30 dic 2007

Economia della felicità e blogosfera

Esce da Feltrinelli un bel libro di Luca De Biase, che la blogosfera (grazie ai Creative Commons, predicati e ben praticati da persone come De Biase) già largamente conosce. Non credo, personalmente, che il punto di valore essenziale del libro sia nella discussione dell'ipotesi che il Web 2.0 AUMENTI le capacità relazionali tra le persone o che le nuove relazioni MEDIALI instaurate nella blogosfera configurino una NUOVA ECONOMIA DEL DONO.
Credo, invece, che il libro sia un intelligente sommario di una rivoluzione perfino più ampia NEL Pensiero Economico (che paga il suo debito al grande Stiglitz): un'affascinante attraversata tra le ormai vecchie idee sulla CRESCITA DEL PIL a favore della scoperta di una nuova economia della liberazione

Grazie al dono della sua sintesi:
La ricchezza è soddisfare i bisogni. La povertà è non riuscire a soddisfarli. Questo dipende dalle risorse che si possiedono. Ma anche e soprattutto dalla qualità delle esigenze che si coltivano. Una società che moltiplica all'infinito le esigenze è una società di poveri.

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29 dic 2007

Imbrogli "lumbard" e il futuro di Malpensa

Chiunque abbia preso un volo low cost negli ultimi 6 mesi dovrebbe
ben sapere che la liberalizzazione dei voli transoceanici sta per scattare tra qualche giorno. Fingono di non saperlo tutti i lumbard che protestano con alti lai per la "perdita" dell'hub di Malpensa, che secondo loro sarebbe fagocitato dall'avvento PROBABILE (meno male!) di Air France-KLM alla guida industriale della nuova Alitalia.
MA PER PIACERE! Il governatore della Lombardia non aveva già cominciato a negoziare con Ryan Air per gli slot eventualmente lasciati liberi? E POI A CHI APPARTIENE UN AEROPORTO? C'è l'idea balzana che la concorrenza nei trasporti dipenda dal possesso delle infrastrutture; del resto, egualmente, si continua a credere (in Italia) che i binari siano posseduti dai treni che per adesso ci corrono sopra e che i Porti siano destinati a restare per sempre il monopolio indiscusso di chi ci arriva per primo....Sarebbe come dire che le autostrade debbano essere patrimonio esclusivo delle auto FIAT e basta!
Non vedo grandi problemi per il futuro di Malpensa, mi preoccupava ben di più il monopolio degli slots tra Fiumicino e Linate...e le rendite di posizione che qualcuno avrebbe avuto voglia di coltivare in perfetta solitudine! LA CESSIONE DI ALITALIA, A PARTE IL VISO FEROCE DEI SINDACATI, E' UNA BUONA NOTIZIA PER UN PAESE CHE SI LIBERA FINALMENTE DI UN IMBARAZZANTE FARDELLO DI PERDITE, PRIVILEGI E DI ARROGANZE TIPICHE DI UN VECCHIO MODO DI PENSARE. Figuratevi che io penserei, piuttosto, a proporre alla nuova Compagnia Italo-Francese un bel hub MINORE sud-mediterraneo di AVIO CARGO tra Cina e Europa, ancorato al sistema logistico pugliese.....MALPENSA SI RIEMPIRA' DI VOLI LOW COST A 100 EURO TRA LA PADANIA E GLI USA, NOI DOVREMMO PROPORRE ANCHE UN BEL PO' DI TRAFFICI MERCI E TRATTE ORIZZONTALI PASSEGGERI DALLA SPAGNA ALLA TURCHIA, senza neanche sfiorare Fiumicino..... MA SARA' BENE PARLARNE CON CHI DI TRAFFICI E DI SERVIZI SI INTENDE DAVVERO!

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23 dic 2007

I blog e il Natale in Libano



Grazie a Giulia, che questo Natale è nel campo di Tiro, riscopro un volontariato italiano intelligente che mischia i blog con le vicende umane di un popolo cui si dà aiuto come Paese, in un lembo molto critico del Medioriente. Qui noi ci preoccupiamo (forse un po' troppo?) delle buche per le strade di Roma...Buon Natale a Giulia e a tutti i ragazzi volontari.

