29 apr 2008

Porti italiani a rischio

Gian Antonio Stella centra quasi sempre i suoi obiettivi. Di nuovo, con Sergio Rizzo, dopo i successi de LA CASTA, eccolo a misurarsi con un problema dei problemi...Per non parlare dei retroporti italiani!

E dire che il malfamato Governo Prodi ci aveva provato dalla sua prima finanziaria "dura", ma i dragaggi sono ancora fermi. NAVIGARE NECESSE EST!

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28 apr 2008

Dignità e coraggio, o fuga in Spagna?


Voglio fare l'antipatico, ancora una volta. Ma spero che serva soprattutto a me, per darmi forza...La mazzata di Roma è davvero tremenda, perfino per chi come me aveva facilmente vaticinato, su questo blog ( e in tempi non sospetti) la sconfitta del troppo "giovane" PD. Neonato addirittura (di pochi mesi se ripensate al 14 Ottobre), di grandissime speranze, evvero, ma già troppo "vecchio" se ricordate le diverse fondate critiche alle fusioni fredde e se, soprattutto, concordate con il saggio Bonomi sulle radici del berlusconismo e del leghismo (dimenticate da un centro sinistra sempre più autoreferenziale e ubriaco di un "misero" potere, rivolto alla mera "sopravvivenza" di caste e prebende).

Questo tsunami, insieme alla rivoluzione del 14 Ottobre scorso, riuscirà a spazzare via tutto il ciarpame, le incompetenze e la scarsa fantasia che marciavano alla nostra testa? I deliri della "rifondazione" comunista e le piaggerie liberiste che ci allontanano dal riformismo europeo? Davvero dobbiamo condannarci ad ammirare, da lontano, Zapatero o Gordon Brown, pensando sempre di tenerci qui mille campanili, centinaia di "aree vaste" da programmare, decine di infrastrutture inutili, migliaia di portalini comunali, tutte le sacche del parassitismo pubblico ed eserciti di giovani frustrati cui non riusciamo neanche più a proporre una formazione universitaria degna del nome?

Le classi dirigenti che si preparano a governarci non sono, ahimè!, diverse da quelle del centro sinistra, e - senza forse - addirittura sono peggio. Ma nell'interesse dei nostri figli e nipoti, conviene davvero aiutarle a non rovinare definitivamente questo bellissimo paese (CHE DEVE ESSERE SALVATO ANCHE A DISPETTO DEI SUOI CITTADINI INCAZZATI E FRUSTRATI...). DAVVERO: NON C'E' PIU' TEMPO. NE' PER LECCARSI LE FERITE, NE' PER GUFARE CONTRO BERLUSCONI E BOSSI.

Ricette semplici: più studio, più democrazia, meno chiacchiere e maggior ascolto della società vera. Tutto finalizzato al PROBLEM SOLVING, non ideologico, non compromissorio, non arzigogolato o alla ricerca di ancor più strane alchimie coalizionarie. Basta con la vecchia politica, quella che è stata e quella che forse tornerà presto anche nei Comuni e nelle Regioni, sia pure con altre insegne. I valori sono diversi, certo, ma si vedono solo nella pratica, non nelle chiacchiere da talk show. Diceva il vecchio Engels che la prova del budino la si fa mangiandolo!
IL TEMPO DEL PD E' APPENA INIZIATO, credo che vi resteranno soltanto coloro che hanno a cuore il bene comune. E la prova del PD (la sua rivincita) si farà soltanto con una lunga marcia attraverso lotte e dispute poco ideologiche e molto praticamente riformiste.

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26 apr 2008

La matematica non sarà ...mai (?) il mio mestiere...


