8 giu 2009

La guerra...infinita o dei 30 anni?

Una volta o l'altra sarà pur necessario riflettere sulle radici profonde di una guerra mai vinta, o FORSE MAI FATTA?

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2 Commenti:

Alle 5:25 PM , Blogger Luca Schiavoni ha detto...

Dice bene, caro Massari: MAI FATTA.

Franco Debenedetti è lo stesso che due anni fa pubblicò un libro intitolato 'quarantacinque percento' in cui cercava di spiegare, bontà sua, che il centrosinistra (allora al governo) non doveva 'danneggiare mediaset' o demonizzarla, perchè questo 'gli impediva di allargarsi'. Ed a questa tesi, già di suo bizzarra, aggiungeva che non aveva senso ostinarsi contro il duopolio della tv analogica, perchè oggi siamo nell'era del digitale che amplia a dismisura la scelta per i telespettatori. Ignorando del tutto i tassi di penetrazione diverse dall'analogico, e tacendo colpevolmente sulle modalità in cui il processo di 'switch-over' sta avvenendo in Italia: un'estensione ed un rafforzamento del duopolio, sotto il comodo ombrello della legge Gasparri.
Con questo nuovo libro, scritto a quattro mani con il (ex)-dipendente di mediaset Antonio Pilati, probabilmente vero autore della Gasparri, Debenedetti cerca di riaccreditare l'argomento secondo cui è sbagliato dire che berlusconi scese in campo per salvare le tv, e che questo non dev'essere il cardine dell'opposizione politica a questo personaggio.

Bene, innanzitutto fu berlusconi stesso che lo ammise in alcune circostanze, e se ne trova conferma in interviste e dichiarazioni di confalonieri e dell'utri. Per non parlare della mole di documenti che dimostra i rapporti personali, e i versamenti di denaro, verso craxi negli anni '80, proprio negli anni in cui il governo legifera a favore di mediaset, aprendo le trasmissioni nazionali ai privati senza prevedere alcun tetto antitrust (vedi sentenza All Iberian). In regime, ricordiamo, di scarsità di frequenze per via dell'assenza di alternative all'analogico terrestre.
Per cui è curioso che siano altri, come Debenedetti, a farsi carico di screditare una tesi ormai ampiamente dimostrata.

In secondo luogo, il centrosinistra, a ben vedere, non ha mai realmente intrapreso azioni volte a liberalizzare il settore e "danneggiare mediaset", dato che, al di là dei motivi per cui questo è avvenuto, siano essi di incapacità, impossibilità o malafede, il dato è che mai alcun provvedimento che ledesse gli interessi di berlusconi è stato varato e reso effettivo negli anni in cui il centrosinistra era al governo. E questa è, con tutta probabilità, una delle ragioni della disfatta definitiva del centrosinistra, che ha dato l'impressione all'elettorato di fingere di opporsi a berlusconi e al suo strapotere, senza nei fatti arginarlo davvero. In pratica, la 'madre' delle promesse non mantenute. Cose che l'elettorato di centrosinistra non dimentica, e non perdona.

In questo bel (?) video, inoltre, Debenedetti cerca di ripetere la tesi secondo cui è sbagliato dire che le vittorie elettorali di berlusconi dipendano solo dalle sue tv, e gli insuccessi di governo solo dal conflitto di interessi.
Si dimentica però di dire due cose: la prima è che ad oggi, vigente una legge del 1957, i titolari di concessioni statali non sono (non dovrebbero essere) eleggibili, ed invece abbiamo questo signore lì a fare il bello ed il cattivo tempo, con il beneplacito dell'intero arco istituzionale.
La seconda è che per sostenere che le tv non contano, ci vorrebbe la controprova: almeno una tornata elettorale (ed una legislatura) in cui si confrontino contendenti che non posseggono mezzi d'informazione - o meglio: qualche anno con un sistema di garanzie per l'indipendenza dei mezzi d'informazione, così vediamo come e quanto rendono conto ai cittadini di ciò che i governanti fanno, non fanno, dovrebbero e non dovrebbero fare.

Saluti dal Regno Unito, dove la BBC parla di crisi economica e scandali politici un giorno sì e l'altro pure, e Gordon Brown non si sogna lontanamente di dare la colpa ai media per il suo crollo di consensi.

P.S.: qui c'è un link per avere un'ulteriore idea di quanto ridicolo sia Debenedetti, capace di criticare la blandissima Gentiloni come 'punitiva per mediaset'. Auguri.
http://www.lavoce.info/articoli/pagina2435.html

 
Alle 11:03 PM , Blogger (Sa)verio massari ha detto...

I do agree!

 

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