26 feb 2009

Oltre le strade


La notizia di servizio, spero non dedicata soltanto ai cultori della materia, è leggersi il rapporto USA sulle lezioni finora tratte dalle strategie ITS (Update 2008). Il mio commento è la piacevole sorpresa che, per la prima volta seriamente rispetto all'Europa, anche gli americani si preoccupano del Freight Tracking, e per di più non solo sulle strade.
Mi sembrava che la multimodalità dei Trasporti fosse solo un vizio assurdo di ingegneri europei troppo indaffarati su Corridoi pan-europei, ma invece abbiamo fatto scuola..(in materia di interconnessione di flussi "combinati" di merci e passeggeri).
I sistemi di trasporto intelligenti americani erano, sono e rimarranno tutti prevalentemente incentrati sull'elettronica nei veicoli e nelle infrastrutture stradali, quelli europei sono molto più marittimi, ferroviari e intermodali (una buona notizia esemplare, improbabile negli USA, ad esempio, è quella dell'Espresso TNT). Era ora che ci fosse la famosa "fertilizzazione incrociata" di qua e di là dell'Atlantico. Infatti anche le recenti direttive della UE in materia ITS (l'Action Plan) dichiarano un pò più di attenzione a due magici acronimi V2V e I2V (dove v sta per vehicle e I per infrastructure). Le infrastrutture stradali europee e italiane sono molto poco sensorizzate e/o "pro-attive" verso chi le usa: eppure abbiamo un numero incredibile (ad es.) di gallerie e di valichi, in tutto il paese, senza non dico intelligenza, ma almeno un pò di informazione (e sicurezza?)... Adesso con UNILAND proveremo a fare qualcosa di serio in Lombardia (a partire dalle gallerie..)

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