27 set 2008

Bravo al "Compagno" Tabacci su Alitalia


Sono stato un "piccolo" leader studentesco del '68, ma che pensa con la sua testa, ed ha un rapporto disteso , ormai, con la verità storica e politica ...figuriamoci quindi se mi vergogno a dire che l'on. Bruno Tabacci è l'unico a dire le cose giuste e sacrosante sulla chiusura delle varie telenovelas Alitalia. Andate sul nuovo blog o sul suo sito per verificare... Con buona pace delle destre e delle sinistre contemporanee, e scontato il fatto che ormai non moriremo più democristiani, io alle opinioni e alle idee di uno come Tabacci starei sempre più attento, soprattutto su tante questioni economiche (e non è neanche un no-global feroce come Giulio Tremonti!)

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In punta di piedi, ma non sul web

Secondo il tam tam del web, Paul Newman ci ha lasciato ieri, a 83 anni. Nessuna notizia ufficiale sui media tradizionali. Mi chiedo perchè avvenga ancora una volta che un grande così abbia scelto la strada del silenzio. Indimenticabile simbolo del cinema, addio!

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23 set 2008

Si, d'accordo, ma la spesa per il Sud va radicalmente migliorata!

Oggi al Politecnico, qui a Bari, ho sentito - nel contesto di una discussione importante sulle Città Strategiche - una condivisibile, preoccupata, valutazione, fin troppo pessimistica e "realistica", sulla "fine del Mezzogiorno" nell'agenda politica italiana. Il prof Viesti e Franco Cassano hanno mille ragioni, ma c'è un passaggio che non mi convince affatto. Io condivido quanto aveva scritto Virno sulla Voce.info: possiamo strepitare quanto vogliamo sui numeri inoppugnabili di Gianfranco Viesti (sulle cifre mai spese), ma il dato oggettivo del fallimento delle politiche di "investimento", qui da noi, non sta certo nella distanza tra le previsioni di spesa e le quantità effettivamente realizzate, e per di più con i tempi biblici che le "opere" continuano ad avere. Tutto vero!, come è vero il circolo vizioso che racconta il mio amico Franco Cassano sulla retorica dello sviluppo locale che non decolla e che, quindi, motiva la riduzione tremontiana dei fondi al Sud. Tutto vero, ma dobbiamo essere proprio noi, qui ed ora, a fermare la macchina impazzita dei Quadri Comunitari di Sostegno che partoriscono topolini. Sono piuttosto d'accordo con Nicola Rossi: basta con la reiterazione delle pratiche fallimentari...altrimenti l'abolizione del mezzogiorno, ma non nel senso auspicato solo qualche anno fa dallo stesso Viesti, si compirà per davvero. Ma non per dare spazio agli spiriti vitali dell'economia del Sud (che pur ci sono!), ma per toglierci di mezzo...Ragioni forti per spendere subito e BENE le risorse dei Piani Strategici, non per deprimerci inutilmente in sterili querimonie.

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Android sul mercato da oggi


Arriverà con l'anno nuovo il G-Phone con l'Android. E' una bella sfida con Apple, da cui ci guadagneranno, per fortuna, i consumatori utenti. Come ho già detto altre volte l'IPhone è più sexy, ma il Google Phone mi affascina di più dal punto di vista del software aperto: è un bel "meccano" (il mio gioco preferito da piccolo), ma software


che consentirà di montare tutte le applicazioni e le funzioni che si desiderano ad un costo ragionevole...merito della piattaforma Android, con la quale torna in realtà sulla scena - se proprio dobbiamo dirla tutta - la Internet of Things...mica solo un telefonino-computer!

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22 set 2008

Angoscia e commedia

Sono giorni terribili: si susseguono notizie di sfacelo (dal Pakistan all'Egitto, da Fiumicino a Gomorra, da New York a Tiblisi); il nuovo millennio liquido si trasforma in una camera a gas piena di nervino paralizzante...Eppure, e mi sembra agghiacciante, l'Italia vive nella pura commedia dell'arte. Con il premier (?) che si scaglia ogni giorno contro la povera CGIL, i giornalisti italiani che preferiscono il gossip continuo al racconto delle stragi di legalità quotidiane... si vuole il grembiulino a scuola ed il maestro unico alle elementari, mentre il paese va a rotoli, sia pure in compagnia di tanto capitalismo d'avventura. Ogni tanto mi viene voglia di scappare via...magari nell'armadio di Narnia con la mia piccola Alma. Poi mi risveglio e cerco di resistere, resistere, resistere....

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Cash for Trash?

