30 ott 2009

La carta ha un futuro!


Sto cercando di capire come funziona! Gli OLED (Organic LED) già stupiscono, perfino i neofiti, nelle prime dimostrazioni della ROLLTOP:



Se volessimo il nostro National NanoTechnology Lab (NNL), assieme all'Università di Lecce, potrebbe produrre ulteriori meraviglie. Il distretto tecnologico di Lecce o pugliese, se volete, ha molto da dire e da fare, sotto la guida di Roberto Cingolani. Per vedere meglio ciò che spero continuino a fare, pur nella penuria dei mezzi assicurati alla Ricerca nazionale (e regionale), guardate un pò anche qui.

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27 ott 2009

Un guru radicale ed eretico per Bersani



Io so che il compagno Bersani è l'unico possibile segretario del PD che possa avere il coraggio di affrontare alcuni dei temi caldi ed eretici dell'agenda democratica del mondo intero. Ed è per questo che, grazie a TED, gli dedico 15 minuti di una "grande testa" come quella di Stewart Brand. Un altro grande vecchio,proto-ambientalista, fondatore di Comunità telematiche (il mitico Well), stupefacente innovatore, che così come Patrick Moore, fondatore di GREENPEACE, torna a dire la verità sul fatto che soltanto il Nucleare salverà il pianeta. Alla faccia di tanti, troppi, loro esegeti verdi abituati a sbraitare imbarazzanti e falsi luoghi comuni, senza il coraggio di affrontare le difficili sfide del futuro.
Brand ha scritto da poco “Whole Earth Discipline: An Ecopragmatist Manifesto” che afferma 4 eresie importanti: 1) l’urbanizzazione delle megalopoli non è un mostro ingestibile, e tanto basta per sfidare la nostra capacità di innovazione cilturale, scientifica e politica; 2) l’energia nucleare è - paradossalmente - l'unica energia ecocompatibile con la Terra 3) gli O.G.M. alla fine serviranno a sfamare l’umanità; 4) la geo-ingegneria e qualunque tecnologia adatta a modificare il clima va incoraggiata e non trattata, anche dai governi, come se si dovesse scatenare ogni volta il genio del male

So che questo è un regalo al veleno per il neo-Segretario: è talmente impopolare parlare di cose serie nella Italietta di oggi!.. Però è anche vero che, oltre le lenzuolate (che pure servono e serviranno ancora!), bisognerà affrontare (senza le solite paturnie e isterie di "sinistra") alcuni temi decisivi come il nucleare. Anche per non lasciare soltanto alla destra l'eco-pragmatismo di cui ci parla Stewart Brand

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Virtualizzare Windows 7 e magie del cloud computing


