24 ago 2006

Il Sud e il VII Programma Quadro di Ricerca

Per fortuna c'è CORDIS sul web. Una volta c'erano i RELAY CENTER e si parlava tanto di UFFICI EUROPA in quasi tutti i Comuni del Sud. Cosa è rimasto in piedi? Poco o nulla, la routine stanca...si sa! Peccato! perche' il 2007 parte anche il nuovo Programma Quadro di Ricerca, che riserva un bel po' di risorse all'innovazione. Basterebbe saperne di più e per tempo, e prepararsi.Soprattutto qui da noi, dove serve ingegnarsi a farla davvero una buona volta questa Ricerca (quella delle poche imprese che la possono fare, ovviamente!), anzichè simularla nei parchi scientifici di un tempo che fu o vaticinarla nei centri di competenza che dovrebbero sorgere, e che farebbero bene a dimostrare, già ai propri primi vagiti, di riuscire a fare consorzi europei vincenti piuttosto che spartirsi sussidi nazional-regionali (negli anni della mia giovinezza funzionava così, occorreva cercare un confronto competitivo con gli altri paesi, altrimenti ti dicevano - e a ragione - che pescavi sempre nel torbido assistenzialismo al Sud...come terroni bisognava combattere due volte più forte degli amici "lumbard").
Si sa già che il 7 marzo a Bruxelles la road-map si concluderà con il battesimo del programma, e poi via con i bandi. In autunno ci sarà la seconda lettura del Parlamento Europeo. Non è affatto un processo banale! Ad esempio riporto di seguito un emendamento significativo, riportando in grassetto le modifiche introdotte in prima lettura dal parlamento UE:


Emendamento 195
Allegato I, capitolo I "Cooperazione", Tema 7 "Trasporti (ivi compresa
l'aeronautica)", Sottotitolo "Attività", punto 2, trattino 2

– Incentivare il trasferimento modale e
decongestionare gli assi di trasporto:
sviluppare in Europa reti, infrastrutture
e sistemi di trasporto innovativi,
intermodali e interoperativi, a livello
regionale e nazionale;
internalizzazione dei costi; scambi di
informazione tra veicoli/navi e
infrastrutture di trasporto;
ottimizzazione delle capacità delle
infrastrutture.
– Incentivare il trasferimento modale e
decongestionare gli assi di trasporto:
sviluppare in Europa reti, infrastrutture
e sistemi di trasporto e di logistica
innovativi, intermodali e interoperativi,
a livello regionale e nazionale
nonché
metodi che, a livello operativo,
unitamente a strategie finalizzate al
collegamento delle zone urbane e
rurali agli assi e alle reti prioritarie
di trasporto, consentano di sfruttare
tali sistemi in modo più efficiente ;
internalizzazione dei costi; scambi di
informazione tra veicoli/navi e
infrastrutture di trasporto; sviluppo di
infrastrutture off-shore ;
ottimizzazione delle capacità delle
infrastrutture, incluse iniziative
concernenti l'interoperabilità e
l'ottimizzazione operativa delle reti
di trasporto locali, regionali,
nazionali ed europee; ulteriore
sperimentazione e sviluppo del
sistema europeo di segnalamento
ferroviario .


E' solo un esempio, nell'emendamento successivo si parla anche delle celle ad idrogeno per il trasporto! A dimostrazione che la democrazia in questi casi serve!!!
Se non ci fosse la ricerca in logistica e la programmazione dell'idrogeno come nuovo carburante continueremmo nei trasporti a fare le solite cose infrastrutturali e industriali senza neanche chiederci quale sia il futuro....

2 Commenti:

Alle 8:43 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

Il Programma Quadro (FP-Framework Programme), grazie al passaggio al Parlamento Europeo e agli emendamenti approvati, contiene molti elementi interessanti.
Un esempio, l'emendamento 324 Guidoni (GUE) e Hammerstein (Verdi),
http://www.pdci-europa.org/fks/fp7/fp7-1r-em-guidoni.htm#e324
che ha portato ad avere nel Framework Programme il testo:

– ICT supporting businesses and industry
• new forms of dynamic networked co-operative business processes,
digital eco-systems, including for empowering small- and medium-sized organisations and communities; optimised work organisation and collaborative work environments such as knowledge sharing and interactive services (e.g. for tourism)

http://www.digital-ecosystems.org/fp7/fp7-overview.html

Il trucco come sempre sta nei dettagli, il programma quadro, viene poi implementato tramite il Programma di lavoro (WP-Workprogramme), che definisce il bandi (call for proposals). Il processo per la definizione del WP non passa attraverso il Parlamento Europeo (e' solo soggetto ai commenti da parte dei paesi membri, commenti non necessariamente presi in considerazione dalla Commissione), e temi quali quello nel testo precedente verranno omessi. Anche se in teoria il WP dovrebbe riflettere le priorita' politiche definite nel FP.

Con il risultato di smettere di finanziare attivita' che hanno avuto risultati e impatto a in termini di sviluppo locale, quali gli ecosistemi digitali.
vedi anche:
http://www.digital-ecosystems.org
e la conferenza
http://www.digital-ecosystems.org/events/2006.07/camera3luglio.html

 
Alle 1:44 PM , Blogger (Sa)verio massari ha detto...

Grazie all'esperto "anonimo". Sì! l'espressione eco-sistema digitale è molto efficace, si tratta di provarci sul serio. Non dispero!

 

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