12 feb 2009

Allarmi per la libertà della Rete


Non contenti di proporre ai medici italiani di diventare questurini anti-immigrazione, con grave danno per la salute - poi - di tutti gli italiani, il Ministero degli Interni ci riprova con Internet.
Sono tutti intenti, in nome della sicurezza, a uccidere la circolazione dei contenuti fastidiosi", a ispezionare il traffico dati dei nostri ISP e a "controllare" e a "oscurare" siti, blog e quant'altro.
C'è senza dubbio la necessità di evitare tanti reati via Rete e da buttar fuori pedofili e nazisti, ma il modo in cui farlo non deve essere nè liberticida nè (soprattutto!) tecnicamente stupido e inefficace.
Condivido totalmente queste parole di Stefano:

Sia ben chiaro, la rete non e’ un luogo diverso dal mondo reale; la rete e’ uno strumento che fa parte del mondo e quindi per i comportamenti attuati con questo strumento valgono gia’ le leggi esistenti! Ma forse il legislatore lo ignora. Sequestri di contenuti, imputazioni di reati, condanne di persone che hanno compiuto reati usando lo strumento Internet, avvengono gia’, su provvedimento delle autorità.

La legge deve essere rispettata, chi compie atti illeciti deve essere sanzionato. L’essenza della politica e’ darsi democraticamente delle leggi e la base della convivenza sociale e’ che esse debbano essere rispettate.

Perche’ questo sia possibile pero’ non serve chiudere o censurare le comunicazioni svolte con lo strumento Internet, ma attribuire le responsabilita’ individuali a chi le ha.


Ma il post complessivo di Stefano Quintarelli, cui senz'altro rinvio i miei 4 lettori, spiega chiaramente COME SIA IMPOSSIBILE TECNICAMENTE REALIZZARE CENSURE E OSCURAMENTI SELETTIVI EFFICACI NEL MONDO ATTUALE DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE.
Quindi occorre mobilitarsi per impedire che sulla base di quest'ultima "buona intenzione" a favore della sicurezza, si compiano misfatti liberticidi con i quali si rischia solo di uccidere il naturale sviluppo della rete (con l'ispezione poliziesca e peraltro impossibile dei pacchetti IP, l'oscuramento di interi siti, la preoccupante discrezionalità di nuove autorità "indipendenti"...).
Maledetto sia Facebook che non spegne i gruppi mafiosi e nazisti...corriamo, adesso, rischi MOLTO più seri sulla base dell'onda emotiva suscitata dai soliti imbecilli criminali. E' in gioco la libertà delle persone!

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