E invece no! La differenza tra un Paese che cresce ed uno che declina sta proprio nella cultura tecnico-scientifica. Mi è capitato, molti anni fa, di provare a gestire una formazione superiore matematica fortemente orientata all'Industria (con il Formez nei '90, sul modello ECMI). Tutti quegli allievi hanno fatto molta strada, nel mondo. Con l'azienda per la quale lavoro in questo momento, abbiamo deciso di assumere molti ingegneri E matematici. Ci servono come non mai; i profili competitivi duraturi, delle persone e delle aziende, nascono dalla fatica dello studio e dalla voglia creativa di applicare le conoscenze più avanzate alla realtà. Se lasciamo scappare troppo avanti gli indiani e ci accontentiamo di ragazzi "mediocri", perderemo tutti i treni.
Non a caso un italiano ebreo, fuggito in America nei '30, ha fatto business con un algoritmo (Andrea Viterbi) e adesso ha creato scuole di ingegneria fortemente basate sulla matematica. Bisogna avere il coraggio di farla finita con la superficiale mediocrità dei nostri tempi o di distribuire buffetti di compiacimento ai tanti chiacchieroni da strapazzo che ci ritroviamo a subire nelle aziende e negli Enti.

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25 apr 2008

Paura degli animali...


L'esperienza mi insegna, ormai, a diffidare degli umani che mostrano fobie verso gli animali. Non mi fido delle persone che hanno paura dei cani o dei gatti, a meno che non siano davvero allergici...Aspettatevi sempre qualche comportamento sleale e nevrotico, magari anche autolesionista e sicuramente stupido, tipico di chi cambia strada quando incontra un cane (perfino al guinzaglio!). Le mie statistiche mi dicono che sono persone di cui non mi devo fidare mai, dominate da tante e diverse fobie, incapaci di provare sentimenti mediamente "umani".

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Trionfi del cattivo gusto, stupri della civiltà

I vecchi media di oggi mi colpiscono forte alla bocca dello stomaco. L'immagine di Peter Falk, barbone 80enne per le strade di Beverly Hills, è lo scoop del giorno (!). A cui si aggiungono le immagini della maschera di cera di Padre Pio (orrenda e medievale carnevalata di "ostensione" del corpo, alla quale non si capisce perchè chi ci crede debba partecipare con tanto fervore "pagano").
Anche Internet e il Web 2.0 ce la mettono tutta, come ben sappiamo. I PROSUMERS (produttori e consumatori) dei nostri tempi mostrano preferibilmente tutto il peggio di sè e del loro ambiente "prossimo", ovviamente compiacendosene. Le ambivalenze del Web e del Web 2.0 confermano, è vero, le ambiguità della vita stessa; il fatto nuovo è che una tale diffusione virale del peggio "mediale" influenza la vita stessa; e gli antidoti sono sempre più scarsi!

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23 apr 2008

Bugie sull'I-Phone e Telecom

Mi sembra molto utile la riflessione di Luca sulle improbabili gesta del prode Luciani...

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Codice aperto, menti chiuse?


I miei amici di Brescia stanno finendo di webizzare totalmente il backoffice informatico comunale (e mica solo sulla dimensione dei "piccoli" Comuni). Congiuntamente a quelle poche soluzioni FUNZIONANTI di front end (portali ed altre commodities dell'egovernment) che SAGA ha già da tempo messo a punto (e che - zitte zitte - sono in esercizio DI SUCCESSO dalle Alpi alla Sicilia), la strategia SAGA sta dispiegandosi al meglio, consentendo economie di scala e di scopo che molti Project Manager pubblici del Sud non si possono permettere il lusso di non conoscere.

Tanto più se sapessero che il tutto costa davvero poco (o niente) e che il software è Open Source. Tanto più se vedessero, magari soltanto con una visita a Corato (BA), quanti tributi locali le soluzioni SAGA riescono a recuperare in accertamento; tanto più se avessero l'umiltà di considerare i fondi europei come un'occasione di sviluppo strordinario, di una trasformazione "di sistema", anzichè una ghiotta opportunità della politica e delle varie caste buro-consulenziali per costruire "castelli di carte" e paccottiglia assistenziale.

