30 giu 2008

Rosencrantz e Guildenstern sono morti

Nella commedia di Tom Stoppard i due amici di Amleto vanno e vengono dal castello di Elsinore in una sequela di fatti tragicomici e "assurdi" (... nel senso del teatro dell'assurdo...).  Per farla breve, è un metadramma  forse troppo sofisticato, ma divertente, nel quale proprio Amleto finisce per giocare un brutto scherzo (una possibile condanna a morte)  per i due simpatici cavalieri, che il  grande Shakespeare aveva  relegato al ruolo di semplici messaggeri, convocati a corte per capire le ragioni del magone del principe danese.
Il mondo politico della "sinistra"  parlamentare  italiana mi ricorda la commedia di Stoppard: nessuno dei due cavalieri  (il PD e l'IDV) sa davvero  capire l'amletica scomparsa della sinistra "antagonista" (o i veri mali del paese) e soprattutto  il delitto d'origine, causa di tanto dolore... 
Anzichè detronizzare  il re di Elsinore, R e G si interrogano su tutto, ma non si risolvono a niente: sono troppo concentrati  sugli aspetti secondari della vicenda, sulla metafisica dell'essere (anche loro, del resto,  come Amleto) ed alla fine si fanno giocare dal destino.


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