15 mar 2009

Il fu Danubio blu e gli ITS paneuropei


Quando si pensa alla navigazione, noi ingegneri della Costa, pensiamo sempre al mare...Nulla di più sbagliato! Oggi la Inland Navigation fluviale ha un'importanza sempre più grande, soprattutto in Europa centrale. E se penso che il Danubio coincide di fatto con il Corridoio 7 (tra le TEN europee), mi rendo conto di tre cose essenziali, che sono davvero molto "challenging" dal punto di vista ingegneristico e innovativo, su scala GLOBALE.

1) Su un fiume navigabile è ancora più importante che in mare la piena funzionalità di un Vessel Traffic Management System, e quindi la costruzione di una infrastruttura a terra ben distribuita di radar e di sensori di tracking/tracing dei vettori e delle merci (quindi di sistemi I2V, infrastructure-to- vechicle, secondo la Direttiva ITS europea, ma dove il vehicle in questo caso è il battello fluviale);

2) Sul fiume la sicurezza anti-collisione è perfino più rilevante, e richiede un sistema davvero più intelligente dal punto di vista delle TLC coinvolte..se poi ci aggiungete i pirati (sì, i pirati!) scoprite ben presto che la interpretazione degli scenari "per una sicurezza integrata" si fa via via più complessa e "sfidante" per le infrastrutture a riva.

3) Il carico ambientale sui territori attraversati dalla navigazione fluviale da Budapest al Mar Nero, passando per la Serbia e la Bulgaria, richiede una inedita strategia di controllo e supervisione non semplicemente trasportistica, ma complessivamente " qualcosa di più", una rete articolata di soluzioni sofisticate di difesa dei traffici e dei territori.

Ce n'è abbastanza, non è vero, per raccogliere questa sfida ambientale, logitica e di protezione civile con grande entusiasmo (e forse tanta fatica). In più: nel momento in cui i Paesi appena entrati nella UE rischiano di fare bancarotta (Ungheria compresa!), un'eccezionale mobilitazione di risorse finanziarie, tecniche e imprenditoriali è assolutamente necessaria e utile (anche per l'Italia), affichè il Danubio torni blu...(adesso è un po' grigiastro!) e la UE a 25 resista!

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2 Commenti:

Alle 1:50 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

...e quale potrebbe essere il ritorno, per l'Italia?

 
Alle 4:03 PM , Blogger (Sa)verio massari ha detto...

Penso che molte aziende di tecnologie e ingegneria, italiane, questa partita, se la devono giocare E credo che possiamo anche vincerla, nella competizione con i cpmpetitors del Nord Europa.E poi il tratto serbo-bulgaro del Danubio navigabile è una sorta di "condotta" parallela alle reti transbalcaniche orizzontali (tipo C VIII),...quinidi a maggior ragione ci torna comodo (sempre ammesso che i nuovi entranti UE resistano 2 anni almeno...)

 

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