29 dic 2008

Orrore senza fine

Le rappresaglie di Israele a Gaza sono la manifestazione aberrante dell'impotenza politica di una cricca di politicanti corrotti. Nessuno mi toglie dalla testa che una simile risposta alle follie di Hamas è solo il frutto di una velenosa campagna elettorale "interna", per giocare a chi sa fare di più il "falco" in terra di Sion. Attoniti, si aspetta un minimo di resipiscenza delle "cancellerie" europee! Basta guardare le foto del NYT per capire che la spirale innescata adesso è la più pericolosa da 20 anni in qua.

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27 dic 2008

La Tigre Bianca


Da leggere assolutamente!
Prima di pensare troppo a Bangalore come frontiera dell'avvenire, almeno in Europa.
Una lunga lettera al presidente della Cina, che diventa una spietata autobiografia del nuovo imprenditore indiano, che si affranca dall'odioso sistema delle caste indiane, ma attraverso un gesto alla Dostoevsky...(che non racconto certo io adesso!). E' anche un romanzo impressionante sulla Luce e sulle "Tenebre" dell'Asia contemporanea.
Non voglio esitare ad enfatizzare il valore assoluto, etico, politico, letterario e sociologico di questa straordinaria opera prima che si legge d'un fiato: un libro che mi ha scatenato una tempesta di riflessioni e di pensieri, finalmente davvero profondi, sull'agenda "umana" di questo secolo, con un piglio filosofico e con tanto humour "cinico" che mancavano da decenni agli autori occidentali.
Un inquietante affresco su come avanza la globalizzazione dentro il mondo asiatico e su come dobbiamo avere il coraggio di riclassificare tante nostre presunte certezze etiche.
Il libro è una miniera di tante altre domande sul nostro tempo, sulle nostre convinzioni liberali, sull'Islam e sulla democrazia, sulla minacce alle nostre libertà politiche e sociali...Insomma una lettura obbligata PER PENSARE! E poi questo giovane 34enne sa scrivere!

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Stanford Research International (SRI): culla dell'innovazione


Ci sono pochi posti al mondo dove avvengono eventi rivoluzionari nel campo delle tecnologie e delle innovazioni che " vanno a mercato". Lo Stanford è QUEL POSTO! Nella mia umilissima esperienza SRI è sempre stato un mito, soprattutto per la sua esistenza in vita come Contract Research for NON FOR PROFIT R&D. L'esperienza dello Stanford è stata sempre una mia linea guida direttiva, condivisa con pochi altri compagni di viaggio in Europa (ai tempi dell'EACRO e ... quando tentavamo di ridare un senso ai Parchi Tecnologici negli anni '90), nel finora vano tentativo di rimettere con i piedi per terra un sistema di ricerca ottocentesco come quello tedesco-italiano...che viaggia sempre sugli onori accademici a testa in giù.
Sia le scelte di Obama, sia un post di Beppe Caravita mi richiamano alla mente lo SRI per via delle batterie verdi agli ioni di litio. La ricerca sulle batterie elettriche per le automobili di nuova generazione è iniziata lì... ed oggi per fortuna l'industria americana se ne ricorda e chiede a Obama di mantenere negli USA il know how necessario per reinventare l'AUTO.
Anche la Fiat potrebbe ricordarsi dei tempi eroici del CRF e rispolverare più di un progetto. Fa ben sperare l'ipotesi di vedere la 500 elettrica in giro per Torino da luglio prossimo ( con il nome e il colore ben augurante di Philla). COMUNQUE, SE SI VUOL AFFRONTARE UN NUOVO INIZIO, IN TANTI ALTRI CAMPI DECISIVI, BISOGNA CHE LE MIE TRUPPE IMPARINO A LAVORARE CON GLI INGEGNERI DELLO SRI.

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24 dic 2008

Buon Natale, piccola ballerina!








Dovremo valutare anche queste prestazioni...