Che dire? Proprio il progetto POLIS Comune Amico di Corato non riceve la benchè minima attenzione da chi si occupa "per mestiere" di progetti nazionali di e-gov da riusare....almeno in Puglia. E su questo "cattivo" destino vorrei dire che forse pesano progetti "pesanti" come Apulie, Sintesi, ecc. che nessuno ha il piacere di veder funzionare da queste parti. Ma poi: siamo davvero sicuri che sia tanto complesso stabilire una volta per tutte la suite di programmi "giusti" per mettere in rete i servizi fondamentali? Forse le riprese odierne sulla stampa locale in merito alle ben note infrazioni delle regole comunitarie da parte di Regione Puglia con l'affidamento diretto a Tecnopolis di 60 milioni di euro di attività spiegano MOLTO BENE quanto è successo nel mistificatissimo "mercato" dell'egov.
CODICE APERTO, MENTI APERTE! Ce ne sono?

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20 apr 2008

Metodo Augustus

La gestione delle emergenze richiede l'affinamento e la strumentazione del Metodo Augustus. Checchè se ne pensi, il metodo -secondo me - andrebbe molto bene a qualunque tipo di Project Management, anche al di fuori del settore della Protezione Civile.

Non a caso è opera dell'imperatore Augusto, che, circa 2000 e passa anni fa, pare abbia scritto e detto che:

Il valore della pianificazione diminuisce con la complessità dello stato delle cose

Quanto è vero, anche (o soprattutto?) nell'ICT: indulgere sui dettagli di un Piano, senza vero affetto per la sua semplicità (che, in fondo, può derivare unicamente dalla cultura vera del problema), porta soltanto al suo affossamento. Tutto questo in fase di Programmazione, figuriamoci in fase di Esecuzione! Più persone che fanno "ammuine" borboniche ed è certo che il risultato rischia di volatizzarsi.
Augustus dovrebbe essere adottato nella certificazione del PMI (Proj Management Institute)!

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19 apr 2008

Dell'ignoranza o della cultura di massa del WIKI

Pare che Fuksas abbia un po' delirato sull'ignoranza degli Italiani ad AnnoZero in TV, per spiegare il tracollo della sinistra e la seduzione berlusconiana. Ho rivisto su YouTube e devo dire che, purtroppo, l'Architetto, anche se non sta mai bene - in pubblico - fare l'intellettuale di sinistra che si sgomenta della realtà, dopo tutto ci azzecca.

Per rimanere nel mio settore: non è che a furia di WIKIPEDIE accade lo stesso nell'econonomia digitale dei nostri tempi? Ci sono persone, nell'egovernment italiano, che vanno in giro a scrivere documenti (dallo Stato ai piccoli e grandi Comuni, per la verità) nei quali si confondono i concetti più elementari (cooperazione applicativa con interoperabilità, per dirne una) o che davvero non hanno soverchia familiarità con i principi di fondo della programmazione, ma pure soloneggiano ("a tromba") su tutto lo scibile possibile, tanto non c'è mai nessuno, così tanto autorevole e/o coraggioso, che gli possa accarezzar le terga....E così andiamo avanti tra varie Waterloo del merito, dalla vecchia Telecom alle boutiques della consulenza. Anch'io mi adeguo, spesso per quieto vivere, ma sto per perdere davvero la pazienza; prima o poi gli imbrogli, come le vere inadempienze del sistema pubblico, vanno smascherati senza più indulti....


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17 apr 2008

e il wifi dell'EXPO 2015?

Il dibattito aperto da Alfonso Fuggetta sull'utilità o meno del wi-fi mi lascia basito. Comprendo e condivido le ragioni di Alfonso su una sana disciplina di neutralità tecnologica, anche nel mondo wireless, ma molto meno l'implicita critica alla pochezza dei mezzi (del wi-fi) rispetto alla telefonia 3G (che peraltro evolve verso LTE, a dimostrazione che l'802.11x ha ancora molto da dare, come sanno i possessori di dispositivi Apple). Laicamente, e fermi restando i fini dell'accesso universale a Internet, mi chiedo se i miei amici milanesi, sotto sotto, stiano mettendo in discussione le proposte muni-wireless per l'EXPO 2015.
Forse i costi dell'operazione sono ben altri da quelli immaginati solo pochi mesi fa? : tuttavia, a me non sembra che si possa ragionevolmente attaccare, sul piano degli investimenti, il progetto Milano wireless.
NULLA E' GRATUITO, d'accordo, ma una struttura pervasiva di accesso IP nella città dell'EXPO mi sembra ben più accettabile dei tanti grattacieli in costruzione a Milano (ed a costi sicuramente frazionari!).

