientata all'Industria (con il Formez nei '90, sul modello ECMI). Tutti quegli allievi hanno fatto molta strada, nel mondo. Con l'azienda per la quale lavoro in questo momento, abbiamo deciso di assumere molti ingegneri E matematici. Ci servono come non mai; i profili competitivi duraturi, delle persone e delle aziende, nascono dalla fatica dello studio e dalla voglia creativa di applicare le conoscenze più avanzate alla realtà. Se lasciamo scappare troppo avanti gli indiani e ci accontentiamo di ragazzi "mediocri", perderemo tutti i treni.
Non a caso un italiano ebreo, fuggito in America nei '30, ha fatto business con un algoritmo (Andrea Viterbi) e adesso ha creato scuole di ingegneria fortemente basate sulla matematica. Bisogna avere il coraggio di farla finita con la superficiale mediocrità dei nostri tempi o di distribuire buffetti di compiacimento ai tanti chiacchieroni da strapazzo che ci ritroviamo a subire nelle aziende e negli Enti.

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