23 nov 2008

BARI: con un po' di ironia ma molta più nostalgia


In questo week end ho letto l'ultimo libro laterziano di Gianrico Carofiglio; confesso di aver avuto molto fastidio all'inizio: mi sembrava una specie di Tom Tom della nostalgia e una sorta di spot pubblicitario "pro-loco". Da barese "disincantato", con qualche anno in più e forse con gli stessi "complessi identitari" dell'autore sull'appartenenza a questa città, avevo approcciato molto male il libro, cercando inutilmente di sottrami al fascino dello spazio e della storia comuni. Ma la scrittura del senatore è molto più efficace e ha vinto questo mio pregiudizio; alla fine la navigazione nel tempo, più che nelle strade di Bari, mi ha acchiappato davvero e ha riscattato anche le prevenzioni ideologiche. Alla fine del libro la trama di una riscoperta del senso della vita e dell'amicizia tra baresi di qui e altrove si fa largo dolcemente e con maggiore potenza emotiva. L'alba, dopo la notte della rimpatriata tra vecchi amici, porta davvero una nuova luce al libro e riscatta ciò che temevo fosse una catena di "foto Alinari" dei vecchi tempi.
Il libro è un'enciclopedia di tante cose scambiate normalmente con i miei amici (molto contigui a quelli del senatore), dalle citazioni cinematografiche di Bari a quelle letterarie (ad es. di Nero Wolfe, di passaggio in città verso Bar, mi aveva raccontato Giangi Barletta già tanto tempo fa), dalle memorie dello scomodo Jolly a quelle del Petruzzelli, tra l'identità del "crudo" e l'odore delle focacce. Franco Cassano ci aveva fatto un tormentone, poi, della famosa frase del prof. Sansone citata da Carofiglio: Bari è una città senza ironia e nostalgia . Ecco, se mi posso permettere, dichiarando il mio convinto apprezzamento ANCHE di quest'ultimo libro: Carofiglio ha il merito di farci amare la Città senza alcun pudore e con il coraggio di andare alla radice - anche dei nostri più truci difetti e del nostro caratteristico Mal di Levante - e ROVESCIA NELLE SUE PAGINE il senso delle parole del prof. Sansone, con una potente iniezione di Nostalgia, ma anche con una (ancor troppo) sottile vena auto-ironica che tocca se stesso e i suoi personaggi... Non si scherza ancora abbastanza sui nostri difetti, e siamo ancora un po' troppo permalosi. Senatore, il prossimo romanzo dovrebbe scriverlo con maggior attenzione agli sberleffi di Toti e Tata, ed allora avremmo chiuso il cerchio. Comunque, alla fine, mi sono davvero commosso...anche perchè con qualche barese che ritorna ho davvero provato sensazioni simili. DA LEGGERE (NON SOLO A BARI)!

PS: Bari è una città che si ama di più se ci si ritorna spesso!

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1 Commenti:

Alle 2:35 PM , Blogger Unknown ha detto...

Splendido il booktrailer, come splendidi sono i luoghi che ispirano il libro e, consentitemi, come splendida è la ragazza che magicamente appare alla nostra vista!
Piero

 

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