16 apr 2008

Lavorare per cambiare la P.A. locale è bello?

Una delle ragioni forti della vittoria della destra sta nel semplicissimo dato che la PA di questo benedetto paese si mangia il 53% del PIL, offrendo servizi a dir poco indecenti agli italiani del Nord e del Sud(molto peggio del resto dei paesi della UE, che assorbono da 8 a 12 punti in meno della ricchezza nazionale, ma per dare cose molto migliori ai propri cittadini).
Il PD aveva capito che era arrivato il punto di non ritorno,che era necessario cambiare; ma la vecchia Unione prodiana, con i suoi profondi ricatti "coalizionari" interni, ha perfino impedito la discussione delle vere liberalizzazioni (Lanzillotta sui Servizi Pubblici Locali) e ha ridotto la svolta liberale alle famose lenzuolate di Bersani. Sappiamo come la destra "liberale" abbia osteggiato anche i piccolissimi assaggi di una svolta anti-parassitaria: dai comunisti duri e puri a Tremonti, fu tutto un fremito di paure, unitariamente concentrato nel killeraggio di ogni possibile attacco a privilegi, greppie di potere, caste e via discorrendo...
Ogni Paese si merita la proprie destre e sinistre! La gente ha visto il solito risanamento virtuoso fatto solo con l'aumento delle tasse, l'aumento costante della spesa per il nulla, e alla fine ben scarse decisioni di innovazione. Ha premiato con il voto la destra che chiede meno tasse e meno Stato....Ma non vedo affatto come si possa realizzare questa facile e tradizionale promessa della "destra classica"!

Rifletto su questo punto grazie alle straordinarie dichiarazioni serali di una mia amica che ama lavorare per l'innovazione della PA locale e che crede ingenuamente che questa sfida sia davvero fattibile dall'interno di QUESTA PA (!). Io credo invece che bisogna sbarazzarsi al più presto di questi extra-costi e approfittare della vittoria della destra per sbaraccare davvero (in senso liberale autentico!) queste macchine mangia-soldi, per aprire davvero al mercato. Ciò è tanto più vero nell'innovazione informatica e digitale, dove la spesa se ne è andata tutta verso varie greppie pubbliche, intermediazioni da rapina (da imprese ICT senza scrupoli) e inani sforzi (Italia.it!)...
La mia amica, nel suo piccolo ci campa, ed è perdonata, ma mi auguro che non ritorni o continui una politica di mero vezzeggiamento delle burocrazie locali (alle quali non pare mai vero che qualcuno sappia usare perfino un PC). Purtroppo non siamo autorizzati a pensare, finora, che Berlusconi o Stanca passino al fare davvero la svolta necessaria di efficienza, oltre le chiacchiere già ascoltate sui sogni di modernizzazione dal 2001 in poi (peraltro ripetuti e ben emulati da un centro-sinistra egualmente vacillante sui fondamentali!). Parlo dell'ICT, ma ovviamente anche dei Trasporti Pubblici, del Gas e dell'Acqua...Quando questa buriana post-elettorale sarà passata voglio vedere le novità di questa nuova annunciata apocalisse liberale. Ben venga, dico io; aspetto di ricredermi. Temo, però, e con la massima voglia di essere smentito, che i consulenti (a vario titolo) della PA Locale ingrasseranno ancor di più a scapito del necessario sfoltimento della spesa pubblica locale!

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