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23 dic 2008

I regali di Industria 2015

Confesso di nutrire molti sospetti sulle graduatorie di Industria 2015, soprattutto di quelle sulla Mobilità Sostenibile (che potete trovare sul sito del programma). Vedo un'encomiabile estensione dei partenariati industriali a PMI financo sconosciute (e spero che non siano solo bluff!), troppa ricerca accademica che "non pubblica su riviste straniere", i soliti noti "primi attori" del panorama nazionale (e ci mancherebbe!), ma il dato che più mi sorprende è la fantastica corsa verso la R&S in Trasporti e Logistica di aziende ICT pugliesi abituate più alla sanità che ai binari o agli interporti. Sarà che qualcuno in Puglia vuole occuparsi di "safety", e qundi di lavoratori a rischio di andare in ospedale...ma davvero vedo crescere molta confusione. La scommessa "critica" di Industria 2015 mi induce a riflettere anche sul post di ieri di Alfonso Fuggetta, in materia di sostegno pubblico all'innovazione.
Alfonso ha citato uno studio sui fondi pubblici destinati alla R&S anche in USA per testimoniarne la grande necessità generale un po' da per tutto nel nostro Occidente "sperduto". Di questi tempi mi sembra doveroso spendere qualche $ in più delle tasse anche là dove i valori assoluti di investimenti privati sono sensibilmente più alti...Ma proprio le note citate dal prof. Fuggetta segnalano giustamente qualche problema, in merito alla possibile e temuta sovrapposizione di fondi e di ruoli finanziari/decisionali di più agenzie USA verso gruppi di ricerca che fanno più o meno le stesse cose:

.....three major, interconnected weaknesses. First, the system carries decentralization to an unproductive extreme. Under current arrangements, it is entirely possible that five different government agencies might be supporting 30 different teams of technologists working on an identical problem without a full awareness of the duplication of efforts. This situation is a particular problem if different groups are unable to learn from each other in a timely fashion.


Ecco a me sembra che questo "errore" sia attivamente perseguito nel "nuovo" approccio nazionale di Industria 2015, con un'evidente gara a fare tutti un po' di tutto, alla faccia delle "masse critiche" di cui si parlava ai tempi di Bersani. Spero di sbagliarmi, ma sarebbe stato molto più saggio separare con maggiore nettezza i temi focali del lavoro di industrializzazione strategica, in modo da evitare qualche evidente duplicazione. A meno che i contributi finanziari alla R&S siano soltanto dovuti per evidenti ragioni cicliche... e che non sia il caso, allora, di piangerci addosso: meglio, sempre, che il convento passi qualcosa a qualcuno...la qualità sperata torna ad essere un optional.
Quella scarsa competitività internazionale che ci rimane in Italia, in qualche settore peraltro non banale, ha sempre bisogno di supporti pubblici (e su questo sono d'accordo!); ma si compete, alla fine, soltanto sui prodotti e servizi realizzati in ottica di mercato!

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18 dic 2008

ITS e Infomobilità: parte il SITIP



Venerdí 19 dicembre ore 9.30,
Terminal Crociere 2° piano,
Porto di Bari


Interverranno:

° Mario Loizzo, Ass. Trasporti e vie di comunicazione Regione Puglia
° Carlo Dellino, referente SITIP Regione Puglia
° Verio Massari, consulente Regione Puglia
° Edoardo Celiberti, project manager SMA spa
° Vincenzo Aita, Europarlamentare
° Vincenzo Lavarra, Europarlamentare


Conduce:

° Maurizio Mannoni, giornalista e conduttore RAI

Mi sembra giusto darne comunicazione ai miei 4 lettori.
Io la farò molto breve, ma cercherò di far capire a chi viene che il progetto APRE una strada ambiziosa per sistemi di infomobilità più innovativi e assoluatmente necessari in vista della ripresa CHE VERRA' e per la quale è meglio prepararsi oggi!

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13 dic 2008

Moretti, il ferroviere...

(Foto dal blog lindaserra.wordpress.it)