Da CNET TV prendo questo semplice video HOW TO (in inglese, purtroppo) per spiegare come mi sto comportando io personalmente con Windows 7. Semplice: monto gratuitamente il VIRTUAL BOX della SUN sul mio MacBook e, come da istruzioni video, virtualizzo a gratis una nuova macchina Windows7.
Questo pretesto dell'attualità Microsoft in realtà mi serve a raccontarvi due cose ben più strategiche (di Windows 7, per quel che ho visto finora, non c'è davvero nulla che mi abbia colpito e che non io non faccia meglio già da tempo con MacOSX o UBUNTU). La Prima: la virtualizzazione di più macchine operative su un solo desktop è in sè la riprova dell'estrema potenza e semplicità logica dell'approccio SUN all'informatica del XXI secolo. Brava SUN! Mi rendo conto che è un duro colpo per chi come PARALLELS occupava importanti posizioni di nicchia per gli utenti Mac che avevano bisogno a volte degli ambienti Windows, ma facendosi pagare.. adesso è una realtà la virtualizzazione del sistema che ti serve "a domanda"!
La Seconda: checchè ne pensino i sistemisti aziendali, sempre conservatori come all'epoca dei camici bianchi nelle vecchie sale EDP, il cloud computing (di cui in fondo il VirtualBox è un'istanza applicativa) è destinato a STRAVINCERE. L'utente medio futuro dell'informatica avanzata, cui bisogna pensare, è una persona o anche un professional che si connette alla NUVOLA e vi trova dati, documenti, musica, album e SOFTWARE: quello che gli serve, quando e come gli serve. LA RETE E LA NUVOLA POSSONO GIA' FAR QUESTO. E con qualche accorgimento sulla sicurezza (tema tanto più sensibile per chi già oggi nelle aziende si rifiuta - in media - di creare reti INTRANET private, efficaci e con accesso remoto qualunque esso sia , fisso o mobile), anche le Organizzazioni possono beneficiarne con grande soddisfazione.
Penso davvero a tutte le Organizzazioni, anche quelle Pubbliche!
PENSATE COME SAREBBE DIVERTENTE FARE UNA NUVOLA DI EGOVERNMENT NAZIONALE, CHE SPAZZI VIA TANTE INUTILI APPLICAZIONI COMUNALI, REPPLICHE INFINITE DEL NULLA...
Il Cloud Computing parte da un semplice assunto, che dai primi anni in cui fu formulato (all'epoca primitiva del fallito lancio del net-computer, più di un decennio fa) consiste nell'idea di avere il tuo word processor, la tua applicazione "complessa", tutta la tua suite di strumenti sempre a disposizione e on-line.
Se poi ci aggiungete la voglia e/o il bisogno di avere una macchina MAC o WINDOWS o LINUX a seconda dei casi (con la virtualizzazione appunto!) il gioco è completo.
Ecco perchè Google e SUN hanno già vinto, qualunque cosa accada al vecchio Bill!
E allora mi domando: quanto tempo ci vorrà per portare il cloud computing nella PA italiana? Scommetto che gli oppositori si annidino significativamente nell'attuale offerta di Applicazioni ICT per la PA locale: che ne sarebbe dei loro prodotti, e chi potrebbe organizzare i nuovi servizi " a nuvola"? Meditate gente!

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25 ott 2009

Relazioni esponenziali



E' da un pò che non scrivo, o non ne ho molta voglia, ed oggi improvvisamente guardando un post citato dal Quinta ho capito bene perchè.
Questa Jessica Hagy che ha schizzato una nuova "legge" fondamentale..come quella di Murphy, ci prende..eccome!
In effetti il problema mio (e nostro) sarebbe quello di appiattire e prolungare il più possibile la valle della curva: nel lavoro, nella politica, nella vita personale.
All'inizio la conoscenza ti porta, infatti, a qualche certezza; ma è un dato dell'evoluzione stessa (della natura, della cultura, della scienza e della storia) che ben presto la nuova conoscenza o anche solo tanta informazione in più ti mandi rapidamente di nuovo in tilt..
In realtà bisognerebbe immaginare dei cicli sinusoidali spostati sempre più a destra sull'asse dell'informazione. MA, AHIME', NON SI PUO' DIR QUESTO DI TUTTI GLI UMANI.
Ad un dato momento del nostro tempo storico o biografico c'è un punto ottimo di "chiarezza" che rischia solo di peggiorare con l'aumento delle informazioni sullo stato del mondo (o dei nostri vicini, affini, compagni, ecc. ecc.). Guardatela anche voi questa curva e rifletteci su!
CON UNA MIA RACCOMANDAZIONE PROVOCATORIA E " BRECHTIANA": SIA LODE AL DUBBIO! Qualche esempio odierno: se anche - ad es. in politica - dovessimo apprendere qualcosa di più dell'Italia, magari grazie a BERSANI, è ben scontato che i nuovi "comandi" del Partito Democratico sarebbero comunque ancora ben confusi. Qualche volta vivere nella Confusione o nei Dubbi ha anche i propri vantaggi, compensati dal piacere di saperne di più o di "sperimentare" : lo potrei dire delle Onde Gravitazionali, delle Teorie del caos, o perfino ,nel privato, di eventuali eccessi comportamentali volti alla conoscenza trasgressiva del piacere. Non è capitato forse anche questo all'ex Presidente della Regione Lazio? SIA LODE, QUINDI, AL DUBBIO E ALLA CONFUSIONE!

