27 feb 2008

Il diktat del ferroviere

Sono convinto che Moretti, l'AD del Gruppo FS, sia una persona capace e determinata, e che spesso abbia ragione (per es. sul rilancio del trasporto merci lungo i Corridoi TEN). Ma sulla logistica c'è il rischio che il Patto nazionale tra le nostre Ferrovie e le Poste, congiuntamente alle sue idee "sostanzialmente" MONO-MODALI, facciano davvero male al paese(nel senso che non gli fanno nulla, forse solo il solletico del +4% di merci su treno nel 2007).

Recentemente ha detto
''Anche in Italia serve un Authority nazionale dei trasporti, qualunque sia il governo che ci sara' e' inevitabile, se lo mettano bene in testa''.

Linguaggio chiaro e bi-partisan? Boh! La prima cosa da fare tocca proprio a lui, e francamente non vedo chissà quali progressi si possano raggiungere nel breve termine con le nostre malandate ferrovie, soprattutto con un approccio che dimentica i porti e l'autotrasporto...o pretende di organizzarli dall'alto! E POI? IL PROBLEMA NON E' RICONOSCERE LA NECESSITA' DELL'AUTHORITY UNICA, MA FAR VIAGGIARE MEGLIO E INTELLIGENTEMENTE LE MERCI, MICA SOLO IN ITALIA! IL PROBLEMA DEI PROBLEMI E' COME, MICA DICHIARARE PER L'ENNESIMA VOLTA UN'ESIGENZA.
Non vorrei che l'Authority dei Trasporti fosse un altro SARCHIAPONE incapace di decidere. Moretti (forse?) pensa che un sano dirigismo aiuti? Si accomodi pure. Siamo il paese che ad ogni campagna elettorale si divide sul Ponte di Messina o che davvero cerca di ragionare su Trasporti e Logistica con una vista ad almeno 20 anni? Magari per quest'ultima "cosetta" della Logistica varrebbe la pena sentire tutte le parti in causa e NON SPARARLE GROSSE! I ruggiti non aiutano, la logica di SISTEMA sì! CI DIVIDIAMO SUI GRANDI PONTI E ANCORA PIU' SPESSO SULLE LOCALIZZAZIONI DI PIATTAFORME E INTERPORTI, CHE DOVREBBERO SEGUIRE PIU' LA LOGICA DEI VOTI/VETI CHE NON QUELLA PIU' SANA DELLE MIGLIORI RETI DI MOBILITA'....Le piattaforme BARICENTRICHE TRA ADRIATICO E TIRRENO fatte sull'Appennino di Ceppaloni ci insegnano qualcosa?

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