27 feb 2008

Malpensa vista da Sud

Stasera l'Infedele ha trattato dello sprofondo Nord, a partire dalla "rivolta" padana contro il presunto abbandono di Malpensa da parte dei cattivi governanti di Roma e della malridotta Alitalia. C'era in studio per fortuna Marco Ponti (del Poli), che unitamente a Bersani, ha smitizzato una serie di banalità ricorrenti sul fatto che Malpensa debba necessariamente chiudere. Non a caso Gad Lerner ha intitolato la trasmissione " CHIAGNE E FOTTE": forse è il "capitalismo" del Nord che non ce la fa a difendere e rilanciare Malpensa, e perciò sta chiedendo a gran voce supporto pubblico contro il perfido straniero, che dell'HUB verosilmente non saprà molto che farsene...
Io credo che valga la pena, da Sud, di stare all'erta; c'è il rischio che il salvataggio dell'aeroporto di Varese si mnagi un bel po' di fondi pubblici. SIA INVECE LA LIBERALIZZAZIONE INTERCONTINENTALE DEI VOLI E DEGLI SLOTS A SALDARE IL DEFICIT DI BUSINESS CHE GENEREREBBE LA SOLA (SCARSA) GESTIONE DI MALPENSA DA PARTE DI AIR FRANCE-KLM,RISPETTO A PARIGI O AMSTERDAM!

Se il Sud deve volare verso USA e Cina forse ha bisogno di Malpensa comunque: E CHI SE NE FREGA SE IL SERVIZIO E' OFFERTO DA ALTRE COMPAGNIE?

Del resto io sono assolutamente contrario anche a spendere denaro UE (e nostro, in fin dei conti) in droghe finanziarie pesanti anche a favore degli aeroporti pugliesi.Soprattutto, se paghiamo tanto compagnie troppo "leggere" perchè volino da Bari alle principali capitali del Nord Europa, anzichè incentivare traffici orizzontali e punto-punto (a Est e Ovest della Puglia), rischiamo di trovarci (quando i soldi finiranno) con un pugno di sogni infranti. Il mercato del trasporto deve venire sempre prima dei vari dirigismi astrusi, concepiti a Varese o a Bari! Sono i traffici a generare le infrastrutture, non viceversa.

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