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16 ott 2009

Impressioni "telematiche" da Torino


All'ITN 09 di Torino mi sono convinto di una cosa, che avevo già percepito prima.
Il mercato dei sistemi di trasporto intelligenti (ITS) è ancora nella sua infanzia, ma non certo per colpa delle tecnologie (che sono ricche e abbondanti, a volte perfino troppo mutevoli e pervasive, come al solito).
C'è bisogno di uan regolazione organizzativa forte, a favore dell'interoperabilità delle soluzioni esistenti, da parte dei vari "padroni" delle infrastrutture di mobilità.
Proprio per questo condivido con il presidente della MIZAR, prof. Vito Mauro, un certo ragionevole ottimismo: si spalanca davanti a noi - se c'è la voglia-, un mercato di ragguardevoli dimensioni, soprattutto all'estero. Infatti MIZAR sta lavorando a Bucarest, a Rabat e a Trondheim per quei sistemi di Controllo della Mobilità Sostenibile, per i quali ci danniamo l'anima qui in Italia.
Approfondimenti, prestissimo, su ADMINISTRA.IT

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11 ott 2009

Batterie radioattive e scooter ecologici italiani


Tutti i giornali del mondo hanno dato ampio risalto alla notizia che il Dr.Jae Wan Kwon dell'Università del Missouri ha annunciato il deposito di un brevetto per l'impiego di semiconduttori liquidi (anzichè solidi) per raccogliere il calore e l'elettricità generata dal decadimento di isotopi radioattivi. Che esistessero batterie nucleari basate sul decadimento radioattivo era stranoto in diversi campi applicativi (spaziali, soprattutto); il dott. Kwon pensa, ora, che sia meglio nano-tecnologizzare il "collettore" del calore radioattivo (in pratica: produrre una banale termocoppia "liquida", che generi elettricità da calore).
Ebbene, essendo ben noto ai miei lettori che sono un nuclearista/ambientalista convinto, almeno per quanto riguarda le reti elettriche di potenza che finalmente NON BRUCINO FOSSILI, su questa rivoluzionaria "scoperta" del Missouri mi permetto, INVECE, di gridare allo scandalo. E lo dice appunto uno come me che non grida all'untore ogni volta che si parla di atomo. Ma come può venire in mente di portarsi addosso, nel cellulare o in ogni altro e-pocket, una sorgente di radioisotopi? Capisco che si possa farlo (in alcuni casi e con molte cautele) nel caso di alcuni pace-maker, ma perchè pensare di bombardare l'umanità con radio-isotopi liberi A GOGO'? Da quel poco/molto di fisica che ricordo l'energia liberata dal decadimento (alfa/beta) è davvero relativamente molto (troppo) alta.
Mi sembra una notizia da monitorare con molta attenzione: c'è qualcosa che non quadra!
Invece, se si vuole davvero fare un balzo nell'ecologico spinto e MADE IN ITALY andatevi a guarsare lo scooter OXYGEN che abbiamo l'onore di progettare e produrre (per adesso) a Padova.....

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10 ott 2009

Porti e Tunnel "intelligenti"



Al Lingotto, la settimana prossima, si apre ITN Expo 2009 (Infrastructure Telematics & Navigation"). Giovedi 15, reduce dalla presentazione dei nuovi automezzi del Corpo Forestale dello Stato al presidente Napolitano (a Roma in Piazza del Popolo)- cui tengo moltissimo (per come dirò poi..a cose fatte, sull'innovazione delle soluzioni di protezione civile!), ci vado con estremo piacere, per uno mio breve speech sul Sistema Informativo e Telematico Portuale pugliese, che piano piano si sta conquistando il suo spazio d'attenzione e grande rispetto tra tutti i Porti nazionali, con la piena convergenza di tutti i maggiori progetti di Intelligent Transport Systems che si stanno svolgendo in Italia da qualche anno (nella scarsa attenzione dei media..).


