31 ago 2009

Mobilità ed energia


Oggi Alessandro Longo torna sulla strana discussione sul declino di Nokia, aperta da Manteblog e da Alfonso Fuggetta. Discussione legittima sui Sistemi Operativi e sui nuovi netbooklet che Nokia vorrebbe rilanciare per contrastare iPhone e Blackberry...Scusate: a me la cosa che più colpiva era la straordinaria DURATA DELLA BATTERIA annunciata dai finlandesi (oltre 10 ore!). Sarà che sono sempre un pò "troppo" ingegnere e hardware-oriented, ma se fosse vera la durata proclamata da Nokia non esiterei a comprarne uno, alla faccia di tutti gli smartphone, che comunque porto in tasca evrywhere/anywhere. Ciò che io non sopporto, da professional nomade, è il trasporto di ingombranti caricatori AC...anzi se ci fosse il modo di mettere sul netbook una cella solare ad altissima efficienza, di NUOVA GENERAZIONE, non avrei proprio dubbi di sorta...E' vero che queste celle dovrebbero andare solo sui satelliti (tra un pò..), ma non si sa mai: anche a terra qualcosa si potrebbe fare, alla fin fine, o no? Con le frequenze che usano i nuovi processori e le temperature che raggiungono questi scaldavivande portabili, un contributo sobrio e parsimonioso dal sole sarebbe almeno un sollievo..al GRID RICARICANTE.

Etichette:

Condividi su Facebook

30 ago 2009

the 99: l'Islam buono c'è!





La lettura del Sole 24 ore della domenica continua ad essere un'eccezionale esperienza culturale e un'originale apertura delle nostre menti provinciali. In occasione del RAMADAN la copertina di oggi ci racconta la storia dei super-eroi "buoni" dell'Islam, ovvero dei 99 "caratteri" tipici di Dio/Allah. Avevo intravisto solo qualcosa di questo fenomeno, leggendo il NYT on line, ma non ci avevo capito nulla fino ad oggi..Pensavo che fosse una "trovata" occidentale, ma invece - nonostante ci sia ancora troppa editoria di Abu Dhabi di mezzo - il fenomeno di cult dei 99 è esploso al meglio tra i giovani arabi. Non che questo arresti lo spirito jahadistico maggioritario che l'Occidente pre-Obama è riuscito ad alimentare tra i giovani mussulmani dal Marocco all'Afganistan, ma vivaddio, almeno è un ritorno a "valori etici certificati" dal Corano che dimostra vitalità e qualità "conntemporanea" nella cultura mediatica araba (e non solo..).
Se poi conto le pubblicazioni scientifiche arabe e cinesi nella letteratura IEEE (Electronic Engineering!), ed il loro autentico dilagare, mi rendo sempre più conto che i giovani mussulmani hanno bisogno anche di distrarsi con fumetti ad alto contenuto "fantasy-hightech"..
Speriamo noi di cavarcela...

Etichette:

