Liberismo, regole e monopoli "naturali": ancora su TELECOM

Dato che qualche amico mi ha chiesto di commentare le posizioni di Giavazzi (che notoriamente stimo), ma che è assolutamente contrario all'ipotesi - che invece io caldeggio - di una partecipazione della Cassa Depositi e Prestiti allo scorporo della rete fissa di Telecom, sfodero questa citazione del vero economista che mi ispira, il "quasi-comunista" Stiglitz (civil servant dell'Amministrazione Clinton):
Market economies are not self-regulating. They cannot simply be left on autopilot, especially if one wants to ensure that their benefits are shared widely. But managing a market economy is no easy task. It is a balancing act that must constantly respond to economic changes.
Non traduco questo semplice testo e l'adatto invece alla situazione specifica Telecom: non c'è mai un autopilota perfetto per la guida economica di un paese (sviluppato o in via di sviluppo), non c'è mai mercato davvero libero, nè regole auree applicabili senza tener conto di condizioni economiche fortemente varianti nel tempo. E' così ed è sempre stato così, dai primordi della storia capitalistica...
Giavazzi ha ragione da vendere: rischiamo di pagare i debiti di Tronchetti - spero mai comunque più del suo nocciolino dell' 1% (come direbbe Scalfari)- o di accollarli alla nuova società delle reti, ma i vantaggi relativi che ne scaturiscono per il paese possono ben costarci qualche deviazione dalla "retta via" liberale, che non è ricetta ASSOLUTA.
Il riequilibrio della concorrenza e dell'innovazione di mercato che può scaturire dalla sostituzione dell'imprenditore (che si è stancato, diciamo) con capitale pubblico (che poi appare come formalmente privato, grazie alle italiche architetture alla Tremonti)rappresenta un "wide sharing of benefits", se le imprese e i cittadini potranno avere autostrade informatiche, stradali, ferroviarie, pipelines libere (prima ancora che pubbliche o private) dove la competizione di più attori farà scenedere i prezzi e aumentare la qualità di servizio.
Capisco che Giavazzi è sempre incazzato con Padoa Schioppa, ma qualche prezzo possiamo pagarlo per rimandare Tronchetti da Afef (beato lui!)
Etichette: politica società
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