CIO' DETTO: LE RETI MUNI WIRELESS (del mondo) NON SONO SOLTANTO HOT SPOTS, MA BEN ALTRO! L'obiettivo non è tanto l'accesso gratuito a Internet (chi paga allora? Questo è vero!), quanto la costruzione di applicazioni di interesse pubblico in Rete Privata Virtuale tra utenze pubbliche (da aprire all'accesso ad Internet soltanto a precise condizioni di utilità e redditività). Mi sembra che i nostri modelli italiani/europei di reti municipali possanno essere più sostenibili, e gestibili secondo diversi modelli di business e/o di Pubbica Utilità. Anche i fallimenti USA degli hot spots "per tutti" andrebbero visti caso per caso: ci sono ancora casi di successo come a Filadelfia e poi molti tentativi di riposizionamento di business e di "mission" pubblica in tante altre metropoli, tanto più oggi, anche alla luce del wimax sui 700 Mhz. Qui da noi occorre porre molta attenzione alle finalità operative delle muni-wireless, al di là degli HOT SPOTS per i turisti delle grandi città. NON SCOPRO NULLA DI NUOVO! MI SORPRENDE, TUTTAVIA, CHE QUESTA DISCUSSIONE NON FACCIA I CONTI, A MILANO, CON LE LUCIDE POSIZIONI IN MATERIA DEL PROF. DECINA, DI CUI RIPROPONGO LE SLIDES DEL LUGLIO SCORSO, PER AIUTARE A FAR CHIAREZZA A ME STESSO E AGLI ALTRI, eventualmente interessati.

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16 apr 2008

Lavorare per cambiare la P.A. locale è bello?

Una delle ragioni forti della vittoria della destra sta nel semplicissimo dato che la PA di questo benedetto paese si mangia il 53% del PIL, offrendo servizi a dir poco indecenti agli italiani del Nord e del Sud(molto peggio del resto dei paesi della UE, che assorbono da 8 a 12 punti in meno della ricchezza nazionale, ma per dare cose molto migliori ai propri cittadini).
Il PD aveva capito che era arrivato il punto di non ritorno,che era necessario cambiare; ma la vecchia Unione prodiana, con i suoi profondi ricatti "coalizionari" interni, ha perfino impedito la discussione delle vere liberalizzazioni (Lanzillotta sui Servizi Pubblici Locali) e ha ridotto la svolta liberale alle famose lenzuolate di Bersani. Sappiamo come la destra "liberale" abbia osteggiato anche i piccolissimi assaggi di una svolta anti-parassitaria: dai comunisti duri e puri a Tremonti, fu tutto un fremito di paure, unitariamente concentrato nel killeraggio di ogni possibile attacco a privilegi, greppie di potere, caste e via discorrendo...
Ogni Paese si merita la proprie destre e sinistre! La gente ha visto il solito risanamento virtuoso fatto solo con l'aumento delle tasse, l'aumento costante della spesa per il nulla, e alla fine ben scarse decisioni di innovazione. Ha premiato con il voto la destra che chiede meno tasse e meno Stato....Ma non vedo affatto come si possa realizzare questa facile e tradizionale promessa della "destra classica"!

