In UK la banda larga si deve pagare almeno un pò.. 7 euro l'anno!
Ho terminato la lettura del rapporto DIGITAL BRITAIN, e mi pare che se ne possa dire soltanto che è un buon esempio, anche e soprattutto in confronto con il già "abbandonato" o quiescente piano Caio italiano.
L'esigenza della banda larga UNIVERSALE ad un minimo di 2Mbits è ben motivata, come nel piano italiano, ma lì si stabilisce MOLTO SEMPLICEMENTE che per realizzare l'obiettivo di prestazioni "ugualmente uniformi" (oltre quel 60% già raggiungibile in breve tempo dalla Banda Larga) sarà necessario tassare con 6 sterline l'anno un po' tutti gli utenti, per consentire il servizio nel tempo a quel 30-40% di cittadini eventualmente"esclusi".
Tassare tutti gli utenti così' poco, per me, è la soluzione giusta...anche per evitare che l'intervento statale nelle infrastrutture (italiane) faccia altri sfracelli, come per le autostrade, le linee ad alta velocità ed altre pipelines a gogò...
La neutralità tecnologica della Digitalizzazione Britannica è bella chiara, e non tende a dogmatizzare affatto la centralità della fibra, come qui da noi..Anzi, si parla, e molto, dello spettro radio e dell'assoluta necessità di regolare un mercato aperto e competitivo delle frequenze, che eviti che in questo campo gli operatori mobili dominanti possano frenare i possibili nuovi entranti e sbarrare la strada a tecnologie, applicazioni e imprese che sullo "spettro liberato" potrebbero, a quel punto, più facilmente "riaccendere" nuove domande di servizio e una sana crescita del mercato "naturale" della banda larga.
PS: ..purtroppo per la regolazione del mercato noi non abbiamo l'OFCOM inglese, ma l'Authority che continua a tutelare gli interessi già costituiti, proprio al contrario del mestiere tipico di tutte le Autorità analoghe (per non parlare delle TV...)
Etichette: ICT wireless
0 Commenti:
Posta un commento
Iscriviti a Commenti sul post [Atom]
<< Home page