7 ott 2006

Da Capri a Orvieto: le ragioni del Partito Democratico e la Finanziaria da emendare


Che governare fosse difficile, lo si sapeva. La presunzione di cavarsela bene con la superiore presunta capacità "tecnica" del centrosinistra era una pia illusione.
Comuni in rivolta, le Regioni pure, CNA e tanti altri autonomi "collaterali" incazzati come non mai, professionisti col muso lungo, Giavazzi che dal Convegno di Capri dei Giovani di Confindustria si vendica di TPS, smontandogli numeri da "ragioniere esagerato", ecc..Insomma il mattone della Finanziaria 2007 scagliato nel ristagno italiano ha sollevato onde sismiche dapertutto, in tutte le direzioni: i comici sembrano quelli che l'hanno commentata meglio, alla Crozza, senza tanti fronzoli, ma tutti gli altri sono stati afasici, "mosca e zitto!".
Capisco che la difesa o la negoziazione immediata della Finanziaria 2007 è un compito difficile per la maggioranza, ma va fatta! Secondo me, era inevitabile il rischio di sbagliare un po' dovunque, ma dare il segnale essenziale, il resto si può aggiustare col tempo.. i numeri di TPS ci fanno bene, ci riportano in carreggiata, ci faranno star meglio. Nelle pieghe della madre di tutte le innumerevoli e incomprensibili leggi che il nostro Parlamento produce ci sono spunti di riforme interessanti: Industria 2015 e la razionalizzazione degli incentivi, l'autonomia finanziaria dei Porti, il cuneo fiscale, le misure della Bindi per le famiglie, la ricostruzione del Petruzzelli a Bari, UN PO' DI LARGA BANDA, ecc...
MANCA PERO' (E QUESTO E' DAVVERO GRAVE!) IL SENSO COMPLESSIVO, IL PUNTO FOCALE DI QUESTA MANOVRA DI RIENTRO IN EUROPA; IL PARTITO DEMOCRATICO NON C'E' ANCORA E FA FATICA, QUINDI, A BALBETTARE LE RAGIONI DELLE SCELTE COMPIUTE, CHE APPAIONO QUINDI STONATE NELLE GRANDE ORCHESTRA CORPORATIVA ITALIANA.
In tutto questo gran casino ho apprezzato molto Antonio Di Pietro, venerdi sera a Bari, che avrebbe dovuto parlare del futuro dei Porti pugliesi, ma alla fine ha scelto di fare la difesa di questa Finanziaria con cocciutaggine molisana, rivendicandone le motivazioni GENERALI, ma segnalandone garbatamente anche le storture "clientelari" (50 MEURO al solo Porto di Gioia Tauro!). Buono lo spirito di coalizione: checchè ne pensino gli altri piccoli alleati.
L'uomo è pragmatico - mi sembra che non abbia perso tempo neanche nella recente visita in Cina,- ed ha giustamente detto che se le navi-container dell'Asia devono arrivare a Taranto, i dragaggi dei Porti sono necessari più di tante chiacchiere sullo "sviluppo".Ci ha raccontato la storia dei meloni che suo padre non riusciva a vendere e che alla fine regalava con un carretto per strada: dalla vita reale bisogna apprendere...

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