Rifletto su questo punto grazie alle straordinarie dichiarazioni serali di una mia amica che ama lavorare per l'innovazione della PA locale e che crede ingenuamente che questa sfida sia davvero fattibile dall'interno di QUESTA PA (!). Io credo invece che bisogna sbarazzarsi al più presto di questi extra-costi e approfittare della vittoria della destra per sbaraccare davvero (in senso liberale autentico!) queste macchine mangia-soldi, per aprire davvero al mercato. Ciò è tanto più vero nell'innovazione informatica e digitale, dove la spesa se ne è andata tutta verso varie greppie pubbliche, intermediazioni da rapina (da imprese ICT senza scrupoli) e inani sforzi (Italia.it!)...
La mia amica, nel suo piccolo ci campa, ed è perdonata, ma mi auguro che non ritorni o continui una politica di mero vezzeggiamento delle burocrazie locali (alle quali non pare mai vero che qualcuno sappia usare perfino un PC). Purtroppo non siamo autorizzati a pensare, finora, che Berlusconi o Stanca passino al fare davvero la svolta necessaria di efficienza, oltre le chiacchiere già ascoltate sui sogni di modernizzazione dal 2001 in poi (peraltro ripetuti e ben emulati da un centro-sinistra egualmente vacillante sui fondamentali!). Parlo dell'ICT, ma ovviamente anche dei Trasporti Pubblici, del Gas e dell'Acqua...Quando questa buriana post-elettorale sarà passata voglio vedere le novità di questa nuova annunciata apocalisse liberale. Ben venga, dico io; aspetto di ricredermi. Temo, però, e con la massima voglia di essere smentito, che i consulenti (a vario titolo) della PA Locale ingrasseranno ancor di più a scapito del necessario sfoltimento della spesa pubblica locale!

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15 apr 2008

Svolta con stampelle

Commento identico al voto di due diversi stagisti precari, particolarmente brillanti, uno in Informatica, l'altro in Trasporti, sentiti ieri pomeriggio alle 18: il primo "questo autunno me ne vado in Spagna";il secondo: "...per favore mi aiuta a trovare un master in UK?".
Grande, anche se scontato, sconcerto! La grande semplificazione si compie tutta di un colpo, e ci ritroviamo a iniziare una lunga traversata nel deserto (nelle condizioni peggiori, quelle già indicate dalla vignetta dell'Economist che riporto in questo post via Beppe Caravita). CORAGGIO! Mi auguro, almeno, che i toni della disputa sul FARE si facciano un po' più pacati, che ci sia rispetto reciproco tra i due schieramenti più sulle cose urgenti da re-inventare, che sulle identità ideali.Smettiamola di compiangerci, la scomparsa moderna della "sinistra" era un dato quasi naturale di estinzione biologica del vecchio, però non facciamoci tanti salamelecchi tra PD e PDL! Questo clima immediato e dominante di fair play bipartisan non sarà inciucista, ma francamente è noioso e davvero insulso e POI è troppo "politichese" rispetto al clima e all'umore generale del paese. I due partiti hanno visioni radicali diverse e stili diversi su tutto: e sarebbe il caso che tali divisioni (non bosniache) rimanessero, eccome! Se poi la ragionevolezza condurrà a obiettivi e pratiche condivise, ben vengano.Ma la battaglia di Veltroni e del PD ha avuto un sapore innovativo sostanziale, e si tratta di salvaguardarlo nel futuro. C'è stato poco tempo e - come al solito - si è sbagliato tanto, negli ultimi due anni, adesso portiamoci con dignità la croce...

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12 apr 2008

Non facciamo scherzi!

La posta in gioco E' SEMPRE PIU' ALTA, ad ogni elezione! Che tutti i grilli escano dalle nostre teste!



E in stile "milanese!:

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11 apr 2008

Del Project Management


Diceva Machiavelli (nel ritratto):
E debbasi considerare come non è cosa più difficile a trattare, né più dubia a riuscire, né più pericolosa a maneggiare, che farsi a capo ad introdurre nuovi ordini. Perché lo introduttore ha per nimici tutti quelli che delli ordini vecchi fanno bene, et ha tepidi defensori tutti quelli che delli ordini nuovi farebbono bene. La quale tepidezza nasce, parte per paura delli avversarii, che hanno le leggi dal canto loro, parte dalla incredulità delli uomini; li quali non credano in verità le cose nuove, se non ne veggono nata una ferma esperienza. (Niccolò Machiavelli, Il Principe, cap. 6)


