6 gen 2010

Pensieri "vasti"




Provo affetto e quasi un po' di tenerezza per tutti coloro che redigono PIANI STRATEGICI territoriali nel Mezzogiorno italiano. Lo dico con triste sarcasmo, ma con il massimo rispetto dell'esercizio compiuto (nel passato e nel presente) da quanti si sono applicati con ingegno, al di là del bene e del male che si annida nelle diverse Autorità Locali, in oltre 50 aggregazioni geo-economiche del nostro Sud. Ancora di più rispetto e ammiro quanti di loro, in una Regione come la Puglia, istituzionalmente sovra-ordinata ai suoi vari contesti pluri-Comunali - che assommano ben 10 Aree Vaste - , dovrebbero armonizzare e finalizzare – non gerarchicamente! – obiettivi, programmi, soluzioni e servizi, tra i quali scorra un filo d'Arianna logico.
A fine d'anno è stato salutato trionfalisticamente uno stralcio finanziario di 340 Milioni sui promessi (ma ancora lontani fondi FAS) che consentirebbero il decollo di tali strategie locali.
La scommessa dell'interazione programmatoria tra "l'alto" e "il basso" , la democraticità del processo delle scelte e la qualità condivisa delle idee "a rete" dovrebbero essere rintracciabili nei documenti di lancio che segnano tale strategico start-up, il cui scopo minimo sarebbe di certo il miglioramento di quanto fatto nella precedente programmazione 2000-2006 (stiamo infatti parlando, già nel 2010, del nuovo ciclo 2007-2013 - sic!).
ORBENE, IO QUESTO FILO D'ARIANNA ME LO SONO PERSO: sicuramente o non l'ho visto o non ne sono intellettualmente capace.
Ma faccio solo un esempio per tutti, in sintonia con le corde dell'arpa (spero non scordata) di questo blog.
Leggo nella delibera della Regione Puglia che la la linea 1.5 dei SERVIZI PUBBLICI DIGITALI è finanziata per 15 Milioni di Euro (in tutte le aree vaste!), ma se cerco di incrociare questo dato con le singole proposte dei Comuni riuniti divento scemo..anche perchè nessun documento di programmazione locale menziona un minimo di coordinate intelligibili (cosa?come?quando? ma soprattutto perchè?) di tali pezzettini di programmi ICT vagamente riconoscibili come tali.
Ripeto, posso essere un pò obnubilato o semplicemente disinformato. Ma potrei ripetere questo ragionamento critico sull'INESSENZIALITA' e sulla LEGGERISSIMA VAPOROSITA' di tale spesa pubblica sulla maggioranza delle LINEE DI INTERVENTO.
Su questo piano, proprio non ci siamo! Non è soltanto un male della Puglia, sia chiaro! E' un'endemica illusione programmatoria quella che spinge a disegnare reti di programmazione senza un centro responsabile...nazionale. senza di che, come dimostrano la Germania Est e 'Irlanda, il nostro Sud è perduto comunque.
Non sarebbe il caso di dire la verità sulla metodologia corretta - unica e centralizzata - che consentirebbe di migliorare la QUALITA' della Spesa dei Fondi Comunitari? Lo so..non è un tema popolare, questo,..sotto elezioni!

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