Anche Paul Krugman si unisce al coro dei tanti osservatori USA che non credono al piano di salvataggio del sistema finanziario americano. Bush tiene sotto pressione i Democratici e Obama perchè sciolgano i dubbi e votino per i 700 M$ a Paulson...Non so se è un nuovo piano Marshall: allora si investiva nello sviluppo, nell'economia reale, ma qui si comprano azioni di banche in caduta libera. Mi viene più di un dubbio...straordinaria analogia, peraltro, con la "piccolissima discussione" italiana su Alitalia, con enormi pressioni per far presto ( a dissipare altro denaro pubblico?)

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21 set 2008

Consigli sul cambiamento epocale

E' da qualche tempo che litigo frequentemente con i miei migliori amici sul ruolo storico passato, presente e futuro di Massimo D'Alema. Mi danno del talebano, ma non è affatto vero...Semplicemente sono sempre più irritato dai luoghi comuni sul fondatore di RED, ma tante volte devo cedere al buon senso e far finta di nulla (per non rovinare amicizie decennali), quando si tratta dell'ex Premier. Il Presidente, rapido come al solito, sta volando verso gli States per capirci qualcosa di più della crisi epocale del capitalismo, in una fase storica in cui Tremonti e Paulson fanno i super-keynesiani, ma non siamo certo alla vigilia della rivoluzione socialista...Friedman scriveva ieri sul NYT che "non c'è niente da ridere" e dava qualche utile consiglio a Obama; penso che davvero ci sia un rimescolamento di principi politici e paradigmi economici, e non vorrei trovarmi DA SOLO a stare dalla parte del MERCATO (sano e regolato), mentre i repubblicani americani e i conservatori UE fanno i NEO-COLBERTISTI in difesa dello Stato (di cui appunto ridevano i Reagan boys qualche anno fa). Già mi sento addosso le critiche sceme dei "comunisti" nostalgici - tutti schierati con il divo Giulio - e le aristocratiche e schifiltose proteste degli intellettuali che sapevano già tutto... Massimo, qui davvero c'è bisogno di molto studio e di aprire una discussione (...anche sulle ri-nazionalizzazioni di Alitalia?). Restiamo per favore dalla parte di Guido Rossi e Mario Monti (ch continuano a ricordarci che il vero mercato "puro" non c'è mai stato davvero, in nessuno degli spazi-tempi del capitalismo...).

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Co-Modalità nei Balcani


Proseguendo il discorso di ieri: a Sofia la Conferenza sulla Co-Modalità è un evento davvero importante per la Puglia (per tutti quelli che non dormono...o non si rassegnano alle povere sorti dell'Avio Cargo Alitalia nel Mediterraneo che non c'è!). So che alla Internazionalizzazione balcanica della Puglia tramite il Marco Polo, con la lodevole eccezione di un progetto ferro-mare cui partecipa anche il Porto di Bari, non ha dato ascolto quasi nessuno degli imprenditori locali (..ma le eccezioni virtuose non le racconto qui!). Il problema è che su uno guarda bene alle cartine "previsionali" del Marco Polo sul quadrante balcanico
scopre facilmente che il segmento marittimo adriatico che ci riguarda sembra proprio la cenerentola dei corridoi intermodali: i Balcani sembrano una estrema provincia meridionale della Mitteleuropa ed al massimo un campo giochi dei nostri fratelli del Triveneto.

E' soltanto un altro mio MALPENSiero o davvero dobbiamo darci una mossa?
IL PUNTO E' CHE IN QUESTI GIORNI DI ISOLAMENTO FERROVIARIO ED AEREO DELLA PUGLIA DAL RESTO DEL MONDO (con aerei BA-Roma a 500 euro e i vecchi Intercity al posto dei già lenti pendolini) DOVREMMO SCOMMETTERE DAVVERO DI PIU' SU NOI STESSI, SUI NOSTRI PORTI E SU GROTTAGLIE, COME UN VERO AVIO-HUB DEL MEDITERRANEO...
Se poi rimango soltanto nei confini del mio mestiere informatico non mi preoccupo più di tanto: un aereo per Belgrado o Sofia riuscirò sempre a prenderlo per vendere anche lì le competenze dell'ingegneria ITS pugliese nei Balcani (ma perchè non anche per migliorare i nostri collegamenti con la vecchia santa Russia?).

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20 set 2008

La multimodalità, di qua di là del mare...

