14 giu 2007

Le scatole che hanno cambiato il mondo

Il libro di Marc Levinson è un riuscitissimo successo nella letteratura sull'innovazione, ma difficilmente potrebbe essere considerato uno stato dell'arte sulla logistica della globalizzazione. La scatola è ovviamente il container. NOVA di 24 ore incappa oggi, secondo me, nello stesso errore concettuale del capo-redattore dell'Economist e, a partire dagli interessanti aneddoti sui container, finisce per fare soltanto un po' di colore sul tema info-telematico caldissimo dei trasporti, che viene affrontato in modo a dir poco superficiale.
Il container ha davvero cambiato il mondo e questo è un argomento rilevantissimo per capire criticamente le strane forme che l'innovazione globale può assumere (spesso a partire da meccanismi ben più semplici di tante tecnologie sofisticate...). Ma adesso che i container ci sono e crescono da per tutto, occorre davvero una forte iniezione di tecnologie ICT per sapere davvero da dove vengono, dove vanno e cosa contengono....L'intermodalità dei container è appena una promessa, che sarà realizzata non tanto da una strepitosa tecnologia RFID, quanto da una più semplice trasformazione organizzativa di tutte le filiere trasportistiche fortemente guidata dalla "semplice" ICT (ma con tanta fantasia in più da parte degli operatori coinvolti). LA LOGISTICA NON E' UN BUSINESS IMMOBILIARE E INFRASTRUTTURALE, NE' TANTO MENO LA SCOPERTA DELL'ACQUA CALDA DEL GPS O DELLO SMART TAG, MA UN GRANDE LAVORO DI INNOVAZIONE NELLE MENTI DI CHI FA UN MESTIERE CHE VALE IL 20% DEL PIL MONDIALE....

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