Rosencrantz e Guildenstern sono morti
Nella commedia di Tom Stoppard i due amici di Amleto vanno e vengono dal castello di Elsinore in una sequela di fatti tragicomici e "assurdi" (... nel senso del teatro dell'assurdo...). Per farla breve, è un metadramma forse troppo sofisticato, ma divertente, nel quale proprio Amleto finisce per giocare un brutto scherzo (una possibile condanna a morte) per i due simpatici cavalieri, che il grande Shakespeare aveva relegato al ruolo di semplici messaggeri, convocati a corte per capire le ragioni del magone del principe danese.
Il mondo politico della "sinistra" parlamentare italiana mi ricorda la commedia di Stoppard: nessuno dei due cavalieri (il PD e l'IDV) sa davvero capire l'amletica scomparsa della sinistra "antagonista" (o i veri mali del paese) e soprattutto il delitto d'origine, causa di tanto dolore...
Anzichè detronizzare il re di Elsinore, R e G si interrogano su tutto, ma non si risolvono a niente: sono troppo concentrati sugli aspetti secondari della vicenda, sulla metafisica dell'essere (anche loro, del resto, come Amleto) ed alla fine si fanno giocare dal destino.
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