Il super-attivismo dell'AD del Gruppo FS è stellare in questi giorni...Inaugura frecce rosse della TAV tra Milano e Bologna, esonda come il Tevere in tutti i talk show Tv e radiofonici, si incazza contro i vizi demagogici dell'Italietta che si sparla addosso e non capisce i grandi benefici della TAV. Insomma l'ex capo della CGIL Trasporti (..lo era già ai tempi di Necci, quando ne era contemporaneamente un dirigente tuttofare) tracima da per tutto: si esalta per il coronamento della "sua" TAV, taglia i nastri alla Stazione di Milano, sfotte i pendolari e le Regioni che non se ne curerebbero abbastanza, aumenta le tariffe e invoca ogni anno i soldi di Pantalone perchè, altrimenti,- lui "minaccia"- si dovrebbero portare i libri delle FS in Tribunale...insomma si comporta come il più classico dei boiardi di Stato. Deve anche essere un po' schizzato, perchè ieri si è esaltato nel dire che lui intende togliere il 60% dei passeggeri alla CAI sul Roma-Milano. Speriamo per l'AD "più rosso" di Italia che Berlusconi non si incazzi: i monopoli e le rendite - perbacco - vanno garantiti! Quanto ai monopoli "di tratta", io vorrei proprio capire se la TAV (una volta che sia finita la FI-BO) è un servizio pluralistico di "equal access" per tanti potenziali concorrenti, o un'altra vacca da mungere! Che differenza ci sarebbe allora tra gli slots concessi esclusivamente alla CAI e i servizi TAV passeggeri dati al duopolio emergente Trenitalia/Montezemolo? Nessuna in realtà: soltanto, come al solito, un depredamento organizzato dei consumatori "ricchi" italiani..

Bene, Moretti è in grande spolvero: completa il sogno di Lorenzo Necci (uno che, dopo tutto, l'ha ispirato e protetto) e vuole perfino monopolizzare la logistica italiana, tornando a far muovere le merci sui binari. Peccato che quest'ultimo disegno abbia bisogno di reti regionali intermodali e di una serie di servizi meno eclatanti della freccia rossa, di tante soluzioni di "ultimo miglio" efficienti, di servizi ferroviari anche lenti ma che vadano lontano (come ricorda sempre il prof. Marco Ponti le ferrovie private USA hanno garnde successo a 30Km/h di media!). Peccato che i pendolari siano in rivolta in tutta Italia, che le Regioni si affannino a negoziare investimenti sulle reti locali, che la Puglia si arrabbatti come può a discutere sulla TAV/TAC anche tra Napoli e Bari... Insomma a me sembra che l'ing. Moretti abbia fatto davvero ben poco (dopo Necci): comunque bravo! Almeno la TAV più costosa del mondo (anche quella in pianura e senza vincoli archeologici) è stata inaugurata a tratte...
Lorenzo Necci, di cui ho apprezzato il senso della visione strategica e di sistema (quelle tre volte che ho parlato con lui di Infrastrutture e Servizi), dall'aldilà sarà contento. Io sto con lavoce.info e con Marco Ponti su tutte le questioni ferroviarie e logistiche di questo benedetto paese, e per dirla tutta, con sincerità: con tutto quel che ci è costato da 20 anni in qua, ci mancherebbe che Moretti non tagli i nastri e non faccia i completamenti dovuti.MA QUANTI SPRECHI! Ecco suggerirei, allora, al "compagno Moretti", ex CGIL, un pò più di "understatement", un po' meno trionfalismo, un certo senso della misura... o si crede davvero Napoleone? Non era Andreotti, altro padre della patria, a dire che le FS non erano riformabili? o che era pazzo chi ci provava? Non ricordo bene, ma a me sembra che Moretti stia avendo un delirio di onnipotenza e che questo lo renda davvero molto nervoso; a microfoni aperti in radio, quando qualche pendolare protesta, il bravo ferroviere si impenna un po' troppo...

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I 5 punti di Marchionne


Una filosofia dove il merito prevale sulle conoscenze, la leadership sull'autorità, la ricerca dell'eccellenza sulla mediocrità, lo spirito competitivo su una visione egocentrica e l'affidabilità sulle vane promesse.


Così Sergio Marchionne nell'incontro di fine anno con i dirigenti Fiat, annunciando un 2009 molto difficile, ricorda che i 5 punti chiave della strategia della nuova FIAT serviranno a sopravvivere e a rilanciare l'azienda. SOTTOSCRIVO COMPLETAMENTE!

