5 gen 2010

Il pianeta che cresce..l'Italietta che arretra


Basterebbe guardare le immagini dell'articolo di oggi sul Sole, quelle sulle prime grandi 10 opere in corso nel mondo, per deprimersi - come italiani ed europei - per l'intera prossima decade. Noi, o meglio l'ing. Moretti, ci ubriachiamo dei successi supercostosi della nostra piccola Alta Velocità, trascurando con sufficienza l'arrivo competitivo dei treni austriaci sulle linee del ferro nel "nostro" Brennero (Verona-Bolzano - Monaco); noi, qui, non riusciamo a immaginare neanche l'inizio dei dragaggi dei nostri porti, mentre a Port Said (Egitto!) si preparano con il terzo terminal container a succhiarci via oltre la metà del traffico merci nel Mediterraneo; perfino i nostri architetti lavorano molto di meno all'estero di 10 anni fa e nella Banda Larga arranchiamo a fatica dietro l'elemosina governativa di qualche centinaio di milioni di Euro, mentre l'Indonesia (sismica) comincia a dotarsi di un anello sottomarino in fibra da quasi 1 Miliardo di euro.
Le tigri asiatiche non sono affatto tigri di carta, per parafrasare il Presidente Mao!
Se ne sta accorgendo anche Obama, che vuole rimettere i dazi contro l'export cinese; e peraltro.. queste "belve" stanno diventando sempre più "fiere" e cattive per sè e per tutti (Copenhagen ci insegna qualcosa al riguardo). Può darsi che i nuovi ricchi del Far East vogliano pur sempre Armani e altre griffe italiane, come nel nuovo megahotel di Dubai, o vogliano bere in futuro vini come il Primitivo di Manduria e l'Aglianico del Vulture (..bella lotta con i Francesi?), ma credo proprio che le speranze delle nuove generazioni italiane possano basarsi soltanto su tre principi fondamentali:

Primo: Ritorniamo al TALENTO e alla CREATIVITA' come momenti indispensabili della formazione del nostro CAPITALE UMANO per la conquista dei nuovi mercati, non certo per auto-consolare l'Italietta odierna!

Secondo: dimentichiamo in fretta Berlusconi, ed anche Vendola, seppelliamo garbatamente il Novecento nei cineforum, e LEGGIAMO/STUDIAMO IL PENSIERO DI MANMOHAN SING E DI ALTRI PREMIER CINESI, SUD-AFRICANI, SUD-AMERICANI ( per quanto alcuni di questi siano tacciabili di "comunismo" ): insomma, rinnoviamo e modernizziamo la nostra cultura ;
Terzo: se vogliamo salvarci, senza mandare a vivere per sempre i nostri nipoti nel GuanDong, costruiamo una NUOVA UNIVERSITA' POLITECNICA di CLASSE MONDIALE nella Val d'Itria, un luogo virtuale diffuso (..tutta la Puglia può andar bene...e anche tanti luoghi "padani" perfino!), dove possano venire volentieri a insegnare e a vivere i migliori maestri dell'INGEGNERIA e del DESIGN mondiali. Bisogna rimettere il Mezzogiorno non più e non solo nel centro dell'area mediterranea, MA IN UN CIRCUITO GLOBALE VIRTUOSO, economico-tecnologico e culturale!

Senza queste misure urgenti non ci resterà (soprattutto qui a Sud) che auto-celebrarci nostalgicamente e diventare un set cinematografico permanente di film come L'UOMO NERO o NUOVO CINEMA PARADISO: insomma una bella scena "meridiana" che possa servire come Parco Tematico turistico dei nuovi ricchi del pianeta (..ammesso che siano poi così "curiosi" quelli di Bollywood!!!)

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