Oggi in Fiera a Bari si è fatto il punto sui progetti INTERREG III con la Grecia, sull'Asse Trasporti. Volge al termine una fase complicata delle prime iniziative logistiche pugliesi, da me fortemente promosse fin dalla prima metà del 2005, e centrate sui Porti di Bari e Brindisi.Sono moderatamente soddisfatto: i risultati (e non mere chiacchiere) ci sono, i sistemi e i servizi (cui hanno lavorato soprattutto l'Elsag e la SMA) sono un buonissimo inizio (nel contesto dell'Intelligent Transport System pugliese che finalmente ha preso una sua chiara forma di eccellenza ICT nei Trasporti nazionali). Senza Stefano Gaudiuso, il Dirigente della Provincia, e Vincenzo Santandrea dell'IPRES (con la sponsorship, all'epoca, del presidente Divella e del suo vice Enzo Lavarra) non avremmo "quagliato" niente; poi, certo, anche i due Porti di Bari e Brindisi hanno dato il loro contributo fondamentale e soprattutto (credo!) hanno scoperto quanto sia importante l'ICT, e l'hanno ormai capito per sempre. Mi ha fatto poi molto piacere, proprio alla fine di questa vicenda italo-greca, incontrare al convegno il neo direttore Dietvorst dell'Interporto della Puglia, che viene (addirittura!) dai mitici Distripark olandesi, e con il quale chiunque voglia continuare a lavorare sull'Intermodalità strada-ferro-mare nella mia regione dovrà misurarsi nei prossimi anni... Io sto per archiviare il mio ruolo di servizio (e di consulente) alla Regione, alla Provincia e ai Porti, per tornare sul fronte dell'impresa ICT che questi servizi e sistemi li deve realizzare sul campo. Non è stato facile barcamenarsi tra tante istanze pubbliche e con mentalità ben diverse dalla mia, ma è stato necessario (e spero riconoscuto dagli altri, alla fine!) che facessi in questi anni il Grillo Parlante dell'ITS... Devo ancora per qualche settimana assicurare al sistema informatico dei Porti pugliesi, gestito dalla Regione, un futuro di dialogo cooperativo con altri sistemi di infomobilità (UIRNET, AdM, Ferrovie, ecc.) e poi ...spero di ritrovarmi in altri ruoli (industriali) sul fronte dell'innovazione digitale ancora più focalizzata sulla continuità e sulla qualità dei servizi di gestione della Mobilità Sostenibile e Plurale (che poi riguarda davvero tutti, mica solo il Trasporto, ma tutte le comunità locali..)
Tra un po' vado in Cina, come ultimo atto, a fare un po' di marketing per il nostro sistema portuale, ma è chiaro che - con qualche differenza rispetto al passato - tornerò spesso a parlarvi di ICT e Logistica...

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14 set 2008

Si vola molto bassi, bassissimi, anzi si resta a terra e decollano i soliti noti!

Il grande Vecchio ha ragione: comunque vadano le cose, tra 3-5 anni la nuova CAI/Alitalia sarà comodamente in pancia a qualche multinazionale anglo-iberica e/o franco-olandese...(a beneficio di noi che l'aereo lo prendiamo spesso, ma poi senza troppe emozioni patrie, ...anzi! qualche mio compagno di viaggio conosce bene le mie irritazioni ai banchi tricolore di qualche aeroporto UE! Vero, Patrizia?).
LO SAPPIAMO TUTTI, MA SI GIOCA ALLE MEDIAZIONI DI BERLUSCONI E ALLE GENEROSE CONTROFFERTE DEL RAGIONIER COLANINNO (con buona grazia di una persona che finora stimavo, come Passera, ma che questa volta mi ha profondamente deluso...). L'affare è sicuro: Scusate, ma io posso comprare qualche azione CAI?
Con buona pace dell'on. Matteo C e di Veltroni, questi non sono dilettanti, ma veri e propri pirati del business! I DILETTANTI SONO COLORO CHE CON PRODI E COMPAGNI NON SE LA SENTIRONO DI FARE IN FRETTA, NEGLI INTERESSI DEL PAESE! ...e adesso il divo Giulio sorride come una iena (lui che negava gli aiuti di Stato all'Alitalia da bravo mercatista pentito!). E qualcuno si frega le mani dalla gioia per il monopolio acquisito sulla Roma-Milano. Cosa volete che gliene freghi a qualcuno dei collegamenti Nord-Sud? Radi voli per Malpensa da Bari-Palese (non Rocco...) e intercity da far west...forse Michele Emiliano avrebbe dovuto calcare la dose ieri in Fiera. Purtroppo ieri il simpaticissimo Silvio ci ha lasciato il suo discorso sul Sud (di pagine bianche, a mio avviso) ed è volato via, privatamente, a risolvere i problemi sindacali seri del paese....Povera Italia!

