10 ago 2007

Riflessioni di Ferragosto sul mercato del software


Le buone notizie, come quella di ieri su Exprivia, devono sempre essere mitigate e accompagnate da critiche costruttive e di buon senso. Per rimanere sobri!
Qual è lo stato di salute dell'ICT in questo agosto 2007? L'Assinform è soddisfatta della crescita, nel 2006, delle TLC per il 2,1% e dell'Informatica per l' 1,6%. Le previsioni 2007 sono in linea con gli incrementi attesi del PIL italiano (2%). Allora, va tutto bene?
DIREI PROPRIO DI NO! Del resto anche l'Assinform sa bene che la media europea di crescita nel 2006 è stata del 3,7% e che gli USA sono andati ad un + 5,8% sull'anno precedente! E' IN CORSO IN ITALIA UN GRANDE PROCESSO DI RISTRUTTURAZIONE DELL'IT (per non parlare di quello appena avviato con passi incerti - da parte delle Autorità di governo - nel settore delle TLC), che necessariamente dovrà produrre fusioni e accorpamenti, per evitare che 70.000 aziende "cantinare" e frammentate ci lascino le penne, contribuendo peraltro - di fatto, anche inconsapevolmente - ad un irreversibile declino della produttività e dell'efficienza dell'intero sistema paese, che ha biosgno di ben altra ICT. LA VICENDA DI EDA (ENTERPRISE DIGITAL ARCHITECTS) E' ESEMPLARE DA QUESTO PUNTO DI VISTA: L'AZIENDA NON PUO' FALLIRE, ANCHE PERCHE' HA IN PORTAFOGLIO UNA QUANTITA' IMPRESSIONANTE DI COMMESSE AGGIUDICATE (e forse mai partite...), tra le quali addirittura una commessa vitale per le patrie Forze dell'Ordine. Bisognerebbe farla finita una volta per tutte, per non ripetere "nel piccolo" del mercato ICT, la tragedia di ALITALIA. Per adesso ci sono diversi tentativi mirati di salvataggio e molti appetiti, ma l'EDA è lì che boccheggia e si ritrova per le mani una quantità impressionante di contratti NON ONORATI (molti dei quali, ahimè, anche in Puglia, dove EDA e le Amministrazioni incaute hanno fatto danni a se stesse e al mercato...). TRATTASI SOLTANTO DI 600 ADDETTI A FRONTE DEI 1100 DELLA NUOVA EXPRIVIA, MA PER ADESSO NE' ELSAG/DATAMAT NE' ENGINEERING, NE' ALTRI SEMBRANO FARSI AVANTI....E questo riguarda una media azienda del settore! Che ne dovrà essere delle altre decine di migliaia? Può davvero permettersi questo nostro paese un tale spreco di risorse e di intelligenza mal distribuite ( e precariamente disposte lungo infinite catene di subappalto)? Può davvero la PA continuare a farsi spremere come un limone dalle medie e grandi aziende dell'ICT senza neanche protestare? Ed anzi raccogliendo - nei Comuni e nelle Regioni - la sempre più incazzata indignazione dei cittadini e delle imprese? che nulla vedono, infatti, dei mirabolanti programmi informatici, a partire dalla Sanità per finire ai Comuni on line ...
Anni di questo andazzo hanno finito per dequalificare pesantemente il settore, alla faccia degli obiettivi del cosiddetto EGOV! Nessuna massa critica, nessuna decente riorganizzazione dell'offerta, a fronte di una domanda pubblica sempre più confusa e frastornata; e molti addetti che NON STUDIANO, NON SPERIMENTANO, NON APPLICANO (PIU') NUOVE TECNOLOGIE E CHE SON RIMASTI FERMI AD UN'ERA GEOLOGICA ORMAI TRASCORSA DELL'INFORMATICA. Grazie a manager che forse nulla conoscono di Informatica e TLC, ma saprebbero far di conto (sic!). Ben venga allora una ripresa robusta di nuove interazioni forti e virtuose tra la RICERCA (perfino universitaria) e un NUOVO MONDO ITALIANO dell'ICT, fatto di aziende più serie, ben dirette, capaci di rimettere al centro dell'offerta PRODOTTI E SERVIZI DI QUALITA' INTERNAZIONALE. Sono le aziende che resisteranno, vinceranno le sfide e aiuteranno l'Italia a tornare competitiva (BASTA CON LE MUCCHE INFORMATICHE DA MUNGERE!)

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3 Commenti:

Alle 12:40 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Mi interesserebbe rimanere aggiornato sulla vicenda EDA.
Lavoro infatti in un'azienda analoga.
Qual'e' il modo migliore secondo te?

 
Alle 2:30 PM , Blogger (Sa)verio massari ha detto...

ne parlerò ancora, spero con informazioni privilegiate,ma che non so ancora quando e come pubblicare. Ma in generale, la situazione del lavoro, da per tutto nell'IT italiana, si va incupendo di giorno in giorno. Anche la necessaria concentrazione genera redditività marginali insignificanti.

 
Alle 10:59 AM , Blogger Unknown ha detto...

Sono perfettamente d'accordo con te riguardo la situazione dell'ICT in Italia; aggiungo che, a mio parere, tutto questo è dovuto al fatto che le aziende ICT lavorano in notevole maggioranza su commessa senza 'inventare' nulla di nuovo in un campo che, invece, è spesso tutto da scoprire.

 

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