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22 dic 2007

Auguri e valori

A Natale sono a Roma; gli auguri più importanti li ho scambiati tra ieri e oggi con abbracci e strette di mano vere: trovo, oggi, insopportabile questa mania telematica di infornate a raffica (e forse a vanvera) di frasi fatte e di spiritosaggini di basso conio su Felicità e Serenità. Naturalmente non sono perfetto, ci ero caduto anch'io, ma me ne distacco volentieri...La parola Felicità è la più abusata dagli infelici cronici (giustamente!), ma cos'è?: l'obiettivo costituzionale americano di due secoli fa o il nuovo parametro sociologico che il New York Times nega proprio a questo nostro bistrattato paese (dove tutti però vorrebbero continuare a vivere, e dove ne scrisse Leopardi)? Non mi ci metto neanche a discutere il concetto, è troppo arduo per me che inseguo oggi obiettivi ben più modesti sull'orizzonte temporale...
E a questo proposito, e per farvi capire come la penso, dedico ai miei 4 lettori, ad Alma ed Eva, e a tutti i miei più giovani amici, una poesia straodinaria di Erri De Luca, il mio Chisciotte preferito.... AUGURI A TUTTI!

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20 dic 2007

Mucillagine di "sinistra"


Una parte non piccola del declino barbarico di questo paese si riflette ogni tanto in Annozero di Santoro e Travaglio. L'arroganza del Catone "liberal" approdato sulle pagine dell'Unità è del tutto simmetrica a quella del tanto odiato Berlusconi, le cui recenti intercettazioni telefoniche, sugli ordini trasmessi in RAI ai propri lacchè e sul mercato dei senatori, son fatte della stessa pasta: Travaglio come il Cavaliere non hanno mai dubbi, fanno disastri mediatici (e politici) entrambi, ed in più hanno lo scopo dichiarato di fomentare l'ANTIPOLITICA...nel senso della massima circolazione del disgusto, dell'infamia, e del complottismo. C'è chi i complotti li fa e chi li disegna sui giornali. Sarà pur vero che Travaglio ha scoperto e archiviato un bel numero di fatti inquietanti, in passato, ma è altrettanto certo che ormai il suo olfatto è abituato soltanto alla notizia maleodorante e non verificata.
Come se non ci bastasse la frammentazione della vecchia Unione, la centrifugazione della poltiglia politica di questa Repubblica allo sbando, gli errori del PD, adesso ci si diverte a mandare tutto in vacca,...magari ammantandosi dei panni un po' usurati dei censori "radicali"....
Scusatemi, non ce la facevo a non scrivere questa discutibilissima opinione, ma son proprio queste le cose che peggiorano il tono e l'umore di un paese che non cresce più, non innova e che, pur potendo fare appello a tante energie nascoste nei giovani e nei tanti talenti misconosciuti delle nostre grandi e piccole imprese, perde il suo tempo nei pettegolezzi politici delle caste e nel gareggiare a chi è più autolesionista......

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17 dic 2007

Tir in rivolta e neve, tra Bari e Salonicco


Sono partito con i camionisti in sciopero e sono rientrato, con l'aeroporto chiuso per neve, solo di domenica. Sarà un dispetto della natura o un contrappasso avverso alle mie aspirazioni di trasporti intelligenti e fluidi, ma i collegamenti multimodali di cui si occupava il "mio" progetto sul Corridoio da Bari a Istanbul, passando per Salonicco, sono sempre ostacolati da vulnerabilità più "umane" che geopolitiche o "fisiche": dalla resistenza corporativa dei padroncini per quanto riguarda il trasporto su gomma all'insipienza dei pianificatori pubblici di infrastutture e servizi, da qui alla Turchia,.... e poi c'è la voglia di tanti caitalisti all'italiana di sottrarre le aziende come Alitalia alla libera competizione e che (se mai) sperano di rilanciarle su altre e nuove rendite di posizione (come in fondo vuol fare Air One con l'aiuto delle onnipotenti Banche di casa).
Penso che se alcuni colleghi turchi volessero e riuscissero a comprare treni merci ed a gestire navi + treni verso il centro-Europa, a regole certe e chiare sulla separazione delle reti dai servizi, potremmo decisamente farci soffocare dalla mucillagine di De Rita. L'UNICO ANTIDOTO A QUESTA PERVASIVA MANCANZA DI SOGNI E PROGETTI E' FARNE DI PIU' E DI MEGLIO,... "NON TI CURAR DI LORO, MA GUARDA E PASSA"

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8 dic 2007

SUCCEDE A TORINO

TORINO - Una donna di 37 anni di origine romena, è stata uccisa da un'auto impazzita che l'ha travolta sul marciapiede. Il conducente alla guida della vettura è stato trovato positivo alla prova etilometrica. ....E' accaduto a Torino, attorno a mezzanotte e mezza. L'uomo è stato denunciato per omicidio colposo e per aver tentato di sottrarsi al test etilometrico.

C'E' CHI SCOMMETTE CHE I TG RIPORTERANNO LA NOTIZIA?



E' LA STESSA CITTA' DOVE SI MUORE A FARE ACCIAI SPECIALI.....
E' il capitalismo, baby!