Non c'è occasione migliore per raccontare, sempre al Lingotto, quanto di buono sta maturando in materia di Sicurezza Intelligente delle gallerie: un problema decisivo per l'innovazione e la modernizzazione della Sicurezza Trasportistica, ed ovviamente tema di vitale importanza per tutti i cittadini di un paese che non si può più permettere il lusso di distrarsi dal "quotidiano" accumularsi di rischi e ritardi nelle proprie infrastrutture essenziali.

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4 ott 2009

Tecnologia delle Emergenze



Le dimensioni del rischio idrogeologico in tutto il Sud sono talmente note da provocare, oggi, molto più di uno scoramento passeggero, dopo Sarno, Messina e innumerevoli catastrofi in Calabria e Abruzzo.
Questa volta la Protezione Civile, scomodamente schiacciata sempre e solo nell'infausto ruolo del "pronto" soccorso, ha giustamente denunciato con parole dure chi non pensa MAI, ordinariamnete, a farsi carico della prevenzione della natura e dei territori.
Proprio mentre avveniva questa iradiddio venerdi scorso, ero in SMA a Noci, a perfezionare gli accordi industriali e commerciali per coprire tutte le esigenze di controllo, ispezione e allarme dei territori con un'alleata PMI d'eccellenza del nostro settore: la Faenzi di Grosseto
. La dimensione delle emergenze sismiche, idrogeologiche, fluviali, costiere e d'incendio boschivo hanno generato una gamma di soluzioni, di sistemi e di applicazioni che spesso, PUR USANDOLA, il Capo della Protezione Civile finge di dimenticare..Eppure le soluzioni e i mezzi di Faenzi e di SMA erano già al lavoro in Abruzzo a poche ore dal sisma, e garantivano anche il funzionamento delle infrastrutture elementari di primo intervento (comunicazioni, diagnostica dei guasti, ecc.).
In generale: non occorre, purtroppo, essere dei geni del marketing per scoprire che in Italia e ancor di più all'estero la nostra offerta nazionale in materia di Protezione Civile può diventare un marchio importante del Made in Italy...e tanto più se le tecnologie sono impiegate per la normale eliminazione progressiva delle cause dei disastri annunciati

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2 ott 2009

Afasia della politica e frattali "castali"

Non si parla di nulla che non sia un meta-discorso astratto sulla libertà di stampa e di informazione, ma poi le libertà esistenti, quelle vere, vengono disperse sul nulla dei "lettoni di Putin" e su qualche zoccola barese in trasferta..
A me che il capo del governo vada o no a puttane non frega niente, mi frega invece molto che Lui continui a mandare il paese in vacca. E sempre continuando a mentire... ad es. sull'uscita "migliore" dell'Italia dalla crisi 2008-2009 rispetto al mondo!
Mi sarei aspettato, invece, un'opposizione arrembante sulle schifezze dei condoni governativi mascherati con il "rientro" dei capitali, ma scopro che al momento del voto in Aula ben 70 parlamentari del centrosinistra erano variamente impegnati in altre "vigorose" battaglie di chiacchiere, gossip o - peggio - in oscuri dilaniamenti interni alle primarie del PD.
C'E' UN EFFETTO TIPICAMENTE FRATTALE NELLE CASTE POLITICHE DI TUTTE LE PARTI, IN QUESTO STRANO PAESE.
I frattali sono figure geometriche caratterizzate dal ripetersi sino all'infinito di uno stesso motivo su scala sempre più ridotta. La replica ricorsiva dell'autosimilarità è diffusa in natura (le linee di costa di Mandelbrot valgano come esempio probante tra i tanti). Ma anche sistemi sociali, biologici e organizzativi mostrano una natura frattale e auto-replicante, ovvero auto-somigliante dalla scala grande (nazionale) a quella piccola (regionale/comunale).
L'elemento frattale ricorsivo è purtroppo, davvero, l'avidità delle caste: questo - sì, per nostra sfortuna - è uno schema generatore di autorepliche agghiaccianti dal centro alla periferia. Tutti i comportamenti che osservo criticamente nel "piccolo" sono auto-simili alla "bassa politica" di questi tempi

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