20 gen 2008

Ambiente, sicurezza e porti

Ad una maggiore liberalizzazione ed efficienza nei porti non può e non deve corrispondere un Far West senza regole. I due portuali morti a Marghera, entrando in una stiva non areata e satura di anidride e di CO, sono il frutto malefico non solo di armatori senza scrupoli, ma anche di una cattiva cultura della sicurezza, che tarda colpevolmente ad affermarsi DAVVERO in tutto il mondo del lavoro e soprattutto nei Porti italiani. Troppe autorità non comunicanti tra loro, troppi processi frammentati: uno scaricabarile continuo... tra Corpi ed Enti diversi. Il codice Internazionale per la Sicurezza nei Porti avrebbe dovuto entrare in funzione nel luglio del 2004, con una marcata attenzione (?) all'antiterrorismo; non ci siamo ancora; ci si accontenta di procedere lentissimamente con le solite procedure inutili e non si mette mnano alle giuste tecnologie IN CAMPO ( e con finanziamenti disponibili da anni!). L'ISO 14000 e l'EMS sono parole sconosciute nelle Autorità Portuali di tutta Italia...Non ci siamo proprio! Le morti di Marghera mi fanno rabbia per una ragione in più: a Venezia ci sono gli amici di Nethun che più di tutti hanno lavorato molto bene, in Italia, per la Sicurezza Portuale INTEGRATA. Nel mio piccolo cerco - tra enormi difficoltà che non conviene discutere in pubblico - di sviluppare un BUON FILO ROSSO per la costruzione, a partire dal Porto di Bari, di soluzioni ICT e di Automazione in grado, per lo meno,di affrontare una parte dei rischi (non solo di "polizia"). Ma devo ammettere che, nonostante tutta l'attenzione strategica che cerco di riservare ad HAZMAT e al Trasporto di Merci Pericolose, sono anni che sistematicamente si rimandano le innovazioni che servono davvero a mitigare i rischi ambientali e ad aumentare il controllo sulla sicurezza del lavoro. Troppa attenzione alla sicurezza della navigazione e scarsa attenzione all'ISPS (la Sicurezza dei Porti), scarsi controlli sulle navi e sulle merci (campionari!), molta attenzione ai documenti doganali...L'incidente di Marghera potrebbe e dovrebbe segnare un punto di svolta. E' assurdo morire in una stiva senza ossigeno, quando un sensore per CO costa ormai pochi euro!

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