15 set 2009

Wi-fi e sicurezza, ma il problema è ben più serio


Ieri si è diffusa la notizia attesa da tempo di una standardizzazione del wi-fi "n" da parte dell'IEEE. Come giustamente hanno rilevato in tanti, in molti dispositivi basterà l'aggiornamento del firmware, ma certamente bisognerà aspettare ancora perchè le velocità tra i 300 e i 600 Mbits si diffondano sulle reti domestiche e sui relativi notebook, PC o smartphone (Apple ha già fatto il primo passo..come da tradizione nel suo iPhone 3GS).
Subito il partito del "cablaggio" è partito all'attacco contro i rischi delle connessioni wireless. Come se la violazione delle chiavi WPA (in effetti ci si mette a decrittarle tra i 40 e i 60 secondi) fosse un problema di frequenze e protocolli. Il wifi "n" non ha nessuna colpa: non capisco la relazione tra la sicurezza informatica e la tecnologia wi-fi!
Con la potenza di calcolo oggi disponibile e con l'eterna ricorsa al miglioramento (e alla contemporanea violazione) delle regole di crittografia, è assolutamente vero che la lotta per la sicurezza informatica (generale, e di subreti IP in particolare) è una guerra di lunga durata, oltre che una questione di capitale importanza in tutte le moderne vulnerabilità tecnologiche.
MA PROPRIO PER QUESTO NON CONFONDEREI L'ALLARME LANCIATO IERI A CRETA DALL'ENISA CON I RISCHI DI "UNA" SOLA TECNOLOGIA DI TRASPORTO E CONNESSIONE. Gli attacchi del passato ai siti dell'Estonia, ma anche i più recenti a Google, Facebook e Twitter, ci indicano un'unica , antica, strada maestra: sviluppare difese adeguate sulla base di algoritmi e modelli di protezioen sempre più sofisticati. Se poi la penetrazione in un Server avviene da filo o da onde elettromagnetiche, sai chissenefrega...Sono le logiche dei nostri programmi a dover autenticare gli utenti, a segregare le aree critiche, ad ergere nuovi "muri", purtroppo - è vero - anche a scapito della semplicità degli accessi. AL CRESCERE DELLA COMPLESSITA' INFORMATICA DEL MONDO, DEVE CRESCERE UNA SERIA GOVERNANCE DELLA SUA SICUREZZA. Saranno sempre più esigenti le capacità professionali "degli addetti" alla difesa: a mio modo di vedere un bel mercato per chi fa questo mestiere.

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