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10 dic 2008

L'ITS portuale pugliese agli Open Days di Bruxelles


Collaudato il Sistema Informativo Telematico Integrato Portuale pugliese, inizia adesso la fase di esercizio in campo. E' stato presentato a Bruxelles agli Open days 2008, la settimana europea delle Città e delle Regioni (nella sezione Trasporti), riscuotendo molto interesse. Sul filmato iniziale di ADMINISTRA, che ho linkato sopra, troverete qualche semplice spiegazione delle maggiori funzionalità (oltre le interviste all'ing. Carlo Dellino e al presidente Vendola). Ieri è stata la volta anche del Parlamento Europeo: ancora una volta un buon successo di "ascolto" e tantissima attenzione, anche commerciale!
Si tratta di una best practice importante nel quadro degi ITS (intelligent Transport Systems) europei. Finanziato dal PON Trasporti 2000 - 2006 e realizzato dalla Regione Puglia, di concerto con i tre porti nazionali della Regione, il progetto è stato realizzato dalla SMA, con la collaborazione di Digigroup e Sintra. Ne sono stato il felice progettista, e tornerò quindi a descrivere il sistema (variamente annunciato da tanti post di questo blog, ...ma finora sommessamente: preferisco parlare delle cose quando finalmente funzionano!).
Anzi pubblicherò in Slideshare la mia presentazione nel Porto di Bari del 19 prossimo.
Finisce la fase della posa delle fondamenta, ma il sistema è destinato a far parlare molto di sè come Nucleo essenziale di un vero ITS multimodale, in grado di gestire la Mobilità Sostenibile complessiva nel territorio pugliese. Come dicevo qualche post fa, i buoni progetti durano ed evolvono soltanto se animati da una strategia che guarda lontano!

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8 dic 2008

Troppa prudenza con l'Iphone: ho sbagliato!


Confesso di aver sbagliato! Almeno in parte...Dovendo scegliere un palmare GPS per Polizie Locali ho avuto paura di orientare le scelte di acquisto verso un telefono così "fighetto" ed ho optato "prudentemente" sulla marca più blasonata del mercato Windows Mobile. ERRORE! L'Iphone, dopo gli aggiornamenti del firmware 3G, è il miglior telefono/PDA, favoloso con le email e superlativo con il suo GPS, che dà molta polvere a tutti gli altri. ED E' OVVIAMENTE INSUPERABILE E VELOCE AL TOCCO. Quindi altro che eleganza e design come primi aspetti di successo! Funzionalmente l'Iphone è una scheggia, e PER DI PIU' HA UN PATRIMONIO CRESCENTE DI APPLICAZIONI, INCLUSE ORMAI I NAVIGATORI "PARLANTI" tipo il XGPS qui a fianco (mentre Tom Tom si prepara..). Insomma ho sbagliato, in questo caso, per mero spirito di conservazione. Il PDA che andrà in mano agli agenti di Polizia Municipale, per carità, è un ottimo prodotto professionale, ma a volte bisogna aver più coraggio. L'applicazione webGIS di censimento e osservazione attenta della sicurezza territoriale la faremo con software Open Source su Windows Mobile, lato client e poi con PostGIS su Server, ma avremmo egualmente potuto lavorare con le iPHONE APPS! Certo, evvero, i vigili potrebbero però distrarsi troppo facilmente con un'applicazione come questa sul Cinema...che a me piace davvero tanto!
Con la quale si possono vedere anche i trailer dei film in programmazione!

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7 dic 2008

Onestà intellettuale sulla proroga al 2009: i buoni progetti non finiscono mai.

