20 mar 2008

Riconoscere i facili errori delle previsioni tecnologiche

Mi ha molto colpito, per l'onestà intellettuale, questo recente articolo di Wired. Nel '97 (vedi copertina) si dava da fare per lanciare "utili" consigli contro il possibile rovinoso fallimento della Mela. Sappiamo tutti come è andata a finire, e forse ancora non misuriamo bene la rivoluzione dei Media operata CON L'HARDWARE, piuttosto che con lo sviluppo di software e servizi. Wired suggeriva allora che si vendessero a IBM o Oracle e - odi, odi! - che migrassero tutti i propri sistemi operativi verso Windows NT....Oggi l'iPhone e gli iPod non solo sbancano i mercati consumer, ma cresce (anche per questo!) la penetrazione di Safari, la cui quota di mercato nei browser "mobili" è di oltre il 64% nei primi mesi del 2008.
Wired ha fatto pubblica ammenda! Mi chiedo se siamo capaci anche noi - esperti, capitani di ventura e accademici dell'ICT in Italia - di mostrare altrettanta onestà autocritica su MOLTE PREVISIONI spesso saccenti e/o arroganti. E comincio da me...ho avuto - per anni - troppi sospetti critici sui costi nascosti dell'Open Source, ho sempre avversato APPLE come se fosse una mera fabbrica di gadget un po' fighetti o un'aristocratica nicchia di "creativi" sostanzialmente ignoranti di ICT; e via discorrendo..

Il problema delle previsioni è quello delle MICRO-ROTTURE paradigmatiche che avvengono sotto i nostri occhi e di cui non ci accorgiamo per anni. Fino a che non diventano Google, YouTube, wimax, iPhone, etc.,... in qualche settimana. AMICI DI WIRED, MA TUTTO QUESTO E' POSITIVO! SPERO ANCORA CHE LE IMPRESE DI SUCCESSO DI DOMANI NON SIANO ANCORA NATE...E CHE FORSE NASCANO ANCHE NEL SUD DEL MONDO. Per noi italiani, che contribuiamo da sempre ai successi degli ALTRI (da Google all'iPhone) il solito monito: cerchiamo di credere di più in noi stessi e non facciamoci distrarre da inutili sermoni depressivi. E' nei momenti di crisi che si cambiano i rapporti di forze, anche tecnologici. I fondamentali, nonostante tutto, ce li abbiamo: lasciamo "chiagnere" da soli i piagnoni professionali..è ciò che dico sempre ai giovani che si stanno facendo le ossa in queste terre occupate dalla burocarzia e dalla "malapolitica".

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