3 gen 2009

In memoria di Beppe Nardulli, una mia ricerca sul SYNC



A giugno del 2008 Beppe Nardulli, per un tumore, ci ha lasciato prima di compiere i suoi 60 anni. E' stato un fisico teorico importante e soprattutto uno scienziato di grande e appassionato impegno per la pace, qui a Bari e nel mondo. Fondatore e animatore del PUGWASH barese ("remember your humanity and forget the rest"), era un infaticabile sostenitore anche della ricerca europea contro le mine, e ricordo con grande nostalgia tutte le volte che a Bruxelles in anni ormai lontani inserivamo sempre "la scienza contro il disarmo" in tutti gli angoli delle Conferenze Esprit degli anni '90.
Voglio ricordare Beppe, che conoscevo dai tempi del Circolo Gramsci del "suo" Liceo Flacco ( e che è stato moto "influential" su tante mie scelte politiche e "scientifiche", con i suoi 3 anni in più..) proprio oggi, per due motivi diversissimi: il primo e più dolente è, appunto, il ricordo di quelle battaglie, nel tristissimo momento attuale, in cui a Gaza si prepara una chirurgica aggressione al popolo palestinese (con il call-center israeliano che ti avvisa - se vuoi - di sgomberare casa...); ed il secondo, più lieto (se volete!), è che interrogandomi sul bel libro di un matematico geniale come Steven Strogatz, di cui ho visto con estremo piacere su TED un'eccezionale, brillantissima, conferenza, pubblicata soltanto a dicembre scorso, ho capito (girovagando sul web) che anche Beppe ne era rimasto affascinato...Ho potuto leggere così una bella tesi (proprio con Beppe relatore) di Floriana Giannuzzi, che mi è servita a capire un pò di più della intrigante materia del SINCRONISMO naturale e artificiale che ci circonda....
Il libro di Strogats è Sync: The Emerging Science of Spontaneous Order ed è quasi una contraddizione teorica convincente contro l'inevitabile aumento dell'entropia e del disordine, una via da indagare sui tanti percorsi possibili per disciplinare il caos e gestire il futuro...Di più non so dire, devo studiare molto di più (sono un grande ignorante sui fondamentali...), ma la cosa sconvolgente (e insieme simpatica) in questo inizio del 2009 è che mi ritrovo per caso a ricordarmi di Beppe, grazie a una Conferenza TED. Grazie ancora Beppe, ci metterò tutto il cervello che ho a capirci e a cavarci qualcosa! Un saluto fraterno.

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4 Commenti:

Alle 8:06 PM , Blogger igia ha detto...

Caro Verio,
Floriana Giannuzzi, giovane e brillante fisica teorica, è anche la ragazza di mio figlio, Stefano Nicotri, giovane e brillantissimo (anche perchè è mio figlio) fisico teorico che il 1 novembre 2008, a 26 anni e al termine del dottorato di ricerca, è "emigrato" in Inghilterra, dove è stato entusiasticamente accolto dopo una semplice e-mail spedita a corredo di un curriculum di suoi lavori disponibile sui database specializzati.
Floriana invece, rimasta "orfana" del mai abbastanza rimpianto Beppe, ha dovuto trovarsi un nuovo mentore, mentre a Fisica un posto da ricercatore "promesso" a un dottore di ricerca che studiava con Beppe è stato clamorosamente trombato (non ha più protettori) a favore di un ex professore di scuola media superiore. E' questo il nostro triste paese in cui non so tu, ma io non so proprio più cosa fare. I migliori se ne vanno, altri semplicemente invecchiano e quelli che potrebbero sostituirli, anche nelle battaglie per la pace, sperano di andarsene altrove! Igia Campaniello

 
Alle 12:56 AM , Blogger (Sa)verio massari ha detto...

Va benissimo anche così, Igia..pazienza! Anche se io continuo a rompere le palle perchè i migliori tornino,..spero sempre per la mia 2nd generation! A noi tocca restare uguali, che fa bene!

 
Alle 8:01 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Premesso che mi unisco al ricordo di Beppe Nardulli e mi dolgo immensamente per la velocità con cui il dipartimento di fisica di Bari sembra averlo dimenticato. Vorrei rispondere alla signora Campaniello per le inesattezze contenute nella sua lettera. Inesattezze gravi che prefigurano una situazione totalmente diversa dalla realtà a proposito del concorso di ricercatore di cui lei parla. Infatti il posto non poteva essere PROMESSO ad alcuno poiché in un concorso pubblico a ricercatore vi è una prova scritta ed una orale e, a differenza di medicina dove spesso i concorsi sono con un singolo candidato, nel nostro dipartimento i concorsi sono sempre piuttosto affollati. Inoltre, proprio per difendere la memoria di Beppe Nardulli mi rifiuto categoricamente di credere che proprio Beppe, che prima di lasciarci era il commissario interno del concorso, avesse potuto PROMETTERE un posto di ricercatore.
Il concorso in questione, che ha avuto vita travagliata, anche a seguito della prematura scomparsa di Beppe Nardulli è stato caratterizzato dalla partecipazione di diversi concorrenti molto "titolati". Prima di lanciare generiche accuse inviterei la signora ad andare a controllare la produttività scientifica di colui il quale la signora ha apostrofato come "ex-professore di scuola media superiore". Lo faccia signora e ne sarà sorpresa. La persona che ha vinto il concorso non è, come traspare dalle parole della signora
Campaniello un signor nessuno raccomandato. Credo che la signora dovrebbe controllare un po' meglio le sue fonti prima di lanciarsi in affermazioni assolutamente errate.
Vincenzo Berardi

 
Alle 9:18 PM , Blogger (Sa)verio massari ha detto...

Berardi, spero proprio che non si apra una polemica sui concorsi universitari...Non so nulla, ovviamente del caso specifico, ma mi auguro che le diverse opinioni non si scaldino troppo.

 

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