Continuo a sostenere le mie ragioni e le mie tristezze sulla proroga al giugno 2009 dei QCS 2000-2006, come ho anche scritto su Facebook, ma certo non sono Tafazzi! Dato che qualcuno ha aggiudicato gare e lanciato progetti complessi di ICT solo dopo l'inizio del 2007 , QUINDI FUORI TEMPO MASSIMO, si vorrebbe almeno una buona "social conspirancy" per recuperare bene il tempo perduto (da chi?) nell'interesse generale. Senza rinfacciarsi reciprocamente colpe e disfunzioni tra Amministrazioni e appaltatori (che contrattualmente sono stati forzati nei fatti alla buona volontà in varie "mission impossible").
Resta il fatto che chi i progetti li deve eseguire davvero, desidererebbe a maggior ragione un ceto politico amministrativo capace di evitare per tempo le proroghe e di comprendere davvero sul campo, ORA, le difficoltà operative di chi si deve ammazzare per raggiungere i risultati attesi in tempi molto stretti. Soltanto in pochi casi illuminati vedo questa responsabilità nelle amministrazioni coinvolte; in altri rimane la spocchia arrogante (tipica soprattutto dell'ignoranza e della conseguente paura) di chi si diverte a manifestare preconcetti e a esibire un preventivo disprezzo del lavoro d'impresa. "Solerti" funzionari (poco indipendenti) che si fanno convinzioni sbagliate (o spesso se le fanno dettare dalla politica politicante) sosterranno sempre di aver ragione di sospettare della qualità e dei risultati anche contro ogni evidenza operativa. Si piccheranno sempre di aver ragione loro e torto coloro che producono, magari muniti di apposito esperto "monitoraggio"... Il loro problema è salvarsi il deretano, a prescindere!... poi di ciò che avviene davvero non gliene frega niente, vogliono soltanto rimarcare che i tempi contrattuali vanno rispettati, anche quando ti hanno "estorto" una firma di avvio dei lavori molto, ma molto più tardi, del previsto.
Per fortuna queste nevrosi più o meno riconducibili alla cattiva politica (per non pensare al peggio!) sono minoritarie o si devono curare solo con adeguati psicofarmaci. Il guaio è che la somma di queste burocrazie irresponsabili e senza qualità produce APPUNTO l'incapacità di spendere bene e il giusto nei tempi programmati: anche perchè questa tipologia di dirigenti pubblici tra i diversi livelli amministrativi coinvolti produce fatalmente l'EMERGENZA CONTINUA e LE PROROGHE PERMANENTI (nel Sud è così da quando ho avuto il ben dell'intelletto).
MI INTERESSA, PIUTTOSTO, IN OCCASIONE DI TALE AGRODOLCE PROROGA DEI FONDI STRUTTURALI SEGNALARE PER TEMPO UNA COSA RAGIONEVOLE ALLE PERSONE SERIE (che pur pochine, per fortuna ci sono, con qualche migliore responsabilità operativa in certi comparti della Regione e in diversi Comuni): i buoni progetti non finiscono mai, terminano soltanto alcuni stadi naturali del ciclo di vita delle buone iniziative pensate e costruite per durare ed evolvere.

E' il caso evidente di un sistema di trasporti multimodale intelligente nei porti pugliesi, del sistema di servizi in rete wireless del PIT2, di tanti altri moduli funzionali di servizi di sicurezza territoriali, di molte delle infrastrutture ICT alle quali ho lavorato duramente in questi ultimi 3-4 anni (evvero, con vari ruoli "dirigenti" che non sono sempre stati graditi agli invidiosi e ai tirapiedi). Bene, questi progetti - ahimè per i miei antipatizzanti - sono il sale di una terra che si rimette in movimento, ed io non ho alcuna intenzione di veder chiudere i cantieri. I BUONI PROGETTI NON DEVONO FINIRE MAI, MA VANNO CURATI E GESTITI PER IL FUTURO! Anche le dannate proroghe possono servire allo scopo! O sarà così o i buoni progetti con le proroghe saranno fatti morire (si rifletta, una volta tanto, seriamente, sulla gloriosa passata stagione dei parchi scientifici... un esempio clamoroso sul quale io avrei tanto da dire!)