Condividi su Facebook

29 ago 2009

Lui non è un economista, ma studia male la magia


Tremonti ha finalmente ammesso
, nonostante tutti i suoi libri profetici sul "nulla", di non essere un economista, e di star male in una compagnia di maghi e imbonitori, dal mago di Oz a "mago" Otelma (cui forse assomiglia un poco..). Solo lui avrebbe capito, fin dal '95, che ci sarebbe stata la crisi (Stiglitz e Krugman si rassegnino...).
Nella sua paranoica visione da Robin Hood "verde" (come Bossi), che darebbe al popolo togliendo (?) alle banche, il filosofo-mago Tremonti raccomanda che, passata la buriana,non si debbano
«riaccendere i falò delle vanità, delle stupidità, della speculazione, dei bonus». RAGAZZI, CHE PULPITO!
Orbene: io capisco la demagogia surreale di chiunque si arrampichi sugli specchi al cospetto dei ciellini a Rimini, tanto più di un tributarista con velleità politiche nel "vuoto pneumatico" del regime berlusconiano, ma non riesco a digerire la disinvoltura della menzogna, che supera quasi quella del proprio capo-ufficio. Non era Tremonti, dopo le Twin, a sbagliare qualsiasi previsione economica e finanziaria? Non era e non è sempre lui a scagliarsi contro l'Asia fino al punto da convertirsi da "liberal" a colbertista/statalista un po' autarchico e ridicolo? E adesso che la vera ripresa parte dalla Cina che fa, continua...a dire tali stupidaggini? Non c'è limite, ormai, alla spettacolarizzazione delle gesta mimiche del nostro "governo", dalla Perdonanza mancata a Berlusconi alle insulsaggini di Rimini (neanche un po' fischiate o prese a pernacchie da giovani cattolici peraltro a volte svegli..)...La cosa buffa è che Tremonti - Robin Hood fa il moralista, nel governo così "etico" di Berlusconi, e pretende che queste "gigionate" siano perfino morali e rivoluzionarie. Meno male che non è un economista! Cerchiamone uno vero al suo posto. Per esempio uno che non si limiti a togliere l'ICI ai ricchi o a fare regali fiscali giganteschi agli imboscatori di capitali nei paradisi fiscali. MA E' POSSIBILE CHE NESSUNO LO ABBIA FISCHIATO LI' SUL POSTO E CHE QUALCUNO DIA CREDITO AI SUOI MESCHINI PENSIERI LEGHISTI?

Etichette:

Condividi su Facebook

27 ago 2009

Sul fronte dell'ottimismo

Rilancio questa bella intervista a un imprenditore coraggioso che ho intercettato sul blog di Alfonso Fuggetta, e che era stata pubblicata dal Corriere della Sera. Solo per confermare che vedo gente di questa stoffa sia a Nord che a Sud (senza gabbie di sorta!)che lavora pensando al futuro, che è poi l'unica cosa che abbia senso fare..per non parlare di tanti meridionali che lavorando al Nord stanno brevettando cose di cui presto potrò raccontare. COSE, OGGETTI intelligenti e "risparmiosi" che si poitranno impiegare sulle strade d'Italia. A presto,...

Etichette:

Condividi su Facebook

Dai maori una buona lezione...

Dedicato a tutti quelli che hanno avuto altre specifiche in un'era internet diversa (qualche annetto fa...). E adesso? Chi li cambia i siti pubblici con un'ottica più rock?

Etichette:

Condividi su Facebook

25 ago 2009

LO SPECCHIO DI GALADRIEL

Questa non è una storia "fantasy"! Trattasi di tecnologia, e della più importante, soprattutto sul piano sociale. PER CHI NON SIA AMANTE DELLA TRILOGIA DI TOLKIEN, e della Compagnia dell'Anello, serve qualche spiegazione. Lo specchio della regina Galadriel è un mio personale "copyright" in risposta al PALANTIR della Siemens. Ma, al tempo...
Comiciamo dagli elfi e dagli hobbit...Il PALANTIR è una gemma veggente, apparentemente una sfera di cristallo, che consente agli Elfi di Valinor, che le hanno inventate (ci sono 7 palantir!),ma anche a tutte le altre creature dei mondi di Tolkien, Gandalf e Sauron inclusi, di comunicare a grande distanza con chiunque abbia un'altrettale gemma magica (...voi penserete al video-telefono,ma siete pagani..). Il termine elfo "palantir" o "palantiri" significa "colui/coloro che sorvegliano da lontano". Questo è il termine "VISIONARIO" del grande Tolkien,.. ma alla fine come vedete bene "un normale telefonino".., che battezza, per la Siemens, una famiglia di tecnologie e applicazioni che dovrebbero riuscire a gestire efficientemente e in grande sicurezza le grandi città: insomma un "urban management" molto ambizioso.
Tanto di cappello ai tedeschi della Siemens: il nome mi piace, è ben azzeccato e centra una gamma di problemi su cui ci si arrovella sempre di più nel mondo dell'ICT globale. Ma siamo ancora alle visioni, e ben lungi dal realizzarle. E' davvero difficile integrare a scala diffusa e decentralizzata un insieme di tecnologie di risparmio emergetico, sicurezza urbana, controllo del territorio e della mobilità...Insomma ci si prova, un po' tutti, dalle grandi multinazionali come Siemens e IBM (con SmartCity) alle nostre imprese nazionali (per quanto mi riguarda la SMA ha la visione giusta, come dirò tra un attimo.. o meglio la giusta combinazione dei fattori, tecnici e organizzativi, per tentare di vincere sul mercato questa difficile partita dell'innovazione).
Gli ingegneri tedeschi hanno letto così il Palantir! Bravi! ma a leggere meglio le avventure della compagnia dell'Anello, con l'aiuto di un esperto del "ramo", ho trovato un altro strumento "magico" che mi sembra ben più convincente. LO SPECCHIO DELLA REGINA DEGLI ELFI, GALADRIEL (la bella Cate Blanchett), serve a ben di più che un PALANTIR: lo specchio è quell'acqua in cui Galadriel invita Frodo a mirar "dentro", a immaginare e a scoprire IL FUTURO. Galadriel aiuta così l'hobbit e la Compagnia dell'Anello a credere nelle proprie forze ed aspettative, trovando così la fiducia per la difficile missione in corso...Dice la strega degli elfi: Molte cose domando allo Specchio di rivelare e ad alcuni posso mostrare ciò che desiderano vedere. Ma lo Specchio può anche spontaneamente mostrare delle immagini...più strane e utili di quelle che...desideriamo vedere; cose che furono, e cose che sono, e cose che ancora devono essere. Ma quali fra queste egli stia vedendo nemmeno il più saggio può sapere. Mi consigli tu di guardare? No, io non ti consiglio né l’una né l’altra cosa. Vedere è al tempo stesso un bene e un pericolo.