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Poltiglia sociale e mucillagine: fuori dal declino?




Dice De Rita nel Rapporto CENSIS 2007:

Al termine poltiglia di massa si può (con eleganza minore) sostituire il termine più impressivo di “mucillagine”, quasi un insieme inconcludente di “elementi individuali e di ritagli personali” tenuti insieme da un sociale di bassa lega, e senza alcuna funzione di coesione da parte delle istituzioni.
E’ noto che la frammentazione progressiva di tutte le forme di coesione e appartenenza collettiva ha creato una molecolarità che è stata una forza di sviluppo economico e imprenditoriale. Ma noi stessi che di quella molecolarità siamo stati cantori abbiamo potuto e dovuto constatare che essa sta creando dei “coriandoli”, i quali stanno insieme (meglio sarebbe dire “accanto”) per pura inerzia, per appagato imborghesimento, per paura di non tornare indietro, magari mitridatizzata da una sempre più generalizzata volgarità plebea.
............................
le offerte innovative devono supportare l’avventura personale e promuovere l’ampliamento degli scambi relazionali. E’ un’offerta, va sottolineato subito, che può venire solo dalle nuove minoranze attive:
- la minoranza che fa ricerca scientifica e innovazione tecnica è orientata all’avventura dell’uomo e alla sua potenzialità biologica;

la minoranza che, nella scia della minoranza industriale oggi rampante, fa avventura personale e sviluppo delle relazioni internazionali (si pensi ai giovani che studiano o lavorano all’estero, ai professionisti orientati ad esplorare nuovi mercati, agli operatori turistici di ogni tipo, ecc.);...........e le tante minoranze che hanno scelto l’appartenenza a strutture collettive (gruppi, movimenti, associazioni, sindacati, ecc.) come forma di nuova coesione sociale e di ricerca di senso della vita.


CONTINUA DE RITA: Chi crede oggi, sic et simpliciter, nel rilancio dell’azione per il Mezzogiorno, nel rafforzamento delle funzioni e dei poteri europei, nelle battaglie per una più o meno rivoluzionaria giustizia sociale, eccetera? Bisogna andare al resistente, magari piccolo, fondo di rifiuto dell’inclinazione al peggio, da cui può iniziare un faticoso percorso di nuova costruzione, dove la persona e gli scambi relazionali hanno peso strategico. Occorrono altre minoranze capaci di incidere sulla consuetudine regressiva.

ANCHE PERCHE' DE RITA COGLIE MOLTO BENE CHE LA RISPOSTA A QUESTA INCLINAZIONE AL PEGGIO NON PUO' VENIRE OGGI DALLA POLITICA PRESA DALLE PAURE DELL'ANTIPOLITICA E DALLA MERA PASSIONE MEDIATICA....

Anche perché, con più oggettività, la politica è fatta di “opinione larga” (le piazze, anche quelle mediatiche, sono le arene obbligate) mentre oggi il rilancio dell’offerta passa per una “coscienza stretta”, cioè di culture capaci di incidere sulla inerzia maggioritaria che appiattisce al peggio e di sviluppare codici semiotici anche un po’ faziosi, se necessario, ma mirati a perseguire obiettivi precisi, volutamente non rivolti al consenso della “opinione larga”.


Quanto sono d'accordo! Il vecchio sociologo ha colpito duro ancora una volta e nel segno: Minoranze di tutto il mondo (italiano) UNITEVI!

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O TEODEM O INNOVAZIONE!

Dalla fondazione del P.D. in poi, avevo maturato due forme parallele di disgusto della "politica" che mi consentivano comunque, turandomi il naso, di immaginare (o sperare) un approdo tormentato del nuovo Partito ad un'ambiziosa ristrutturazione del Paese in Paese normale...
Avevo, infatti , giurato a me stesso, di non farmi prendere dallo sconforto per questi due macigni: da un lato la bassa macelleria locale delle vecchie nomenclature baresi e pugliesi alla caccia delle difficili composizioni "castali" del "nuovo" Partito federale (alla faccia dei pur alti allarmi di Michele Emiliano); dall'altro il disagio per un veltronismo vecchio stampo di ritorno, di un ecumenico "ma-anchismo" alla Crozza, che meritava un pò più di attenzione critica e non solo qualche buffetto satirico....
La vicenda della senatrice teodem Binetti, che si permette di votare al Senato contro il Governo Prodi, proprio nel momento in cui quei pazzi di Rifondazione fanno di tutto per rovesciare i tavoli e capitalizzare molti voti di pura rabbia (anche giustificata) , mi sconcerta oltre ogni limite di sopportazione. Innanzitutto perchè non si può tollerare che l'Opus Dei condizioni il P.D., con questi triviali ragionamenti omofobi della Binetti! Non posso sopportare l'idea che se ne discuta (ci mancherebbe, si tratta di diritti umani!, non c'è nulla che possa far velo a questo punto, nenache l'omofobia più convinta o il veto del Papa..). Ma poi, si concede ai teodem di procedere per strappi? non si fanno i conti con la Binetti che rivendica di votare in Senato secondo coscienza e finisce per affondare Prodi? BASTA! Walter parla o taci per sempre! Ne ho le scatole piene. Posso anche sorridere delle politiche economiche sbagliate e delle vaghe idee di riforma del paese (insomma se ne può parlare, anche accapigliandosi!), ma sui principi di una sinistra laica democratica e MODERNA non si può transigere con vecchi arnesi della DC.....