E dunque: il project Manager dovrebbe saper gestire oltre che un Gantt e una WBS, un visione OLISTICA dei risultati veri cui mira la sua attività, sapendo ben misurare "LI NIMICI TUTTI" e sventarne gli attacchi più o meno subdoli (e propri della natura umana).
Vedo in giro troppi "cultori della materia" che fingono che il management sia una sorta di debugging sintattico di documenti, e che i contenuti semanticamente significativi siano orpelli accessori.La cosa si aggrava nel sistema pubblico, ovviamente. E' la cultura (molto borbonica, specie al Sud) del pararsi il sedere prima di guardare avanti verso i risultati veri. Un'ulteriore complicazione deriva dal fatto che il Responsabile o il Project Manager "pubblico" in genere capisce poco o nulla dei contenuti, e quindi si circonda di sovrastrutture terziarie che, per giustificare il proprio ruolo, introdurranno necessariamente una serie di inutili attività dispersive,...ed è qui che la visione a 360° si va a fare benedire. Ci sono eccezioni, ovviamente, e guarda caso, sono quelle meno costose: basta un buon consulente esperto a fianco di un RUP che abbia la "visione" e tutto va! A me è andata bene (da consulente) un sacco di volte, ed è proprio per questo che quando scopro le magagne altrui (nutriti staff..), nel mio piccolo mi incazzo...

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10 apr 2008

Se la Cina fa lo standard LTE...

La Cina sta provando ad affermare il suo sistema 4G, saltando la fase UMTS e negli USA lo standard emergente LTE (anche sui 700 Mhz, lasciati liberi dalla vecchia TV) minaccia il giovane wimax (che Sprint ritarda ancora!). CI SAREBBE DA APRIRE UN BEL DIBATTITO TECNOLOGICO SUL FUTURO DELLE TELECOMUNICAZIONI ANCHE IN ITALIA, ma non è certo questo il momento giusto! L'Italia si trastulla con altro, in questo periodo elettorale...

La metto giù così: da quando si è capito (io l'ho affermato in tempi non sospetti su questo blog)che le frequenze per l'ALL IP pervasivo erano quelle dello spettro della vecchia TV analogica, l'industria dell'Internet Mobile, o se volete della telefonia cellulare, ha cominciato a sperare/capire che il vettore dei bits fosse una frequenza ben conosciuta... e sempre più BASSA! Al punto che la distribuzione di 80 Mbits su singolo terminale LTE mette giustamente in crisi anche il wimax ed il wifi. Non a a caso LTE sta per LONG TERM EVOLUTION del programma 3G/4G! TUTTAVIA, FINO A QUANDO NON SIA DISPONIBILE LA BANDA 700 Mhz, e fino a quando non si compia una vera rivoluzione tecnica nelle reti UMTS/HSDPA (e ci vorrà tempo, alla faccia della Cina), mi sembra poco credibile decidere di sbarazzarsi del Wireless Municipale.
Alfonso Fuggetta la pensa diversamente e si pone il problema della INUTILITA' del wi-fi cittadino. Mi sembra che i costi e i tempi della LONG TERM EVOLUTION si pongano, tuttavia, su scale temporali e dimensioni di business diverse; se le comunità municipali e le reti di servizi pubblici locali vogliono affrontare e risolvere problemi concreti devono comunque fare i conti con la creazione di infrastrutture wireless leggere (che poi non costano così tanto), alla condizione (per me ovvia) che siano accessibili e sfruttabili anche in logica LTE. Non ho una risposta così chiara e certa, e sto cercando di approfondire il tema...ma io sto piantando così tanti rami HIPERLAN/wi-fi di interesse pubblico, che devo preoccuparmi per forza delle tenuta e dell'evoluzione delle celle che stiamo disseminando nei territori. Credo che il punto di vista del CONSUMER per l'accesso a reti IP in mobilità sia una una visione parziale. E poi siamo proprio sicuri sui costi di Impianto e Gestione Operativa della LTE (CAPEX/OPEX)? Certo che i Signori delle TLC partono da numeri ben diversi e da scale operative di tipo globale. Stiamo a guardare, ma attenti ad altre forme di digital divide...il mercato vero è sempre quello contendibile, non quello congelato dagli interessi forti!