Insomma: lo specchio o l'acqua di Galadriel è ben più spirituale del semplice telefono-palantir, è qualcosa di più e di meglio..ED E' QUESTA LA RAGIONE PER CUI NON ESITEREI A CHIAMARE COSI' UN'OFFERTA STRATEGICA AMBIZIOSA DI CONTROLLO DEL TERRITORIO (non solo urbano), che riesca ad esprimere una system integration non solo ELETTRONICA! Rispettare i vincoli ambientali dello sviluppo e immaginare una crescita non distruttiva, ma sempre più equilibrata "IN AVANTI", e soprattutto creativa sul piano delle relazioni organizzative (in auto-appendimento) non è cosa facile. E' un po' come contrastare la seconda legge della termodinamica e la "morte termica" con maggiore informazione, rapida autorganizzazione adattativa e soprattutto tanta conoscenza "SOCIALE" delle esigenze e dei desideri delle persone ..Mica uno scherzo da niente (...scusate,ma ho riletto Prigogine questo agosto)! Non si tratterà solo di pannelli Fotovoltaici o di OLED, nè di telecamere o di impianti di riciclo dei rifiuti: ci deve essere nello SPECCHIO DI GALADRIEL un quid in più che forse sarà qualcosa di molto vicino a una società dell'informazione più RICCA DI SENSO (...che sia un po' ispirato, questo quid, al WEB semantico?). Siamo TUTTI appena all'inizio di questa sfida per un futuro sostenibile: per adesso creiamo visioni e re-impieghiamo componenti già "a scaffale". E' una via obbligata, ma il senso di questo sforzo non è ancora del tutto chiaro agli stessi innovatori che vi si cimentano.
Per intanto, come al solito, proviamo a cominciare dalle cose più semplici...ma senza perdere il senso generale che leggiamo nello Specchio...

Etichette:

Condividi su Facebook

11 ago 2009

Ripartire con umiltà è molto meglio!


