1 apr 2007

Il Mare e La Val di Susa.......


Da qualche mese seguo, senza inutili commenti, l'enorme lavoro scientifico, divulgativo e politico di un grande narratore italiano dell'innovazione telematica, energetica e ambientale. E' Beppe Caravita che , qualche giorno fa, ha scritto memorabili cose serie sulla TAV in Val di Susa. Pensieri critici su questa parte del Corridoio V ce ne sono a iosa da parte di esperti inascoltati (Marco Ponti o Sergio Bologna), ma la questione si avvita sempre di più tra estremismi di valligiani incazzati e dogmi "pan-europei" espressi quasi sempre a cervello spento sia a Bruxelles che a Roma....

Nessuno che faccia un po' di conti, bilanci energetici e soprattutto analisi realistiche dei flussi merci in quell'angolo delle Alpi! Eppure la "gente", come dimostra il racconto di Beppe, se lavora con spirito critico e "aperto", fabbrica (certo con qualche lentezza...) le soluzioni democratiche giuste. Ma è così anche a Bruxelles? Si può davvero credere che i Corridoi Europei non debbano essere mai rivisti periodicamente, con tabelle e simulatori di traffico alla mano? Tutto sta a dimostrare che l'attuale linea ferroviaria in Val di Susa è largamente sotto-utilizzata, ma ci si ostina a non pensarci perchè il piano eurocratico non è ancora cambiato...Ma allora cambiamolo noi italiani! Non abbiamo detto di no alla sciocchezza del Ponte di Messina, che peraltro costava 5 volte di meno del BUCO nelle Alpi? Mi preoccupa la lentezza del nostro governo, che potrebbe mettere maggior attenzione e creatività sul fronte logistico Mediterraneo, dove noi e i Greci, con i 4 gatti dei maltesi e dei ciprioti, siamo ancora una minoranza vociante e inascoltata sulle Autostrade del Mare...Sui Porti abbiamo fatto passi da gigante nella Finanziaria 2007, ma l'accesso ai fondi del XXI Corridoio Europeo (le autostrade del mare, appunto) è quasi una chimera. Sarebbe ora che la cabina di regia del sistema - sia domestico cheM transnazionale - per la gestione dell'intermodalità terra-mare venga finalmente sottratta alle "scatole vuote" romane e restituita in modo forte agli attori del Trasporto e della Logistica di questo pezzo effervescente del Mediterraneo. Abbiamo molte idee qui in Puglia ( e ben più di qualche progetto di opere pubbliche) per fare meglio che nel recente passato soltanto "tirrenico" delle autostrade del mare mediterranee, sulle quali mi permetto di dire che passeranno ben più container o trailer di quanti se ne siano mai soltanto immaginati a Parigi e Lione...Basterebbe fare qualche conto e scopriremmo che le merci che DEVONO davvero passare le Alpi a discapito delle vie del mare sono solo una frazione insignificante di ciò che che Spagna e Francia importano dall'Asia....( e sempre più da Suez). I corridoi sono ben più dinamici di quanto non credano i programmatori di Bruxelles! Cambia la gerarchia delle Fabbriche
Mondiali, cambia il Clima Globale..ma qualcuno si condanna a non cambiare mai opinione (saranno mica scemi?)

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