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6 dic 2008

Nord Barese wireless a confronto con Venezia in fibra e senza fili


Vincenzo Zaccaro, Sindaco di Andria e Presidente del PIT 2




Il PIT2 è un'area di 14 Comuni del Nord barese con circa 600.000 abitanti (da Bitonto a Molfetta, fino alla sempre "nascente" provincia Barletta-Andria-Trani, che prende tre Comuni al Foggiano) nei quali da gennaio comincerà a funzionare la più grande rete wireless municipale del Mezzogiorno. I servizi in rete "municipali" (o pubblici) del Sistema Digitale Nord Barese (SDNB) sono particolarmente orientati alla Videosorveglianza e alla Sicurezza Territoriale Integrata, ma anche a fornire una gamma di servizi multimediali in una vera Intranet a Banda Larga tra le Amministrazioni (tutta wireless, anche perchè una certa INFRATEL SpA dello Stato Italiano, che aveva promesso tanta fibra in giro per la Puglia, ma anche con tanti soldi della Regione e del CIPE, nel frattempo s'è squagliata..(ergo, domando: come per il CNIPA, si va a CHI l'HA VISTO?). Il progetto è davvero molto ambizioso, e ci lavoro dal 2006. Abbiamo esplicitamente rinunciato al can can mediatico sui "cantieri in corso", volendo ottenere sul campo - prima di suonar le trombe - il totale collaudo di un'infrastruttura piuttosto complessa e articolata (e per di più realizzata con poco meno di 4 Milioni di Euro). Ma ieri la Repubblica enfatizza, invece, l'annuncio di un progetto ibrido (fibra e wifi) a Venezia per i primi mesi del 2009, di scala economica sicuramente più ampia, e mirato alla fornitura di accesso "gratuito" a Internet per la cittadinanza e per i turisti in Laguna. Un intervento ancora in corso e di cui mi permetto purtroppo di vaticinare il probabile fallimento, anche con qualche sofferenza "ideologica": perchè ancora una volta altre Amministrazioni si avventurano, senza studiare le esperienze mondiali già fatte (per non dire del Codice delle Comunicazioni italiano), verso la perdita di un sacco di denaro pubblico nel vano sogno di pagare Internet a tutti (per quanto tempo?), come se l'Amministrazione si dovesse mettere in concorrenza con i proprietari dei bar, dei pub e degli alberghi che in tante città del mondo (ma certamente!) offrono analogo servizio. Il nostro Nord Barese Wireless, con la ragionevole possibile eccezione di qualche hot spot pubblico dove la politica abbia deciso diversamente, ha studiato un po' di più, e forse meglio, tecnologie, norme e situazioni gestionali adatte a rendere stabile e sostenibile per almeno 10 anni l'iniziativa. Intanto abbiamo deciso (e questo noi comprende certamente il Presidente del PIT2, i Sindaci dell'area, e soprattutto la Dirigente dell'Ufficio Unico del PIT2, Maria Luisa Caringella, una che a differenza di tanti altri RUP "pugliesi" il diritto amministrativo pubblico lo conosce davvero) che, visto il dettato dei codici europei e nazionali, non dovevamo neanche pensare di scimmiottare direttamente un INTERNET PROVIDER, o costruire altre nuove società di servizi pubblici locali, quanto creare una Concessione di servizi ad Operatori di mercato. Secondo punto: la concessione delle infrastrutture wireless realizzate con fondi pubblici deve retribuirsi sul mercato PRIVATO/PUBBLICO e sviluppare la rete, in condizioni di totale neutralità tecnologica e garanzie di EQUAL ACCESS anche per altri, puntando ad un ritorno cumulativo di royalties ai Comuni concedenti (che poi le re-investono nel miglioramento della rete e dei servizi stessi); e tutto questo senza alcun onere manutentivo sui Comuni proprietari, dato che questi costi se li assume il Concessionario, in diminuzione degli oneri/prezzi di concessione. Terzo punto essenziale: la rete è "muni-wireless" ma simultaneamente aperta allo sfruttamento commerciale da parte del Concessionario, ciò che semplifica seriamente gli insormontabili problemi organizzativi e tecnici che tutte le esperienze analoghe in Italia hanno incontrato (da Milano e Roma wireless a Firenze ed oggi a Venezia), allorchè si pronuncia la magica parola "gratis" per l'accesso. Insomma, se perfino Google a San Francisco e centinaia di città nordamericane hanno cambiato rotta sul wi-fi a gratis, ci sarà pure una serie di ragioni valide, o no? Lo dico io che ancora volentieri cavalcherei l'ipotesi di una distribuzione wireless universale sulle frequenze analogiche lasciate libere dalla vecchia TV (per intenderci un OBAMA DREAM!). Non credo che VENEZIA wireless sarà tanto più "fortunata" del Nord Barese, e forse un confronto tra le diverse esperienze (non solo tecnologiche) potrebbe giovare a noi tutti. A Milano, apparentemente la città più cablata d'Europa, e quindi meno avida in teoria di banda larga, lo stesso progetto Wireless "municipale" (c'è anche lì!) avanza in mezzo a tante simili difficoltà organizzative e guiridiche, certo non tecniche, perchè nell'attuale contesto di mercato (dove peraltro non sappiamo davvero se il wimax ce la farà mai ad arrivare) prevale paradossalmente un approccio molto pigro, anti-ecologico e dissipativo come l'ADSL su rame. Insomma le chiacchiere sono tantissime, la confusione politica è grandissima, e la speranza "rivoluzionaria" del wireless rimane - giustamente a mio avviso - una pragmatica questione di chi paga. Quest'estate a San Pietroburgo non c'era canale ove andassi che non fosse liberamente ben wi-fizzato, ma appunto a carico di singoli privati volenterosi (e nella città natale di Putin). Quando invece è il Sistema Pubblico a doversene far carico, bisogna pensarci bene e accuratamente... A parte la tecnica sulla quale tornerò presto, il Nord Barese - a mio avviso - farà presto scuola!