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1 dic 2007

Porti, treni, TIR e desideri


Credo che discutere di Logistica Multimodale faccia sempre bene, meno forse fare un po' troppi convegni autocelebrativi, con evidenti e prioritari sapori politici.

Credo che sia appena cominciato un oscuro e poco apprezzato lavoro delle compagnie portuali, degli Autotrasportatori e delle Imprese di settore che condurrà inevitabilmente e positivamente a costruire un DISTRETTO LOGISTICO pugliese agli inizi del 2008. Tutto ciò aumenterà la domanda di servizi e infrastrutture di Trasporto e Logistica ( che è una bestia rara nel Sud...), a partire dai nostri MOLI MEDITERRANEI. Che, però, sono occupati ancora troppo, a mio avviso, da logiche antiche che presiedono alla direzione e alla formazione di ENTI PUBBLICI, principalmente vocati alla contemplazione dei propri poteri delegati e non tanto alla soluzione coraggiosa dei problemi. Tutt' al più, alla gestione di grandi programmi di investimento, importanti sì, ma che richiedono più cervello e meno burocrazie da LLPP. Le Autorità Portuali devono essere riformate il più presto possibile negli interessi superiori del paese e del Sud: bisognerà aggregarle piuttosto che distribuirle secondo mere logiche municipaliste, e soprattutto riformarle alla luce dei compiti di regia e innovazione che toccano a vere e proprie Imprese DEI Porti, piuttosto che a piccoli staff amministrativi pubblici. Le aggregazioni baresi e pugliesi dei porti minori vanno, allora, nella direzione giusta, ma serve un'ottica federalistica e macro-regionale, altrimenti non si fa massa critica. E poi: scontato il fallimento di agenzie centralistiche dedicate alle Autostrade del Mare (dov'è la RAM?), ci vuole più intelligenza al posto di comando delle piattaforme strategiche territoriali, come appunto le chiama la programmazione del nostro Stato Centrale. E intelligenza vuol dire gestire la plurimodalità, le reti, le associazioni di imprese, il marketing internazionale, ecc. ecc.. SI PARLERA' ALLORA DELLA RIFORMA DELLA LEGGE 84? Starò a vedere.

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Ma guarda un po'.... si scopre la banda dei 700 Mhz!

E' vero: a volte sono un po' rompiballe.
C'è qualche sociologo o esperto di Internet che ogni tanto scopre tecnologie avveniristiche e si esalta come un bambino. E sbaglia ancora una volta! Sono stato tra i primi a insistere sui 700 Mhz e a diffondere notizie sull'asta USA di gennaio prossimo, quando tutti erano ubriachi di Wimax a 3,GHz ( che è davvero un mondo chiuso e in declino, tipico della vecchia Europa).
Ma adesso, quando chiunque scopre via Decina e Fondazione Bordoni, le magie dell'etere, conviene davvero spararle così grosse? Ed enfatizzare il fatto che le discontinuità di Google minacciano epocalmente il mondo delle TLC MOBILI? Non è che il Broadband Wireless significhi meno fibra, o un complotto massonico contro il 3G/4G, anzi: forse un mondo più IP-convergente grazie alla morte della vecchia TV chiede ancor di più infrastrutture miste, fibra fino a casa, neutralità della rete
. E' innegabile che il "cagnolino Google" delle "strorielle" di Stefano Q non lo conosce ancora nessuno, e secondo la sua visione - che condivido totalmente - l'attuale "CADUTA" delle TLC fisse non è che ne agevoli la conoscenza... Ed allora, prima di parlare della DEMATERIALIZZAZIONE prossima ventura, mi chiederei concretamente da dove spilleremo la BANDA IP che servirà finalmente i nuovi mercati che si aprono, al 100% della copertura virtuale della popolazione mondiale (..tranne che in Italia!)

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