15 apr 2008

Svolta con stampelle

Commento identico al voto di due diversi stagisti precari, particolarmente brillanti, uno in Informatica, l'altro in Trasporti, sentiti ieri pomeriggio alle 18: il primo "questo autunno me ne vado in Spagna";il secondo: "...per favore mi aiuta a trovare un master in UK?".
Grande, anche se scontato, sconcerto! La grande semplificazione si compie tutta di un colpo, e ci ritroviamo a iniziare una lunga traversata nel deserto (nelle condizioni peggiori, quelle già indicate dalla vignetta dell'Economist che riporto in questo post via Beppe Caravita). CORAGGIO! Mi auguro, almeno, che i toni della disputa sul FARE si facciano un po' più pacati, che ci sia rispetto reciproco tra i due schieramenti più sulle cose urgenti da re-inventare, che sulle identità ideali.Smettiamola di compiangerci, la scomparsa moderna della "sinistra" era un dato quasi naturale di estinzione biologica del vecchio, però non facciamoci tanti salamelecchi tra PD e PDL! Questo clima immediato e dominante di fair play bipartisan non sarà inciucista, ma francamente è noioso e davvero insulso e POI è troppo "politichese" rispetto al clima e all'umore generale del paese. I due partiti hanno visioni radicali diverse e stili diversi su tutto: e sarebbe il caso che tali divisioni (non bosniache) rimanessero, eccome! Se poi la ragionevolezza condurrà a obiettivi e pratiche condivise, ben vengano.Ma la battaglia di Veltroni e del PD ha avuto un sapore innovativo sostanziale, e si tratta di salvaguardarlo nel futuro. C'è stato poco tempo e - come al solito - si è sbagliato tanto, negli ultimi due anni, adesso portiamoci con dignità la croce...

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