SCRITTO ALLE 12.00 DEL 14 SETTEMBRE

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12 set 2008

Funambol per non vergognarsi del bel paese....

Amiche e amici, leggetevi le proposte funamboliche di Fabrizio Capobianco, e tirate un bel sospiro di sollievo. Non ci sono soltanto Alitalia o Telecom in questo paese, non ci sono soltanto fannulloni o burosauri pubblici o peggio ancora "project manager" informatici in affitto alla PA: a volte ritornano anche vagiti di post-new-economy. Infatti: il combinato disposto di Venture Capital estero e di buona ingegneria italiana potrebbe riempirci di qualche po' di orgoglio: e tanto per cominciare il software FUNAMBOL l'ho provato e va meglio dello stentato Mobile Me di Jobs (che figuracce, a proposito).
Insomma, mentre salta (oggi) la trattativa per Alitalia e Cesar Alierta di Telefonica imita Air France (e viene a vedere cosa si può raccattare di Telecom), qualche microbica buona soddisfazione ogni tanto si profila...Ha ragione Capobianco: i nostri ingegneri sono tra i migliori al mondo, occorrono i capitali esteri (ma allora, facciamo come gli indiani?). Ma il mercato è la vera discriminante del successo; diventa perfino irrilevante se gli israeliani vengono a fare il wimax italiano (a proposito tanti auguri a Mario Citelli e alla sua ARIA), o gli spagnoli si comprano Telecom e ahimè Air France non ci compra la bandiera:la cosa importante è esportare il nostro ingegno su mercati globali. A ME I FUNAMBOLI SONO SEMPRE PIACIUTI E POSSONO DIVENTARE UNA COSA SERIA (o spezzarsi le ossa...). Auguri!

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7 set 2008

Hot spot liberi ad ogni angolo di strada e poi... W San Nicola

Ad ogni angolo dei canali di San Pietroburgo c'è un hot spot wi-fi assolutamente libero. Come in ogni grande capitale europea, ma forse meglio che a Roma o Parigi. Io che temevo di dover spendere una fortuna per restare connesso, ho piacevolmente usufruito del mio IPhone praticamente dovunque, in albergo e lungo quasi tutti i canali del centro storico. E sono hot spot liberamente offerti dagli esercenti dei pub e delle taverne, ad una velocità eccellente!
Ne trarrei importanti lezioni per la mia città, "metropolitana" o meno che sia (ma Brunetta ci rassicura con Fitto che lo scippo della nostra metropolanità adriatica non ci sarà affatto!).
Mi sono intanto ricreduto su quanto scrivevo a proposito dell'incontro Italia- Russia, con Putin, a Bari: il mito e il culto di San Nicola sono ben più forti di quanto credessi. Davvero quasi tutti i pietroburghesi sanno bene dov'è Bari, ci invidiano le ossa del santo e - man mano che si arricchiscono - forse un pellegrinaggio mirato in Puglia se lo faranno sempre più volentieri...Non so se San Nicola, però, riuscirà mai a contenere lo stile imperiale e annessionista di Vladimir Putin...con il quale non è poi così facile fare affari in nome della religione (in fondo è sempre uno che viene dal KGB!)

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Tempi e temi nuovi...

Questa è l'ora della Rivoluzione d'Ottobre, segnata per sempre dall'orologio dell'Hermitage.

Memoria storica (insignificante) per turisti nel Palazzo d'Inverno: ma la visita a San Pietroburgo, nel bel pieno  del ritorno imperiale della Russia sulla scena del mondo,  mi ha fatto tornare la voglia  di raccontare e commentare le  contraddizioni laceranti del nostro tempo (su più latitudini). Mentre mi dividevo tra il mare pugliese e le acque della Neva, ne son successe di cose bizzarre! Ma questo blog ha fatto un fioretto: d'ora in poi vivrà - obbligatoriamente - di sole note quasi-"marziane" sullo stato dell'arte delle politiche e delle vicende industriali, commerciali e tecnologiche (di casa e fuori casa) alle quali  il suo autore indegnamente partecipa. L'understatement  diventa una necessità quando si ha qualche responsabilità di troppo verso Enti ed imprese: ed allora un semplice diario sul web rischia di fare inutili sfracelli. Però sono sicuro che i messaggi in bottiglia dei prossimi post (senz'altro più radi di prima) saranno ben compresi - egualmente - da quei miei fedeli 4 lettori che mi hanno rimproverato la lunga sospensione estiva.... E dire che non ho mai lavorato così tanto - in estate - da quasi dieci anni a questa parte! (ma questa è appunto un'altra storia).

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