8 dic 2006

nano-diffusione tecnologica

Solita premessa, sarò di nuovo molto antipatico, ma questa volta un po' più cifrato. Ai lettori pugliesi sarà semplice decodificare fatti ed eventi, ma non voglio ammorbare i miei "visitatori" ricorrenti da "fuori" regione. Dispiace dirlo: una volta per promuovere visione e obiettivi del Programma Quadro di Ricerca bastava un gruppo di persone, un Relay Center (si chiamava così una volta...), magari articolato su più Regioni italiane. Perfino io ho fatto o organizzato questo mestiere, in passato.... Adesso per far questo sembra che ci voglia un'intera Agenzia Regionale! Che sembra fortemente animata da questa lodevole funzione, tutta presa dalla caccia a una qualsiasi immagine di utilità....mentre tanti ricercatori ancora se ne chiedono le ragioni costitutive (dall'idea originaria del centro-destra alla tanto attesa e fuggevole presidenza Nicolais). Nessun problema: comunque vada, la propaganda (dell'innovazione) fa sempre bene! L'ARTI è sicura, così, di non sbagliare!
Ma se, invece, a qualcuno in Puglia (giovane ricercatore pubblico precario, o presunto ricercatore industriale, per non parlare degli imprenditori con voglia di innovare), venisse voglia - chessò - di far domande serie sull'European Institute of Technology, sul rapporto tra il VII Programma UE di Ricerca e l'iniziativa INDUSTRIA 2015 in Regione, sul funzionamento delle reti multiregionali dei centri di competenza appena promossi (caoticamente!) dal Ministero, o tanto più sulle misteriose visioni e mission del governo regionale (pare che il nostro Governatore si sia innamorato di questa parola...), a chi pensate che debba rivolgersi? ALL'ARTI Pugliese?, alle sbiadite spoglie del Parco Tecnologico, ridotto ormai a una carrozzella clientelare (dire carozzone, per fortuna, è troppo)? A oscuri vati e consiglieri suggeriti dai Partiti (oni e ini) della vasta coalizione? Nel diluvio attuale di comitati e agenzie per l'innovazione e di gruppi di "scienziati" dediti a strategie metropolitane e internazionalizzanti, sono sicuro che troveremmo soltanto scarsi meriti e inadeguati titoli professionali anche solo per cominciare a parlarne: ergo, i costi della politica dell'innovazione AUMENTANO! Quasi come i costi di recenti gare d'appalto aggiudicate in extremis a ditte già notoriamente decotte o addirittura di gare d'appalto di tanti Enti Pugliesi che non sanno neanche cosa volgliono effettivamente appaltare...ma che hanno comunque - con l'acqua alla gola - fatto la corsa a non perdere i fondi europei per la Società della Conoscenza.
Amara considerazione: la Puglia migliore che ci si attendeva almeno dal Capodanno scorso arranca pesantemente sulle questioni dell'acqua e della sanità, si fa bacchettare sulle miserie clientelari organizzate nelle proprie macchine amministrative (nel mentre si predica giustizia e serietà): insomma, si è già subito impigrita nel quieto tran tran della gestione senza slanci e senza idee....Ed è meglio stendere un velo pietoso sull'ICT e la Società della Conoscenza.

Meno male che alcune brave funzionarie della UE (queste almeno made in Bari) ci racconteranno martedi 12 dicembre le promesse nanotecnologiche ...forse così ci salveremo dal declino.....Auguri!

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1 Commenti:

Alle 5:41 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Ma tu sei veramente un pazzo! Che ci guadagni a dare cornate a tutti?

 

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