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6 apr 2008

Ben Hur ed io

Poche cose mi hanno condizionato l'adolescenza quanto la biga del povero Charlton Heston o le tavole dei 10 comandamenti del suo Mosè; forse soltanto per colpa sua sono stato un bravo boy scout fino ai miei 14 anni. Poi il Vietnam, il marxismo e la Fisica hanno fatto tutto il resto, fino a produrre i guasti che i miei 4 lettori già conoscono. Nè Star Wars, nè l'ICT mi hanno salvato: sono rimasto un cavaliere Jedi in erba che cerca di cavarsela senza precipitare nel lato oscuro.

Questo è un momento delicato," aprile è il più crudele dei mesi"....e l'anno scorso me la sono vista davvero brutta. Sono talmente "in forma" e ottimista che devo cercare di limitarmi, altrimenti stra-faccio e credo davvero di "cambiare il mondo". Questo è il mio lato oscuro, anche se a mia discolpa devo dire di credere sempre di stare sulla biga. Scherzi a parte, non c'è poi tanto da stare allegri, di questi tempi, anche se io lo sono!
Adesso porto Totò a sentire il comizio di Veltroni e approfitto del sole che è tornato.
PS: poi spiego che ci azzecca tutto questo con l'innovazione digitale (THIRD LIFE?)

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1 apr 2008

Agli appassionati di I-Phone

Questo qui a fianco è l'INSTINCT SAMSUNG, una specie di smartphone con tecnologia iTouch-like. Sprint Nextel, che diventerà il numero 1 della Banda larga americana wireless (si accettano scommesse!), lo ha già adottato come alternativa alla forte pressione dell'IPhone Apple. Ho recentemente discusso con alcuni amici se abbia senso o meno gettarsi a capofitto nello sviluppo di software per l'iPhone, approfittando della recente offerta di Steve Jobs (e fondi di investimento correlati). Già questi primi inseguitori mi confermano che la caccia allo sviluppo di un iPhone più semplice, più versatile e PIU' COMPLETO (oltre la tecnologia di touch per il consumatore felice...)è aperta!. L'idea del mio amico Marco è che anche le web applications più MISSION-CRITICAL abbiano più chance di successo (in condizioni difficili) con dispositivi tipo iPHONE. Rimango dell'opinione che la tecnologia Touch sensitive sia un bel gadget e che un palmare tradizionale Windows faccia già bene il suo figurone. MA VEDIAMO, MAI DIRE MAI, ne abbiam viste tante (di mode effimere ma anche di "rotture epocali"). Intanto, e non è un pesce d'aprile, domani mi arriva il mio nuovo MAC AIR.Così seppellisco sul mio vecchio ultraleggero VAIO quel bidone di VISTA e mi faccio una nuova partizione XP a fianco del MAC OS.. A dimostrazione che, oltre l'iPOD, sto prendendo sul serio anche la vecchia mela!

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Pesce d'aprile su new businesses

Qualche anno fa a Parigi ha funzionato bene l'olografonino, organizzato da SFR (Mobile/Voce): molti ci cascarono! Quelli politici sono molto più scoperti (Cacciari nel governo Berlusconi o Carla Bruni nel gabinetto di Gordon Brown). Roba facile...Oggi ho preso in giro un giovane amico ricercatore/promesso businessman nelle nanotecnologie (LE) dicendogli che MindtheBridgelo aveva selezionato per farsi consigliare da Marinucci (Google). Purtroppo ci ha creduto! Avevo anche pensato, però, di fare un pesce d'aprile ad un Grande Imprenditore amico, dicendogli che un importante Ente ci aveva convocato urgentemente per INDUSTRIA 2015 (per il Made in Italy, bando aperto...) domani a Roma... In meno di qualche microsecondo mi ha fatto una pernacchia... BUONE SINAPSI a tutti!

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