23 set 2006

Everything is going digital, and everything digital is going mobile

L'ha detto il Capo della Motorola, a proposito dell'acquisto per quasi 4 Miliardi di Dollari della SYMBOL, che si perfezionerà entro l'anno.
TUTTO DIVENTA DIGITALE, E QUALUNQUE COSA DIGITALE DIVENTA MOBILE.
Lo cito a proposito della centralità dell'INDUSTRIA nel piano appena presentato dal Governo su Industria-2015 (post precedente).


La mossa di Motorola attiene poco, infatti, al mondo delle sole TLC, ma guarda bene a come la digitalizzazione globale trasforma TUTTO il mondo industriale (che non più di fabbriche è soltanto "composto"!). Uno dice Motorola o Nokia e si pensa subito ai cellulari e alle reti mobili.
Nonostante tutti i latrati (giustificati anche a mio avviso) sul flop dell'UMTS e della 3^ Generazione, le reti "mobili" sono già diventate reti full-IP. Con il che le compagnie del Radio Mobile si sono scavate da sole la fossa, TIM compresa. Ma se è vero che tra 5 anni il wi-fi e l'offerta "Unico" avranno reso effettiva la convergenza delle TLC (esci di casa dove ricevi wi-fi e commuti su GPRS/UMTS, ma poi ti muovi e acchiappi un'altra cella wi-fi: CHI TI DA IL SERVIZIO IP sul cellulare UNICO?), questa è soltanto la punta dell'iceberg. Queste innovazioni portano al mercato industriale/manifatturiero/logistico una nuova generazione di Applicazioni RFID ovvero accelerano la nascita della INTERNET DELLE COSE. Se connetti i tag a questa infrastruttura wireless diffusa, puoi scatenare la tua immaginazione in ogni angolo della "produzione" (privacy permettendo!).
Motorola e SYMBOL hanno subito capito che l'etere serve alla manifattura, alle utilities e ai Servizi (anche alla PA, per me!).
Ecco, se il nostro piano " à la Beffa" intuisse e guidasse frontiere di ricerca e innovazione industriale di tal genere, per quel che rimane dell'high tech italiano, forse potremmo competere anche noi nel mondo, pronipoti di Guglielmo Marconi e non ancora "decotti" dall'arte "povera" della sopravvivenza...

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