Se capisco i messaggi di fumo odierni, si marcia verso una grande pacificazione, un abbassamento dei toni e degli strilli più recenti, un'alleanza organica o fusione tra il movimento di Vendola e il PD bersaniano. Ne sono contentissimo, soprattutto se l'ammuina finisce con il mese di agosto, senza ulteriori contorcimenti di budelle (più o meno di "sinistra", qualunque cosa questo "luogo" fantastico significhi). Ma a mio parere, servono tre cose essenziali: 1) che il presidente faccia un passo indietro sostanziale sull'intemerata ai magistrati; 2) che tutti, il sen. Latorre per primo, impieghino il loro tempo non a darsi inutili e piacevoli pagelle autoreferenziali, ma si applichino, piuttosto, a recuperare i propri debiti programmatici..; 3) che, alla fine, si cerchi davvero di capire cosa non ha funzionato (a livello macro, ma anche nei dettagli) di un programma (del 2005) un po' troppo generoso negli slogan, ma tristemente "miope" nella pratica.
E consiglio di non sfoggiare i soliti numeri "socio-economici" a favore della Puglia nel confronto competitivo con le altre Regioni del Sud: sono indicatori prodotti dalle imprese e dalla gente di queste terre, non un bagaglio di risultati "automatici" degli assessori di una qualsiasi Giunta. Scontate le evidenze "rivoluzionarie" nei trasporti e in qualche singolo aspetto infrastrutturale e urbanistico, il bilancio della prima giunta Vendola è davvero un po' magro..guarda caso proprio sul terreno della sanità (che è magna pars del sistema!), della Ricerca e dell'Innovazione, come commentavo appena ieri.
INSOMMA RIPARTIAMO O NO DALLE COSE DA FARE E DA MIGLIORARE?

Etichette:

Condividi su Facebook

10 ago 2009

La Puglia sotto tutte le altre Regioni....




Interrompo la mia pausa marina - che sto peraltro dedicando allo studio matematico di alcune biforcazioni caotiche nei sistemi complessi non lineari (soprattutto socio-economici) -, per una considerazione, purtroppo un po’ amara, sulle esagerazioni della comunicazione pubblica della mia amata Regione.
A sentire i comunicati stampa di questi ultimi giorni, le dichiarazioni del neo assessore (che chissà perché ha sostituito Sandro Frisullo) e i commenti autocelebrativi per l’erogazione dei contributi alla Ricerca (?) ad un certo numero di PMI coraggiose, sembrerebbe davvero che questa “goccia” di circa 30 milioni di Euro metta in moto chissà quale rivoluzione culturale…e scientifica. Mi auguro che sia vera almeno la metà dei progetti dichiarati sulle lampadine ecologiche e sulle COSE o i PRODOTTI da realizzare in modo innovativo (almeno a sentire il Portale SistemaPuglia), ma una prima mia occhiata disincantata alla graduatoria mi lascia credere che, al solito, si siano infilate nella lista “vincente” una serie di aziende ICT di piccola taglia che arrancano tradizionalmente dietro a queste lotterie più o meno assistenzialistiche. Sono i vincenti ricorrenti quelli che mi preoccupano.. Chissà chi ha valutato i progetti di informatica..sicuramente sarebbe stato opportuno verificare i risultati di business di tante PMI che non crescono mai (come Peter Pan?) o capire come mai i tanti contributi del passato non abbiano fatto fare faville ai soliti noti.
Ma questo è “gossip”! Allora, per intenderci: non ce l’ho con il topolino partorito dalla Regione (sempre meglio darli che tenerli, questi soldi di noi contribuenti “paganti”)…ma ce l’ho e davvero tanto con ben altri fatti e graduatorie, che vengono dritte dritte da BANKITALIA, a proposito del grado di informatizzazione e di buon governo che viene assegnato alla Puglia da uno studio di questo luglio.
Il quadro che ne esce non è molto lusinghiero: siamo gli ultimi, proprio in Puglia, quanto ad informatizzazione. Studiare per approfondire, ma francamente vorrei che lo facessero anche quei politici regionali che oggi se la prendono in modo quasi isterico con qualsiasi tipo di critica gli venga mossa. Calma e gesso!: cerchiamo empiricamente di cambiare, e non di buttarla sempre in politica. Se stiamo messi così non dipenderà certo soltanto (…ma anche, un po’, o no?) dall’ultimo governo regionale. Forse non c’è mai stata una politica per l'informatica pubblica ( e privata) in Puglia dagli anni '90 in poi, o se c'è stata è andata come al solito ad assistere i soliti noti "privati" (guarda caso attivi nella Sanità?)

Etichette:

Condividi su Facebook