22 ott 2008

Adam Smith e Marx a Pechino

Credo che Giovanni Arrighi con il suo bel libro su ADAM SMITH A PECHINO (2008) sia una lettura indispensabile per capire la crisi finanziaria globale. Sociologo rilevante della John Hopkins è anche autore di altri bei saggi sul caos e le non linearità del nostro tempo economico. Penso che in lui riviva una "tradizione" marxista non certo irrilevante nell'orizzonte attuale, denso di vecchi e nuovi interrogativi sulla fine (o sulle trasformazioni) del capitalismo. Nel contempo credo che sia una lettura obbligatoria per qualunque giovane ingegnere o informatico ICT che voglia prender coscienza delle attuali contraddizioni storiche e sociali senza portare il (proprio) cervello all'ammasso. Ne parlavo ieri con il prof Carlo Brumat in SMA: occorrerebbe davvero che il suo progetto di una scuola (anche) del carattere, oltre che di certificata qualità internazionale, prendesse corpo da qualche parte in Puglia e che i programmi e i docenti e i contenuti di questa scuola (come fosse davvero un'ultima spiaggia) aprissero le menti di qualche elite da salvare in questo mondo che declina...La Puglia può essere una terra attrattiva per questi docenti dell'eccellenza? Forse sì!
Vedo tornare la protesta giovanile in piazza in questi giorni, ma temo che la Gelmini sia davvero l'ultimo dei nostri problemi. Mi dispiace dirlo, ma a questo punto dobbiamo salvare le scuole d'eccellenza prima di tutto, per non scomparire come nazione e come sistema economico. Carlo ha ragione: la formazione delle menti torna ad essere un problema prioritario...

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