12 feb 2009

Infomobilità al presente e al futuro


Oggi su Nova è uscito un articolo di Alessandro Longo sull'impiego del satellite per l'infomobilità in Provincia di Firenze, denominato Pegasus. Non ho purtroppo il link all'articolo, che parla pure del progetto Easy Rider (nel contesto di Industria 2015), governato dalla Magneti Marelli, ma ho qualche buon motivo di credere che siamo ancora una volta, per adesso, alla "politica degli annunci".
Mi dispiace rilevare che un giornalista pur bravo come Longo cada nel tranello mediatico di dare per fatte e operative realtà molto più complicate: queste notizie sono molto "elettorali"...a leggere bene si tratta di aspettare almeno un lustro in più.
Impiantare un'infrastruttura di infomobilità I2V (Infrastructure-to- vehicle e viceversa, V2I) in un'area metropolitana non è uno scherzo! Ci vogliono sensori a terra molto ben diffusi e non solo il satellite...Me ne occupo un po' e quindi mi permetto di sospettare che il problema non sia nè di chissà quale ricerca "strategica" (radicalmente innovativa, cioè), nè di chissà quali difficoltà ingegneristiche. Il problema è piuttosto nei costi di investimento, e certo poi nell'organizzazione di un sistema complesso di gestione di comportamenti autonomi individuali (i singoli automobilisti, le diverse polizie locali, le autorità ambientali e regolamentari, ecc.).
Onore a chi ci prova con Industria 2015 e con Pegasus a Firenze: sono esperienze e ambizioni degne di nota...Ma l'articolo ha allarmato i tanti amici che mi hanno segnalato l'articolo di NOVA credendo davvero che tutti i "nostri sogni di infomobilità" fossero già realizzati altrove. No, tranquilli, il cantiere è aperto PER TUTTI, dobiamo prvarci anche noi qui al Sud, e sappiamo da dove cominciare (ma non abbiamo le risorse...).
Invece, visto che non mi va di fare sempre il bastian contrario, segnalo io una cosa innovativa E ITALIANA che già funziona, e per di più nel campo del controllo della movimentazione dei rifiuti. Ne parla l'ESA...

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