30 ott 2006

Nomine e politica al Sud

Questo signore alto, un po' allampanato, candidato a diventare Presidente della Fiera del Levante da Nichi Vendola, è un imprenditore meridionale che sa innovare e internazionalizzare (è il capo della Mermec di Monopoli, un'azienda che fa onore alla Puglia nel mondo!).
Ho avuto il privilegio di conoscerlo tanti anni fa, quando su suo invito (all'allora vitale Tecnopolis), andai un po' a vedere a Monopoli di quali tecnologie robotiche e laser avesse bisogno un'azienda che tradizionalmente si occupava di macchine agricole. Da allora, per alcuni anni, Vito incubò (tutto merito suo!) alcune idee fondamentali sulla diagnostica ferroviaria; noi e molti altri, del mondo della ricerca pugliese e non, gli demmo la mano che potevamo...Vito è nato imprenditore, ma è sempre stato un uomo di sinistra, ragione per la quale con me tutto fu più facile sul piano del "comune sentire"(lo confesso!), che comunque non c'entrava nulla ovviamente con la diagnosi della "rugosità" dei binari.
La nomina o la candidatura (non si sa ancora) ha scatenato sulla stampa locale una sciagurata "querelle" tra Regione ed Enti Fondatori della Fiera (Comune, Provincia e Camera di Commercio). Ovviamente nulla da ridire su Pertosa, ma molto (e forse troppo, a mio avviso) sul metodo Vendola, che spesso non è felice, ma questa volta, invece, finalmente, ci ha azzeccato.
Vito non ha bisogno certo della mia difesa, e del resto nessuno dei nostri politici locali si può permettere di contestarlo a cuor leggero. Del resto, se la rinascita della Fiera del Levante, ridotta oggi ad un lumicino insignificante, proprio quando ce ne sarebbe più bisogno (con il Corridoio 8 che torna ad essere VERO e con la Romania e la Bulgaria che diventano UE tra 8 mesi) potrà avvenire, non c'è persona più indicata. Il problema, ma guarda un po'..., è che ha la tessera dei DS in tasca,..come se non lo si sapesse già. Ciò scatena i partiti (tutti!) e gli Enti fondatori in una incredibile e arzigogolata costruzione di un mosaico "equilibrato" di persone "DI" x, y, z attorno al candidato Presidente (nel Consiglio della stessa Fiera). Magari hanno pure ragione, dal loro singolare punto di vista sempre poco attento all'interesse generale, ma lo spettacolo che l'Unione in Puglia da di se stessa è davvero desolante. Non appena si tratta di nomine, poltrone e strapuntini si scatena un putiferio, anche quando non ce ne sarebbe proprio bisogno. Tutto si riduce ad ASL.. Se si continua così, sarà molto difficile recuperare entusiasmi alle prossime elezioni.
Post Scriptum: MI SCUSO CON I MIEI LETTORI DEL NORD, DEL RESTO ASSAI PIU' FREQUENTI DI QUELLI DELLA MIA STESSA REGIONE, su queste pagine. STO PARLANDO DI UN CLIMA SEMPRE PIU' NEGATIVO DEL QUADRO DI GOVERNO E DI RIFORMA DEGLI ENTI LOCALI PUGLIESI(TUTTI DELL'UNIONE). Qualcosa cyhe ha però a che fare con lo stile di questi mesi anche a Roma.
SEMBRAVA CHE L'OMOGENEITA' POLITICA AIUTASSE A LAVORARE INSIEME....Purtroppo non sta succedendo!Farei allora un inascoltato appello ai nostri politici, quello di sentire l'umore della gente (della società civile?) prima di avventurarsi in esternazioni inutili sui ruoli dei partiti e delle pratiche spartitorie al tempo del presunto (e tanto atteso) cambiamento.

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