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2 dic 2008

Napolitano sulla scomparsa del sud

Io sono cresciuto nel PCI di Giorgio Napolitano e Giorgio Amendola: quindi mi aspettavo che prima o poi il Presidente facesse l'intemerata che ci meritiamo tutti, qui nel Sud.
Ha detto con fermezza tipica di quella grande scuola di politica e morale che FU il PCI:
"Se ci si sottrae all'esercizio di responsabilità per quello che riguarda l'amministrazione della cosa pubblica non si hanno poi i titoli per resistere alle interpretazioni, anche le più perverse, del federalismo fiscale"
E' quanto con fatica dobbiamo ancora ottenere: un'amministrazione agile ma rigorosa, capace di andare al sodo e di non farsi irretire dai tanti politicanti che ci campano a sbafo (in tutti gli schieramenti), un'amministrazione senza paura ma con piena coscienza civile degli obiettivi di sviluppo, meno piagnona, meno fanullona, più studiosa, meno "pigra". I politici contano molto, ma ancor di più dobbiamo chiedere ai funzionari, ai quadri e ai dirigenti delle diverse macchine pubbliche: che abbiano soprattutto loro un sano scatto d'orgoglio. DICO QUESTO NEL GIORNO IN CUI SI ANNUNCIA UFFICIALMENTE LA PROROGA A GIUGNO 2009 DEL QUADRO COMUNITARIO DI SOSTEGNO PER IL SUD (2000- 2006): non vorrei vergognarmi più, COME TUTTE LE VOLTE, di un sottoutilizzo dei fondi UE e delle terribili corse che si fanno per arrancare, dopo anni di intollerabili inerzie verso obiettivi di "innovazione" mal pensati, mal progettati e che spesso invecchiano sotto i nostri occhi sgranati e "basiti"....ma che si riversano a scaricabarile sulle imprese e sui cittadini onesti che vogliono cambiare questo Sud addormentato! Ho detto ieri a una giovane "compagna" del PD che ci vorrebbe davvero tanta nuova grinta dorsiana: nel senso che ci vogliono donne e uomini "con le palle"...a volte anche, come già ci insegnava Giorgio Amendola - quando ancora io facevo l'ingraiano scontroso - , capaci di rimettere in discussione principi dogmi e certezze teoriche sull'economia e sul lavoro che non servivano e non servono ad altro che a confermare la comoda posizione di un'opposizione che non vuole misurarsi con il governo del cambiamento.

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Ontologie semantiche "fumose"...

Grazie a Facebook ho "riscoperto" e ripreso a leggere Guido Vetere (IBM) e il suo blog su NOVA24Ore. Se si perlustrano le sue ricerche più recenti, si capisce che è davvero molto scettico sulle "ontologie" di cui parlavo solo qualche giorno fa. Lui preferisce il termine più sobrio di "ideologie" semantiche, dato che rileva ancora tanta confusione sugli stessi termini da adottare in modo appropriato.
Scrive, suggestivamente, Guido, in questo post che cito, dei linguaggi informatici e del loro grado di supporto al dialogo tra sistemi automatici, sulla capacità delle macchine di "comprendere" gli universali...ma il suo monito sullo scetticismo semantico mi era già ben noto:

A causa del carattere soggettivo e invisibile dell’interpretazione, la
semantica è da sempre un problema per linguisti e filosofi - ed ora anche per gli informatici
Nella storia del pensiero linguistico, lo scetticismo semantico è la
posizione di chi crede che la semantica sia ovvia o ineffabile e che, in ogni caso, sia meglio tacerne
Anche nell’ICT, vi è chi crede che:
– Dati due schemi di metadati (es. relazionali), la loro corrispondenza
(mapping) si ricava banalmente dalle etichette e dalla struttura
– Il mapping tra schemi eterogenei nei sistemi di integrazione è un
problema dei programmatori
– Pubblicando ontologie e descrizioni di servizi la semantica viene da sé


Insomma: dibattiti del nostro tempo, in salsa informatica. Eppure il futuro del Web è, deve essere, semantico, c'è davvero tanto da fare...forse bisognerebbe seguire un po' di piu' le ricerche di Guido in questo campo, e soprattutto nell'egov, dove altrimenti vedo crescere tanta fuffa.Invito a rileggere per una semplice spiegazione del web semantico "a farsi" questo suo articolo.

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